domenica 31 dicembre 2017

Avanti 2018

"Ma perché  ci auguriamo un anno nuovo, se poi non vogliamo cambiare?".
Ho trovato questa domanda su Facebook davvero pertinente per un inizio d'anno.
Il cambiamento (la domanda e la risposta ad esso inerente)  è davvero essenziale
per progettare presente e futuro. Anzitutto avere la consapevolezza di ciò che è cambiato, perché il mondo cambia anche quando  ci dispiace o ci lascia di mummia.
E se cambia la storia del mondo, soprattutto quella esteriore (ossia quella sociale,
scientifica, ambientale ...), si finirebbe estranei o stranieri smarriti se l'interiore non si collegasse con l'esterno.
Cos'è il cambiamento? Non costringere l'altro nello schema conformista del mio Io, passato e presente.
Cambiamento è accoglienza del diverso, prontezza a lasciare ciò che non funziona più, far vivere il nuovo che rinnova.
Se crediamo al Vangelo, e se vogliamo viverlo sine glossa, come Francesco d'Assisi,
allora il presente ed il futuro ci appariranno meglio del passato, non per un credo nell'
evoluzionismo o nel progresso illuminista, ma per quella parola di Gesù: "ogni perdita è un guadagno".  Giovanni Battista lo aveva spiegato con quelle poche parole: "Bisogna che Egli cresca e io diminuisca"!  E' un'esperienza straordinaria quella che
vede l'amor puro crescere e l'amor proprio diminuire. E' questo il cambiamento più profondo. I missionari, medici, soldati, religiosi ... lo sanno bene: aver lasciato casa, famiglia, patria,  per una causa più grande, è esperienza unica di umanità universale,
di uomo-mondo.  Liberarsi dal familismo, dal clientelismo, dal meridionalismo, da tutto ciò che impedisce l'incontro: questo è cambiamento!    Buon 2018.    il don

sabato 23 dicembre 2017

NATALE

NATALE : una vita nuova per tutti. Parola di Dio!
Invece del chiasso, il silenzio!
Invece della pretesa, la preghiera!
Invece dell'avidità, il dono!
Invece del possesso, la condivisione!
Invece della vendetta, il perdono!
Invece della perdita, il guadagno!
Invece della violenza, la mitezza!
Invece della gloria e del vanto, l'umiltà che guarisce!
Invece del presepe di cartapesta, le relazioni (un presepe vivente!).
Con la liturgia ambrosiana della settimana santa (ma il mistero
è uno: Natale - Pasqua - Pentecoste!), vorrei pregare così:
"Anche se ho fatto tardi, non chiudere la Tua porta : sono venuto a bussare.
A chi ti cerca nel pianto, apri Signore pietoso, accoglimi al Tuo convito,
donami il pane del Regno!"

lunedì 18 dicembre 2017

Progetto e squadra 2

"Cerco giovani e futuro per elaborare insieme un progetto.
Vorrei vedere una squadra in azione: ma, è un'opera ardua, dal
momento che la comunità è da tempo disgregata.
Quel racconto di "occhio di lince" in La gaia scienza : "Cerco Dio!
Cerco Dio!" suscita ancora il riso beffardo, oppure quella domanda
 è semplicemente ignorata da una moltitudine?
Sarei tentato di rispondere, come l'uomo folle alla domanda "Dove
se n'è andato Dio? - ve lo voglio dire! Siamo stati noi ad ucciderlo:
voi e io".  Ma non vorrei suscitare ulteriori sensi di colpa!
Vorrei essere Gesù per porre quella domanda e la relativa risposta nella
pietas, nel dono e nel perdono dell'amore!
Ma sono soltanto un peccatore: e non c'è tristezza più grande di quella
del peccato; e non c'è inferno più tormentato del sentirsi nell'abisso, invece
che su una vetta.
Eppure riesco a dire con Paolo, persecutore di Cristo e della Chiesa: "dimentico
del passato, mi protendo verso la meta".  E riesco ad ascoltare, nonostante tutto,
la voce dello Spirito che mi dice: basta col giudizio severo  e accusatorio; offri
quel poco d'amore che hai e ascolta la domanda d'amore  all'intorno!
NATALE non è passato; è soprattutto presente e futuro.
Chi potrebbe capirlo meglio di un giovane, di una comunità di giovani, di una
moltitudine di giovani?
Progetto e squadra: vogliamo parlarne? Dove e quando non importa!   Appassionatamente,  mi sta a cuore!
     il don

venerdì 15 dicembre 2017

Progetto e squadra

        Natale - Pasqua - Pentecoste : il progetto e la squadra sono  nel cominciamento e nel compimento.
NATALE :  nasce l'uomo nuovo. Il  progetto è creare l'umanità nuova. Ma non c'è solo il progetto. C'è anche la squadra: a Natale ci sono un padre e una madre che fanno squadra intorno all'uomo nuovo!
PASQUA : muore e risorge l'uomo nuovo. Il progetto si sviluppa: ci sono abbandoni e rinnegamenti, insieme a tradimenti , ma il progetto non implode , ed il gioco di squadra continua. Chi ha sbagliato prende coscienza dei suoi errori e cerca di riparare ricominciando.
PENTECOSTE:  il protagonista è ancora Dio. Lo Spirito Santo, che è il dono reciproco del  Padre al Figlio, e del Figlio al Padre, lancia il progetto del popolo nuovo;  organizza la squadra, all'inizio (Natale) formata soltanto da Giuseppe e Maria, a Pasqua soltanto da un gruppo di donne e di apostoli e discepoli pentiti, a Pentecoste è un piccolo popolo, e  in esso ci sono già apostoli, martiri, diaconi, sposati e celibi ( la purezza di cuore caratterizza entrambi), la vita comune è la Parola nel cuore e nella vita, l'amore reciproco vissuto non ideologizzato.
La novità più grande che in ogni Natale si può contemplare e di fronte alla quale commuoversi, è l'uomo nuovo che nasce per progetto divino, e la squadra che ne assicura lo sviluppo.
 Senza un progetto e senza una squadra non si può realizzare niente che duri: Dio insegna e testimonia!     il don