venerdì 26 aprile 2019

Il Tartufo, ancora...

Moliere, Jean Baptiste Poquelin (suo nome proprio), quando rappresentò la commedia "Il Tartufo" dinanzi alla corte di Francia, suscitò tanta stizza nei cortigiani  che il re   Luigi XIV   credette opportuno vietarne la replica.
Moliere però prese la penna e scrisse al re: "Sire, con questa commedia ho soltanto inteso correggere gli uomini divertendoli e attaccando con l'arma
del ridicolo i vizi del secolo; e siccome l'ipocrisia è uno dei più diffusi e pericolosi, pensavo di rendere un servizio agli uomini onesti del vostro regno, scrivendo una commedia che screditasse gli ipocriti ...". (citato in  L'evento-la sfida-il noi,   pp. 104-105).
Chi è il Tartufo?  Bigot et empie, ossia devoto e avido!  Ipocrita!
Il re Luigi XIV riconobbe l'utilità dell'insegnamento, peraltro offerto come
un divertimento (s'insegna e s'impara più con la leggerezza del ridicolo che con la pesantezza della seriosità), e autorizzò Moliere a replicare "Il Tartufo" in altre
città della Francia.
E' bellissimo quando l'arte non si ferma al messaggio estetico, ma lo unisce all'etico e allo spirituale!  La sua utilità diviene ancora più grande!
                          don Carmelo Guarini

lunedì 22 aprile 2019

La certezza e il dubbio.

Il dubbio metodico o sistematico ha preso il sopravvento sulla certezza.
Questa è la ragione profonda per cui adulti e giovani si perdono in una serie
infinita di esperienze, ma senza cominciare davvero qualcosa di decisivo.
Un esempio? Le cosiddette tradizioni, che però sarebbe meglio chiamare
abitudini e consuetudini, non sono affermazione di certezze, ma soltanto un
nostalgico ricordo di soddisfazioni umane vissute in un piacevole passato.
La Pasqua non rappresenta una vera esperienza di resurrezione, di vita nuova;
si rimane al venerdì santo, più partecipato perché si avverte una qualche solidarietà
con il sofferente. Ma per vivere la Pasqua, occorrerebbe fare un'esperienza più intensa del divino: la vita nuova, appunto. Allora la certezza riuscirebbe a vincere il dubbio
metodico e sistematico  dentro il quale la cultura attuale ci tiene completamente
immersi e prigionieri.
Soltanto a partire da una certezza, cioè dalla scelta di un ideale da perseguire sino in fondo (nonostante fallimenti ed errori propri e altrui), si può realizzare un percorso
di vita che genera altra vita. Il malthusianesimo, esaltazione dell'infecondità, è entrato
in ogni angolo della cultura attuale: impedisce non solo l'aumento demografico, ma anche la crescita relazionale e comunitaria, la creatività e il pensiero.
 Il malthusianesimo è un'affermazione scettica riguardo alla vita; esalta il rapporto infecondo non solo nella sessualità, ma anche nell'amore. Tutto deve rimanere nel dubbio e nel provvisorio!  La certezza renderebbe tutto troppo serio!
In realtà non c'è niente di più noioso del fare tante esperienze che non conducono a nulla!  La cultura decadente dice che in Europa c'è un bisogno urgente di
Missione e di Ideale,  piuttosto che di vuota "tolleranza", che ben presto diviene intollerante.      il don   

lunedì 15 aprile 2019

ADORAZIONE !

La grande settimana (o settimana santa) non è tale per la lunghezza:
la grandezza sta tutta nella sua qualità.
E' la settimana che svela il  secondo mistero  della fede cristiana:
la kenosis di Dio nel Figlio e la sua anastasis.
Annientamento nella morte e ascesa nella resurrezione.
E' il secondo mistero della fede cristiana.   Il primo è : unità e trinità
di Dio.
Il mistero lo tocchi e lo gusti, se lo vivi. In te il mistero si fa vita!
In te si fa morte e resurrezione. Perché tu sei uno con Gesù Cristo!
Il cristiano non vive più per se stesso: vive per Gesù Cristo.
E il dono che Gesù Cristo gli fa è quello di vivere in Lui.
Proprio come diceva Paolo, il persecutore di Cristo, che si converte a Cristo: "Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me".
E' annullata la solitudine nell'annientamento del morire;
ogni discepolo  risorge nella resurrezione della relazione col Maestro.
Perché  SULLA CROCE fa dono dello Spirito Santo ( Gv. 19,30 . "chinato il capo, spirò lo Spirito Santo") ?
Lo Spirito sarà "il maestro interiore" che farà comprendere "la verità del
Vangelo tutta intera".  
                                Più che con tante parole, adoriamo in silenzio!

                            DON CARMELO Guarini

venerdì 5 aprile 2019

SCAMBIO DI DONI !

E' il momento di passare dai discorsi ai fatti!
Come Biblioteca Ecclesiale non abbiamo mai chiesto aiuti economici
né al Comune, né allo Stato, né all'Europa, né alla Chiesa. Abbiamo fatto
ogni cosa lasciando alla libertà di ognuno il donare.
Abbiamo preservato così la nostra libertà di pensiero e di azione!
Sinora libri e opuscoli li abbiamo donati gratuitamente, senza chiedere neppure
un contributo per la stampa.
Ora sembra arrivato il momento per fare scambio di doni.
Coloro che ritenessero importante la Missione che ci siamo prefissi, e facessero
richiesta di qualche opuscolo o libro pubblicato per l'acculturazione e l'inculturazione del cristianesimo, potrebbero donare a loro piacimento una somma di denaro.
Per conoscenza:  gli opuscoli hanno una spesa di stampa di 2 euro; i libri di grandezza  media 5 euro,; quelli più voluminosi di 8 euro.
Una condivisione non è finalizzata all'economia: anzitutto serve per costruire relazioni  e comunità, creare iniziative!    Si tratta di condividere un progetto, di costruirlo insieme e di farlo crescere, superando quella distinzione mondana, presente a volte anche dentro la Chiesa, tra privilegiati e scartati. Noi vorremmo creare relazioni di qualità, lasciando ad ognuno la libertà di donare e di servire.
Dio viene prima del denaro.  La condivisione spirituale viene prima di quella
economica e materiale. Ma quando si comincia a donare, si guadagna in tutte
le dimensioni.
                                             don Carmelo Guarini

mercoledì 3 aprile 2019

VANGELO !

Il Vangelo non è una dottrina e neppure una morale.
E' la divina-umanità di una Persona, Gesù Cristo.
Mi meraviglia il fatto che tanti cristiani siano attratti
dalle vicende soltanto umane della quotidianeità!
Mi meraviglia che ci siano così pochi cristiani  che si
lasciano coinvolgere nell'avventura della divino-umanità.
Il pelagianesimo prevale sull'agostinismo!    Le Confessioni
rimangono un libro da meditare,  per riscoprire la propria
interiorità rispetto alla storia contemporanea del mondo.
Un altro libro che potrebbe far meditare  sulla conversione
è l'autobiografia di Thomas Merton  La montagna dalle sette balze.
Attenzione allo gnosticismo e all'agnosticismo!  Sono parenti e
conducono inevitabilmente all'ateismo, ossia all'empietà.
Il Nuovo Testamento col termine amartìa indica il peccato, nel significato
di  non-pietà (empietà):  senza Dio non c'è misericordia e servizio!
Nous envoiions la peur e la haine dans l'enfer!
Nous vivons pour l'amour pur,  aussi pour la reconnessançe de la
reconnessançe, et encore pour l'amour reciproque.
C'est l'Evangile!              il don