domenica 25 marzo 2012

la passione di Gesù, la nostra passione

E' vicina la grande settimana. una domanda s'affaccia : saremo ancora gli stessi o diverremo nuovi? Gesù, proprio nell'ora della passione, rivela un Dio totalmente nuovo, un Dio sofferente, paziente, umiliato ma amante più di prima, morente e solo ma che si riabbandona al Padre. le raffigurazioni del suo Calvario passeranno per le nostre strade e le nostre piazze. la nostra indifferenza forse ne uscirà scossa, il pericolo però è quello che ci si fermi al sentimentalismo. proprio il sentimentalismo potrebbe offrirci l'illusione del cambiamento. per "vivere dentro" la passione servono almeno due cose: avere gli stessi sentimenti di Gesù (che nella passione ha dimenticato se stesso per identificarsi con l'uomo peccatore); andare in cerca del peccatore per riportarlo al Padre ( il primo peccatore da riportare al Padre sono io stesso). prendere le distanze dal sentimentalismo. il Sabato santo poi saremo silenzio di tomba: sentiremo solo l'assenza e l'angoscia, sentiremo che anche la sua Parola tace e la sua divinità è assente. Sentiremo vano il nostro patire e attenderemo tutto da Lui. Cosa potrà essere domenica di Pasqua se non ricevere una vita nuova dal Dio-Uomo, il  Risorto? il don

martedì 13 marzo 2012

rilevanza e irrilevanza della catechesi cristiana

la teologia è rilevante quando riesce a dialogare con le persone e le problematiche del tempo storico ed esistenziale. altrettanto la catechesi: essa deve parlare non solo all'intelligenza ma anche ai sentimenti, spingendo all'azione. quando si può dire rilevante la catechesi? nel momento in cui trasforma il modo di pensare, di volere e di agire. la parola deve essere tutt'uno con la vita. cosicchè non sono più io a parlare, ma Cristo stesso attraverso di me. La Parola è Cristo; ma Egli è anche la Via, la Verità e la Vita. E' Lui che può convincere l'intelligenza ed il cuore. E' Lui che può imprimere un nuovo corso al percorso della vita. chi fa catechesi deve mostrare anzitutto la trasparenza di Cristo nella trasformazione che opera la sua Parola. Cristo non è un filosofo e neppure un trascinatore di folle. Se è Dio, allora può guarire ogni malattia della natura umana; nessuna malattia dello spirito è per Lui inguaribile. Chi scopre Lui trova la pienezza della vita. Dico a te catechista: parla di Cristo e dell'umano che Lui ha trasformato in divino. il don

venerdì 9 marzo 2012

letto per voi: il laico Chiesa

letto per voi significa : vale la pena meditare sull'antologia di scritti di Igino Giordani "Il laico Chiesa". Laicato e sacerdozio non sono messi in competizione: anzi, il laicato è invitato a uscire dalla proletarizzazione, ed il sacerdozio dall'angolo del potere in cui l'ha rinchiuso satana. Piuttosto laici e sacerdoti possono impegnarsi in una gara di santità. Gli uni e gli altri devono fuggire  ogni forma di attivismo,  ogni spirito di protagonismo, ogni espressione di individualismo. Siamo in un tempo nel quale il vissuto spirituale conta più delle belle parole, ripete Giordani. Il sacerdozio comune dei fedeli rende tutti uguali di fronte a Dio: fa di più per la chiesa colui che ama di  più, colui che coltiva la passione per la chiesa pagando di persona e offrendo la propria vita nel servizio, non chi si serve della chiesa per un proprio tornaconto. Tanti temi sono presenti in questa antologia di scritti: la vocazione e missione del laico nella chiesa e nella società, la donna e la famiglia, l'azione sociale e l'evangelizzazione della politica, la vita di preghiera e la profezia. I laici sono invitati a fare meditazione quotidiana, a nutrirsi della divina Parola, a metterla in pratica; altrettanto i sacerdoti. Chi non lo facesse, resterebbe indietro e farebbe arretrare anche la chiesa visibile. il don