sabato 30 luglio 2011

il coraggio e l'umiltà

in un'epoca come la nostra, in cui prevale il culto dell'io, occorre coraggio per mettere il proprio impegno a servizio di ogni persona. occorre anche umiltà, perchè possa venire alla luce l'incontro con l'altro. se per affermare il proprio io, si è costretti a schiacciare l'altro o ad ignorarlo; per facilitare l'incontro, occorre l'umiltà della ricerca ed il coraggio dell'incontro.
il bello dell'epoca in cui viviamo: non sono tanto i discorsi l'aspetto decisivo, quanto il mai tramontato buon esempio. tutti riescono a credere nel voler bene, quando lo si dimostra a fatti e non solo a parole. ma il voler bene, come d'altronde anche il coraggio,
è sempre un rischio: il ritorno non è mai assicurato. è un gioco che ha una posta molto alta: la vince chi sa andare oltre la fortuna e l'utile opportunistico. il don

venerdì 29 luglio 2011

il racconto e l'argomentazione

il racconto sincero e imparziale non ha paura di farsi accompagnare dall'argomentazione. solo il racconto malevolo, quello che vuol distruggere l'altro,rifiuta il confronto vis a vis. quando si racconta, occorre che ci siano delle buone ragioni a sostegno. l'invidia, la gelosia, l'avidità, l'eccessivo amore di sè, per vincerla, devono far leva sulla crudeltà, sulla prova di forza. ma ci vuole più forza nel soccorrere chi soffre che nel far soffrire, nell'essere generosi piuttosto che avidi, nel vedere il positivo anche quando negli altri appaiono tanti difetti. una società, o meglio persone che non sanno trovare argomenti e ragioni, sono morte, come morti sono i loro racconti. per vivere, occorre donare. il dono si racconta da sè: non ha bisogno di spinte; l'argomentazione inconfutabile del dono è il suo ritrarsi dopo aver donato. il don

mercoledì 27 luglio 2011

concorso : quadro olio su tela

Soggetto : già presentato nel link del 22 luglio. dimensione del quadro: 2 mt. per 1,40.
La biblioteca acquisterà il dipinto che una commissione avrà giudicato il migliore.
il don

venerdì 22 luglio 2011

concorso per dipinto: olio su tela

SOGGETTO : Giovanni della Croce con veduta di Toledo, dove il frate fu rinchiuso in carcere per meno di un anno.
Contatti preliminari con la biblioteca ecclesiale di Mesagne.
il don

giovedì 21 luglio 2011

il fascino del racconto

il fascino del racconto è diverso dalla sua efficacia. c'è un racconto che apre alla speranza, e un racconto che conduce al suicidio. è efficace soltanto il racconto che sviluppa la vita, non ciò che la distrugge. il racconto che apre alla speranza, testimonia un'esperienza d'incontro : dice la verità e il bene, e lotta contro ogni forma di menzogna  e di oppressione. non ripiega mai sullo spirito di setta o di clan. dice a tutti:la bellezza piace ad ogni persona, altrettanto la bontà. ma, come la bellezza può venire distrutta dalla sciatteria, cosi' la bonta dall'invidia e dalla gelosia. dal racconto si può capire ciò che ognuno ha nel cuore e nella mente, e anche lo scopo che intende perseguire. il racconto del vero affascina più della fiaba: questa i bambini l'apprezzano perchè presenta un mondo ideale, il racconto vero affascina anche l'adulto perchè testimonia di un'esperienza vissuta. il don

lunedì 18 luglio 2011

il racconto, oltre la controversia

fin tanto che ci si fa guerra, sin tanto che si da uno spettacolo di lotta, ci si è assicurati un pubblico. circenses attira il pubblico, almeno quanto il pane. eppure la vittoria ha una durata solo quando anche i vinti vincono; fintanto che essi rimangono schiacciati, bisogna sempre aspettarsi la loro rivincita. c'è un racconto vero e caro, che narra l'aldilà della controversia, della lotta tra partiti, della guerra che conosce sempre dei morti dall'una e dall'altra parte. la lotta tra rigoristi e lassisti, per esempio, non è riuscita a far crescere l'amore tra le fazioni. il racconto vero e caro narra di un incontro tra persona e persona, tra un Sano e un Infermo: chi dona è contento di donare la sanità, e chi riceve è contento di venire guarito. il racconto narra di una trasformazione interiore che non attende l'applauso e neppure il plauso. raccontare e nascondersi, non per vigliaccheria, ma per riconquistare pudore: solo questo sa fare chi narra esperienze. il don

