mercoledì 24 settembre 2025

"Una vita inutile"

 Una vita inutile non è una vita vuota; è piuttosto una vita svuotata di ciò che non è essenziale, una vita svuotata dell'amor proprio, dei propri progetti, delle ambizioni di potere, di ricchezza, di successo.  Una vita che non ambisce a conquiste, ma tende allo svuotamento.

Una vita dove si possa vedere soltanto Gesù, e non più l'affermazione dell'Io, dove scompaia tutto quello che ostacola la relazione autentica.

Una vita che appartenga sempre più allo Spirito, non alle istituzioni (realizzate per l'uomo e non viceversa); allo Spirito, che è dono reciproco tra il Padre e il Figlio, ma anche dono reciproco tra persona e persona.

Scegliere o farsi scegliere? Quando c'è la libertà di scelta? Nell'anarchia o nella relazione?

La differenza tra il tempo artificiale ed il tempo reale : mentre il primo è il tempo in cui un altro decide al mio posto, il tempo reale è quello in cui sono io che decido. Ma ciò non può avvenire ignorando l'altro : io scelgo ma facendo sì che l'altro a sua volta possa scegliere. L'errore potrebbe sussistere se si pensasse che la crisi dipenda in maniera esclusiva dall'io, quando invece è la capacità di relazionarsi che manca.

Uscire  dalla confusione è decisione dell'io, in primo luogo. Ma questa decisione è affermazione della dignità umana che avviene per la pietas, mentre l'odio uccide la dignità umana.

La vita inutile è quella scelta dal servo inutile. Se in passato ho faticato sino allo sfinimento e ora sono invece chiamato all'inattività, è perchè ho capito finalmente il senso dell'essere servo inutile. Se in passato ho donato senza pensare a quello che potevo ricevere di ritorno (non sarebbe stato dono disinteressato, ma scambio commerciale, se avessi calcolato) e adesso non ho più nulla da donare in libertà perchè sono fatto oggetto di mercanteggiamento, posso dire ancora di essere servo inutile. Se in passato ho chiesto e non ho ricevuto (pensando che quella fosse volontà di Dio, ma non lo era) perchè la volontà di Dio era quella di non ricevere, nel presente non chiedo altro se non di essere servo inutile.

La vita inutile sceglie la testimonianza, ossia  mostrare il Vangelo, non sceglie la dimostrazione filosofica o scientifica in cerca di sicurezze dell'io e del pensare umano.    La teologia si è lasciata ingannare dall'umano quando ha scelto il cogitare (il discorso concettuale) al posto del credere. Ma di fede e ragione diremo prossimamente.

                                  don Carmelo Guarini


Nessun commento:

Posta un commento