martedì 28 marzo 2017

AMORE !

La cultura greca pre-cristiana conosce soltanto due tipologie di amore:
Eros è l'amore erotico; Philia è l'amore amicale, quello tra amici.    Non
conosce l'amore agapico ; questo amore è creazione  del cristianesimo.
Nella Prima lettera di Giovanni leggiamo :    Dio è Agape;   intendendo dire
che Dio è relazione tra Padre e Figlio, e che il loro dono reciproco è   Spirito
Santo. Facendo parte della tradizione giovannea sia la prima lettera di Giovanni
sia il quarto vangelo (quello di Giovanni), potremmo chiederci cosa significhi che
il Logos (la Parola) si è fatto carne. Poiché il Logos non è più la Parola o il Discorso
greco precristiano. Il Logos cristiano, dunque, non può essere altro se non l'Agape, ossia l'Amore, che si è fatto Uomo. Dall' incarnazione di Dio Figlio, dunque, non c'è
più opposizione tra teocentrismo e antropocentrismo : i modernisti avrebbero dovuto saperlo! Nel Cristocentrismo, teocentrismo e antropocentrismo non sono più opposti,
ma sono la stessa unità. Dio si fa uomo, perché l'uomo sia divinizzato : dicevano
i Padri greci. Scompare dall'orizzonte cristiano ogni forma di violenza, di bullismo, ..
La pietas prende il posto dell'empietà (il peccato è amartia).  Il rispetto per la vita, quella propria e quella dell'altro, è esercizio della pietas umano-cristiana.   il don

venerdì 24 marzo 2017

ODIO ?

C'è un clima di odio incredibile, in giro.
 I politici, i giornalisti, i superbulli e
superzombi lo alimentano quotidianamente.
 Respiriamo questo clima: in televisione
sempre zuffe, insulti, accuse, .. e non se ne
può più!
Ci mancano esempi e testimonianze di coerenza,
di aiuto sincero, di autenticità.
Stamattina sono venute in chiesa due classi di
scuola elementare, insieme con le loro insegnanti:
ho parlato pochi minuti e mi hanno ringraziato per
la lezione di vita; ma ho parlato della testimonianza
di un padre mesagnese che per anni lottò per togliere
la figlia dal giro della droga e vinse, insieme a sua figlia.
Un grande padre, che meriterebbe una targa-ricordo per
il suo spirito di sacrificio e la fiducia nell'amore che vince
ogni difficoltà. 
L'amore è l'alternativa all'odio : la vince il più forte!   il don

lunedì 20 marzo 2017

PRATICA !

Pratica più che teoria.
La festa del padre (meglio dire padre che papà o babbo) mi ha riportato alla memoria
un'esperienza vissuta da giovane, ossia più di trent'anni orsono. Ho conosciuto
allora, nella mia parrocchia, un padre di famiglia, credente e praticante, che lottava
da  diversi anni per far uscire la figlia dal giro della droga. Una volta mi confidò
 della lotta che stava conducendo, delle difficoltà che incontrava. Rimase colpito
quando gli dissi che l'amore vince ogni prova difficile. E infatti quel padre riuscì a
vincere,  e sua figlia a vincere con lui!
HILLMAN, in una conversazione con S. Ronchey, ha detto : "Penso che una parte di ciò che fa anima sia la pratica.   (...)   E' una pratica nel senso in cui lo è la meditazione buddhista, o sgranare il rosario per un cattolico, oppure fare i lavori domestici ogni mattina  ...   La pratica fa parte del fare anima!".  (in Il piacere di pensare).
Davvero fare pratica è fare anima! Ancor più: per fare spirito (pneuma) occorre fare pratica.     il don

domenica 19 marzo 2017

AUTENTICITA'

Autenticità è sinonimo di trasparenza.
L'omertà è scuola di mafia e anche d'ignoranza.
Arroganza e ignoranza si sono moltiplicate:
la formazione delle coscienze è al palo.
L'attenzione alle relazioni è urgenza prioritaria
per i nostri giorni.
Dedicarvi tempo ed energie è gran guadagno :
si scopre che non si è soli a perseguire
ideali e vita nuova.
Ripetere schemi del passato è proprio del
cretinismo economico; inventarsi gli incontri
e l'interazione dialogica è aprire il futuro.
I nonni non mollino, forse i padri e le madri
ricominceranno ad essere educatori appassionati
dei propri figli e anche di quelli altrui!
il don



sabato 11 marzo 2017

Niente flirt!

Niente  flirt e niente adulterio.
Satana  forse è rimasto male per non essere riuscito nell'intento: far nascere un flirt
e indurre all'adulterio.          Nessun vanto da parte nostra : la grazia l'ha sconfitto, insieme al riconoscimento umano della fragilità. L'umiltà può sconfiggere una presunta potenza! Lo può ancora la preghiera notturna!
Derrida inizia la raccolta di saggi "Margini di filosofia" con un termine  "Tympaniser" che potrebbe creare sconquasso psicologico nelle mani del Demonio, ma meditato nella preghiera potrebbe trasformare in luce spirituale un'operazione delle tenebre.
Derrida fa notare che il termine "tympaniser" può significare  sia "mettere in ridicolo", sia "rompere i timpani". Preso nel primo significato, può far crescere in umiltà. Preso nel secondo, può divenire un ottimo strumento di difesa e di attacco per far risaltare "la luce nelle tenebre" ("fos en te scotia").
Nessun flirt con la morte! Nell'altro saggio "Donare la morte", Derrida pone  la differenza tra tuer (uccidere) e donner la mort (donare la propria morte); dice che soltanto nel secondo caso si esce vittoriosi dalla morte.
In ogni caso, si tratta sempre della sconvolgente testimonianza della "morte di Dio": è sconfitta l'idea di potere; il servizio sarà la gioia di ogni vita in terra.   il don

