mercoledì 23 novembre 2022

Oltre la crisi. Non il declino

Perchè il cristianesimo si sta sviluppando in Asia e Africa, mentre in Europa langue?

In Europa e in America la natura e lo spirito sono stati maltrattati oltre ogni dire. Ma Galimberti ha

torto a ritenere ineluttabile il tramonto dell'Occidente. Il sole sorge sempre da Oriente, ma la sua luce

ed il suo calore arrivano anche in occidente (ad occasum pervenit).

Nietzsche aveva ben compreso il declino dell'occidente e lo aveva legato al cristianesimo. Ma non aveva

 considerato il "fattore mistico": l'imprevedibile che consente al cristianesimo di risorgere e dare vita

ad una nuova cristianità. Sulla storia e sullo spirito Nietzsche s'è sbagliato!

La Modernità illuminista europea ha errato  a scegliere l'apostasia, ad abbandonare e combattere 

l'esperienza e la cultura cristiana: esaltando l'individualismo, ha messo in moto l'anarchia, non la

crescita della comunità; esaltando il corpo, ha finito con l'uccidere anima e spirito. 

L'evoluzione dell'umanità non è ritorno alla scimmia, ma sviluppo dello spirito!

La crisi del cattolicesimo dura da due secoli, ma dopo il Concilio Vaticano II si è aggravata.

Questo il pensiero di Jean Guitton, il filosofo francese amico di papa Montini. Ha scritto Guitton nella

sua autobiografia "Il mio secolo - la mia vita": "Erano molte le cause che avevano allontanato gran

 parte del popolo dalla Chiesa. La prima e più importante: l'allontanamento delle intelligenze. E per

 quanto riguarda il catechismo: nei paesi e nelle parrocchie l'ignoranza dei problemi biblici ha gravi

 conseguenze". Daccordo su questo il card. Martini:  dalla vita e dallo studio della Sacra Scrittura verrà

 fuori una teologia nuova, suscitata dallo Spirito Santo e dalla santità dei teologi e dei catechisti, non dal

 "prurito della novità".

martedì 22 novembre 2022

La verità dell'Io è nella relazione

 Per vivere la comunità, devo capire chi sono Io.

Come scoprire l'Io autentico?       Come smascherare l'Io illusorio?

Scriveva Blaise Pascal: "le moi est haissable." (Pensieri, n. 1461). In che senso l'Io (ogni Io) è

inaffidabile? L'Io che non diviene relazione, ossia persona, è inaffidabile.

Quale percorso seguire per scoprire l'Io autentico?

Il preludio (VORSPIEL) è mettere in gioco la vita. Scriveva il vescovo-teologo Klaus Hemmerle:

"Una sola cosa è in gioco: ciò che m'interessa.". E' l'interesse a muovere il gioco. Ma cosa c'è di più

interessante della vita se non la vita stessa? Mettere in gioco la vita è più interessante dello sport,

della professione, del fare volontariato. 

La vita si mette in gioco quando c'è qualcosa che attrae e suscita il mio interesse. La bellezza attrae:

ecco l'estetica!

L'interludio (ZWISCHENSPIEL) è il secondo passo.  "Nel gioco la cosa decisiva è il dono." Quando

dono, metto in comunicazione i diversi mondi: l'economia, l'ambiente, lo sport, le professioni, ecc.

Il gioco si realizza quando si vive il dono. Ecco l'etica: non solo fare il proprio dovere, ma vivere 

l'amore.   "Non c'è amore più grande di quello di colui che dona la propria vita." : Il Vangelo

unifica, non contrappone!

Mettere iniseme l'etica e l'estetica significa anche fare ecumenismo tra cattolici e protestanti: la 

bellezza e l'etica dell'amore hanno bisogno l'una dell'altra.


sabato 19 novembre 2022

MITDENKEN (= pensare comunitariamente)

 Meditazione sul MITDENKEN

Una meditazione smaschera il pensiero calcolante e apre al pensiero che dona.  Martin Heiddeger

parlava di un pensiero meditante, che dovrebbe subentrare al pensiero calcolante, ma sarebbe davvero

 troppo poco. Occorre sempre puntare al massimo, ma rimanendo contenti se poi si riceve poco.