lunedì 11 luglio 2011

la felicità : mai senza l'altro

la felicità non è mai chiusura nel proprio io, nel gruppo o nel clan. la felicità ha bisogno di respirare. facendo respirare l'altro, riceve ossigeno. così ci si libera dall'inquinamento, da quell'avidità che produce crudeltà, da quella vanità dell'io che ammorba l'aria, e suscita invidia e gelosia. la felicità non s'accontenta dell'apparenza:
vuole di più, perciò scava nel profondo per trovare una sorgente d'acqua. i francesi  felicità la dicono con un'altra parola: bontà. il dono non mente, perchè è qualcosa di diverso dal regalo. di regali il nostro mondo è pieno: ti faccio un regalo, per ricevere da te un altro regalo. mondo di mercanti! il dono dice all'altro: ti voglio bene. ma non vuole in cambio un regalo; dice soltanto: anche tu devi volere il mio bene. non si può essere felici da soli. ciò che si è, va condiviso, prima ancora di condividere ciò che si ha. il don

fiducia al pubblicano

il pubblicano è colui che ha fatto degli errori, perciò è deriso,scartato,evitato. il giusto,come il fariseo, è ammirato,lodato,seguito. il pubblicano non èinvidiato, come lo è il giusto. il giusto e il fariseo hanno spesso in comune un percorso di successo. ma per il giusto può venire il momento in cui viene a trovarsi nella condizione del pubblicano: allora può comprendere che la compassione è più della giustizia. infatti, mentre il giusto può vantarsi della sua giustizia e del suo successo, il pubblicano non ha niente di cui vantarsi se non dei propri errori e del proprio insuccesso. il mondo si vanta di avere dei farisei e dei giusti, perchè non sa vivere di compassione. il vangelo consiglia ai seguaci di Gesù di vantarsi solo delle proprie debolezze: l'amore che riesce ad amare aldilà del proprio soffrire è un amore folle, l'amore di un pazzo che per amore si lascia uccidere, ma attirando dietro a se i derisi e gli scartati.questo potrà essere il
successo del pubblicano, di ogni escluso. il don

domenica 10 luglio 2011

relazioni fondamentali

le relazioni familiari sono scuola per le relazioni sociali. la relazione con la madre è una relazione viscerale; la relazione col padre è una relazione dello spirito. sia nell'una che nell'altra relazione, necessita, per chi vuole crescere, l'andirivieni tra l'attaccamento e il distacco. non basta metterci la passione, per vincere, è necessario il distacco.
invece di pretendere, occorre il distacco dal possesso, la conquista del dono. se una società diviene un covo di ladri, di assassini, di prepotenti, di crudeli aguzzini, di avidi malandrini, è perchè gli individui non sono stati educati anzitutto nella famiglia all'impegno verso l'altro, alla generosità del dono più che all'avidità del possesso.la scuola alla legalità, al rispetto delle persone e delle leggi inizia nella famiglia, prosegue nella scuola e nella chiesa. non siamo messi bene: c'è bisogno di risveglio. il don

venerdì 8 luglio 2011

la grandezza della Madre, umiltà e servizio

con i luterani e gli evangelici possiamo riconoscere la grandezza della madre del Deus-homo nel suo farsi discepola, attenta ascoltatrice della Parola, pronta a soccorrere ogni bisogno DELLO SPIRITO PRIMA DI OGNI ALTRA COSA.
QUESTA è ANCHE LA GRANDEZZA DI OGNI DONNA.
IL DON.

la figura del padre, torna

la donna,negli ultimi decenni, ha dominato la scena familiare, sociale,persino ecclesiale. la riprova è la diffusione di una cultura dell'apparenza, delle emozioni e della cosmesi. il padre è stato messo sotto accusa,ha dovuto subire un duro processo: non apprezzate le sue virtù, la lealtà, il coraggio e il duro lavoro compiuto spesso con dedizione e senza esibizione scenica. una cultura che sovra-esalti la donna e la Madonna, a scapito del Padre e del Figlio, non serve neppure alla chiesa.
è questa l'ora, è questo il momento favorevole per i padri: ritrovarsi, organizzarsi e associarsi, per servire meglio famiglia, società e chiesa, con lealtà,coraggio e impegno.
ora il padre torna, non più padrone intransigente e dominatore. il padre torna ora per meglio servire con lealtà,coraggio e impegno concreto. da lui ci aspettiamo grandi e
mirabili novità. il don.

giovedì 7 luglio 2011

messaggio di prova

felicità e infelicità - quiete e inquietudine - interiore ed esteriore - sinonimo e antonimo - chiaro e oscuro - distinto e confuso - individuale e collettivo - globale e locale - autentico e falso.
non è male iniziare un dialogo partendo da una serie di parole opposte. tuttavia è necessario  prendere posizione, scegliere tra il sinonimo e l'antonimo.
bianco e nero.