Il progetto

Ogni progetto, soprattutto se è progetto di vita, non può essere né improvvisato né raffazzonato. Un progetto dev'essere ben elaborato e articolato, perché possa essere condiviso.
La sapienza è un dono del progetto divino, perciò non cade sotto il dominio umano; ma non dispensa dalla fatica della scienza, quella che si costruisce con il pensiero umano e la fatica dello studio e del lavoro.
L'elaborazione e l'articolazione del progetto fanno leva sulle relazioni autentiche, leali, senza ipocrisia, trasparenti.   Soltanto così il progetto potrà essere condiviso : se ognuno è coinvolto come attore principale. Nella condivisione non ci sono attori secondari : tutti protagonisti!
Il trattato di Basilio di Cesarea sullo "Spirito Santo" è ritenuto attuale e pregnante, per l'oggi, dal filosofo Massimo Cacciari e dal teologo Piero Coda. Perché ?
Provo a dire la mia. Molti cristiani in Europa sono rimasti all'Antico Testamento (quindi più ebrei che cristiani - più monoteisti che trinitari). La conversione al cristianesimo non significa altro se non accettare di vivere la relazione come nella Trinità e la croce del mistero pasquale del Dio-Figlio. La catechesi dovrà confessare di aver fallito, cioè di essere stata irrilevante rispetto alla vita cristiana in Europa, se non è riuscita a far vivere relazioni trinitarie e "notti luminose più dell'alba".  il don


lunedì 6 marzo 2017

La donna

Scriveva il poeta Carlo Emilio Gadda: " quelle meravigliose donne lombarde che il
proprio vigor di cervello manifestano in pragma".  E Giuseppe De Luca applicava
quella massima a Madre Francesca Saverio Cabrini, la quale "ardentemente e velocemente" seppe creare      strutture educative e sanitarie      per gli emigrati
nell'America della seconda metà dell'Ottocento.
Ma le donne pugliesi non sono da meno, se per secoli hanno promosso con intelligenza
l'unità della famiglia, che è molto più di un'azienda. La loro azione nella vita politica (da non prendere alla leggera, perché nasconde i pericoli di una giungla) potrebbe ora
portare un buon vento di trasparenza, di passione per l'onestà e la comunità; ma dovrebbero approntare una scuola di politica, portandovi dentro il meglio delle esperienze già collaudate nella società civile. Di buon senso pratico c'è bisogno, e chi meglio delle nostre donne potrà darcene testimonianza?
Ha scritto ancora De Luca: "Quella donna (Madre Cabrini) si mise rapidamente all'opera. Non stette a baloccarsi in propositi, programmi, esitazioni, discorsi; al solito, andò al pratico, venne al concreto. Bisognava dare all'emigrato il sentimento di non essere né disconosciuto né abbandonato"  (La Madre di chi cerca lavoro, in L'Osservatore Romano,  15 dicembre 1950,  p. 3).    il don

domenica 5 marzo 2017

Omertà ?!

Giù le maschere e via le chiacchiere;
 carnevale è passato!
Sarebbe bello o bellissimo ricominciare ora
a vivere con più sincerità, con più trasparenza,
con la passione per la comunità,
la quale è tutta da ricostruire,
dopo le devastazioni operate da un narcisismo estremo
e da una superficialità che continua a macinare vittime.
Sarebbe bellissimo ridare forza al pensiero, ricominciando
a fare scuola di pensiero, eliminando tutto quel chiacchiericcio
che dalle strade e dalle piazze si è trasferito sulla "rete",
inquinando le relazioni, invece di costruirle con sforzo e slancio.
Sconfiggere l'omertà significa togliere ai bulli oltre che alle mafie
 il potere col quale terrorizzano la cittadinanza : la paura.
Occorre uscire dal "cretinismo economico" e dai luoghi comuni :
formazione delle coscienze occorre, ma non s'improvvisa.
Troppi bulli e troppi zombi ci sono! E' un duro lavoro, di questi tempi! 
il don

venerdì 3 marzo 2017

Il dono

"Il dono dell'altro -  Il dono della Parola".
Ricominciamo dal dono, non dal calcolo.
"Ogni perdita è un guadagno" : l'economia del Vangelo è la più vera, perché
rimette in gioco il dono e il calcolo, la crescita e la decrescita. Perché l'altro
possa crescere, io devo vivere la decrescita.   Se io dono, l'altro può crescere :
così si crea uguaglianza, seminando fraternità.
Il mondo non conosce né la fraternità, né il dono; conosce solo il Carnevale,
e si diverte, adottando maschere e chiacchiere.
Ora che Carnevale è passato, giù le maschere e via le chiacchiere!

Ricominciamo dal donare con gioia: insieme ad dono materiale anche la gioia
è donata all'altro. E' la Parola che l'ha promesso: "avrete in voi la gioia!".
L'avrete non per il possesso, ma per il dono.
Quando tutto sembra perduto, riabbandonarsi alla fiducia, che è una forma
speciale di dono, riaccende la relazione e accorcia le distanze tra chi più ha e
chi non ha niente!     il don