Klaus Hemmerle, il vescovo - teologo tedesco, morto alla fine del secolo scorso, nel suo saggio Leben

 aus der Einheit, parlava di un pensare comunitariamente (MITDENKEN), che necessita  di

  subentrare al pensiero individualistico, nel quale ognuno difende ad oltranzza la propria opinione

 come fosse una verità indiscutibile.

 Nel pensare comunitariamente, ci si mette alla ricerca di una visione che risponda alle domande e ai

 problemi nuovi posti dalla realtà presente.        Nel pensare comunitariamente si entra nella

 relazione autentica: ognuno è messo nella condizione di creare anzitutto unità in se stesso tra l'io 

pubblico (il ruolo che ricopro, nel quale gli altri colgono la mia sicurezza e professionalità) e l'io privato

  (o interiore)  nel quale avverto dubbi, insicurezze, ecc.

Perchè sia la destra che la sinistra politica, non solo in Italia e in Europa ma in tutto il mondo, sono in

confusione mentale?  La sinistra da marxista-leninista- è diventata freudiana (in Cina, più confuciana

che maoista, conservando come punto fermo la dittatuta); la destra, pur rifiutando il passato, non è in

grado di trasmettere ideali e valori.

Come si perviene al pensare comunitariamente?

ZUDENKEN : il pensare dev'essere rivolto verso l'altro. Hemmerle aggiungeva che un tale pensiero

deve liberare dai pregiudizi, dalle ossessioni individuali massificate, perchè si possa donare ciò che può

servire al progetto comune.

Formare al pensiero che dona è un'urgenza, dal momento che il pensiero calcolante è imploso!

In che cosa sia la sinistra che la destra mancano? Non hanno una visione per combattere contro la 

dittatura della finanza e quella altrettando grave della comunicazione tecnologica; entrambe queste

dittature hanno ucciso l'interiorità e riducono l'essere umano ad un robot - pupazzo.


venerdì 18 novembre 2022

MITSPIELEN (= Giocare insieme)

 MEDITAZIONE

Il gioco - Il dono - Il preludio  - L'interludio

Un teologo tedesco della fine del secolo scorso, , meno famoso di Rahner e Von Balthasar, ma sicuramente

 più innovativo e in dialogo col tempo, mi obbliga ad utilizzare in questa meditazione spirituale e

 intellettuale alcuni termini tedeschi da lui stesso presentati come tappe di un percorso dello spirito.

Nel giocare insieme, si parte da un preludio (VORSPIEL). E quale sarebbe? "Nel gioco, la cosa decisiva 

è il dono".  Nel donare, da ciò che mi faccio ispirare? "Una sola cosa è in gioco: ciò che m'interessa."

Dono qualcosa che mi permette di raggiungere ciò a cui sono interessato. Ma non basta. 

Per far comunicare mondi diversi (politica, economia, scienza, volontariato, ecc.), devo passare alla tappa

 successiva: ZWISCHENSPIEL (interludio).

Il gioco inizia da ciò che m'interessa, ma continua se si riesce a far comunicare mondi diversi

Dunque si tratta di far dialogare scienza, filosofia e teologia.

GESPRAECHSTOFF:  questa è la materia del dialogo, ossia il dono.

GESTALT DER GESPRAECH: questa è la forma del dialogo, ossia la relazione.

Giocando insieme, non solo si dona, ma anche si riceve. Come dice il Vangelo di Gesù Cristo, e come

 tutto il Nuovo Testamento ribadisce: Ogni perdita è un guadagno. Quando di dona, ci si svuota, ma 

proprio per questo si annunzia che c'è un ritorno!

      Perchè la comunità sia autentica, e non illusoria, occorre non fermarsi al dono materiale, ma 

spingere il dono sino alla relazione reciproca. Questa vive di rispetto e di amore per l'altra persona.

VIVERE

 Meditazione

Il verbo vivere indica movimento (come tutti i verbi), mentre il sostantivo vita dice staticità (come tutti i

sostantivi).

Il vivere, ossia la coerenza tra ciò che si pensa, ciò che si dice e ciò che si fa, manca sia al pensiero 

scientifico, al pensiero filosofico, al pensiero teologico, e prima di tutto al politico. Ciò che si conquista

sul piano teoretico, deve essere messo alla prova nella vita. E' il senso pratico che esalta la vita!

La verifica sarebbe . questa idea regge nella realtà del vivere, oppure è un immaginario o un illusorio?

La prima Lettera di Giovanni (Nuovo Testamento) inizia col richiamo all'espereinza storica vissuta dai

discepoli con Gesù. Questa esperienza richiama i sensi materiali e spirituali: l'ascolto, il vedere degli 

occhi, il toccare il Verbo della vita. 

Non basta imparare; occorre fare esperienza! Il politico, lo scienziato, il filosofo, il teologo, ognuno

deve fare esperienza del vedere (idein) e del contemplare (theorein). Mettere l'idea-progetto alla prova

 dei fatti.

Una seconda indicazione riguardo al percorso del vivere dà la tradizione giovannea.  1Gv. 4, 7-9 :

"Amatissimi, amiamoci gli uni gli altri, perchè l'amore è da Dio  (...) Dio è agàpe".

La relazione, la comunità superano l'individualismo, la pretesa individualista della soddisfazione 

narcisista. La relazione si costruisce sul paradigma del dono : VorGabe è il primo dono (il dono

gratuito, disinteressato). Ma subito dopo viene il LibesGabe (ossia, il dono-amore, il dono reciproco).

La tradizione giovannea mostra il passaggio dalla trascendenza all'immanenza.

Ciò che i cristiani devono ancora realizzare è l'amore reciproco!


LA BIBLIOTECA ECCLESIALE

giovedì 17 novembre 2022

Evoluzione nello spirito: il futuro dell'umanità

 Meditazione

Per l'apostolo Giovanni (il teologo per eccellenza o per eminenza) il vedere è il verbo della rivelazione,

dell'incarnazione e del percorso spirituale. Von Balthasar lo ha fatto notare nel suo studio"Stili

 ecclesiastici": presentando Ireneo, afferma che il vescovo di Lione (discepolo di Policarpo di

Smirne, il quale a sua volta era stato discepolo di Giovanni apostolo), ha evidenziato il verbo

vedere come un tema dominante della tradizione giovannea. Alla gnosi eretica di Valentino, Ireneo

oppone il vedere come il verbo dell'evidenza divina.

Nel Vangelo di Giovanni, troviamo Gesù che invita a vedere. Andrea e Giovanni ricevono la chiamata

a vedere ("Venite e vedete"). La donna samaritana ai cittadini di Samaria che non credono alla sua

 parola, dice: "venite a vedere". Nella prima Lettera di Giovanni, il vedere insieme all'ascoltare e al

 toccare il Verbo della vita viene indicato come fare esperienza spirituale del Dio fatto uomo.

Una domanda nella Modernità tormenta la teologia: perchè il pensiero moderno ha abbandonato il

 dono dello spirito per credere al dogma dell'evoluzione? 

L'essere umano che vuol sembrare più animale che spirituale, guarda all'indietro, non guarda in avanti.

 Se l'evoluzione, o sarebbe meglio dire lo sviluppo dell'umano, intende guardare al futuro, non potrebbe

 credere altro se non che il suo destino è lo spirito.

Perchè? Lo spirito è contro la guerra e i conflitti, retaggi di bestie feroci! Lo spirito è contro l'idolo o

la divinizzazione del denaro, causa di delitti anche all'interno del nucleo familiare. Lo spirito è contro

l'ideologia di ridurre l'uomo a robot, a macchina tecnologica.

Cosa fa lo spirito? Promuove l'anima, la vita interiore, anzi intende proprio far vedere quello che c'è

 dentro l'essere umano. Coloro che hanno seguito Gesù Cristo, hanno visto!

mercoledì 16 novembre 2022

Ascoltare lo Spirito

 Meditazione

Il capitolo 8 della Lettera di Paolo ai Romani prospetta con chiarezza la novità portata da Gesù Cristo:

lo Spirito fa comprendere "la Verità tutta intera".

Una parola tedesca dice lo spostamento dal Dio lontano al Dio vicino: INWENDIGKEIT, che si può

tradurre  così "rendersi presente nell'immanenza". Ora, con la venuta di Gesù Cristo, Dio è presente

nella storia. Ma la sua azione non può divenire efficace se manca l'adesione della libertà - volontà

umana! Lo Spirito Santo continua ciò che Gesù Cristo ha iniziato: dona l'aiuto per l'attuazione del 

comandamento nuovo "amatevi gli uni gli altri, come Io ho amato voi".

Paolo, nel capitolo 8 della Lettera ai Romani evidenzia l'opera dello Spirito. Un'opera di liberazione

dal peccato e dalla morte. Il che significa che oggi lo Spirito può liberare dall'ossessione finanziaria 

e dall'invadenza tecnologica. Lo Spirito fortifica e libera dalla schiavitù dell'omologazione, della

clonazione dei modi pensare e dei modi di comportarsi  violenti e narcisisti.

Una chiesa che s'affida pienamente allo Spirito Santo, può scorgere nel visibile l'opera invisibile del

Padre e del Figlio. Le relazioni vengono risanate, divengono più autentiche e meno illusorie, grazie al

Vangelo vissuto che valorizza tutto l'umano. Le virtù umane (sincerità, coraggio, fiducia, ecc.) vengono

rafforzate dalle virtù divine (fede, speranza e agàpe).

Silenzio, meditazione, preghiera rendono le relazioni umane dinamiche ed efficaci, perchè liberano dalla

dipendenza esterione nel mentre rafforzano l'Interiorità. Agostino d'Ippona direbbe: intentio è 

approfondimento interiore, extensio è soltanto allargarsi esteriormente!

Vivere la libertà e gli ideali!

 Meditazione

Leggete la Bibbia? Dalla meditazione della Parola riuscite a ricevere luce ed energia?

Prendiamo oggi il capitolo 6° del libro di Daniele. Il genere letterario è quello profetico, non quello

 storico. Il che non vuol dire che non arrechi un aiuto concreto all'esistenza umana!

Daniele viene gettato nella fossa dei leoni; i suoi nemici gli hanno teso una trappola. Il re dei Medi e dei

 Persiani, pur se a malincuore, per obbedire alle leggi, lo fa gettare nei fossa dei leoni.

Dn, 6,17-18 : "Allora, per ordine del re, Daniele fu preso e gettato nella fossa dei leoni. Il re gli disse: 

"Solo il tuo Dio che tu servi con tanto amore può salvarti".  Fu presa una pietra e messa sull'apertura

della fossa. Il re vi applicò il suo siggillo personale e quello dei suoi alti funzionari perchè nessuno

 potesse cambiare la sorte di Daniele.".

Il giorno dopo, aperta la fossa, il re trova Daniele sano e salvo, rallegramdosi per la piega dell'

evento. La risposta di Daniele al re: "Lunga vita a te, maestà. Il mio Dio ha mandatoil suo angelo

a chiudere le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male." ( v.22)

Agire in  libertà e rimanere fedeli all'ideale significa sconfiggere la paura della morte e di dire  la

 verità. Gli omertosi, come i mafiosi, amano la menzogna più della verità, ma non sanno che prima o

poi nella vita tutto si paga!