martedì 27 dicembre 2016

Il gioco

Il gioco lo guido, ma non sono giocato.
Questo dovrebbe poterlo dire ogni persona fisica ed ogni persona giuridica. Se la persona fisica cade vittima del "cretinismo economico", viene giocata, ma non è più in grado di guidare il gioco. Lo stesso vale per la persona giuridica: se il sindacato si lascia comprare dalla mafia cinese o da quella russa, finisce per farsi giocare, ma non guida più il gioco.
Per guidare il gioco, occorrono due cose almeno, o forse tre. Primo: mantenere la libertà nei confronti del denaro (la dignità della persona vale più del denaro, perciò non ci si lascia comprare). Secondo: il "bene relazionale" vale più del denaro ( trasparenza e lealtà valgono più non solo di ciò che si può guadagnare, ma anche di ciò che si può perdere). Terzo : per mantenere il gioco libero e trasparente, occorre dare fiducia e ricevere fiducia; e il guadagno risulterà più grande della perdita.
Nel gioco, costi e ricavi mostrano quanto impegno si è investito nei sentimenti e nei pensieri. Un ricavo chiede sempre un alto costo; altrimenti è un bluff
       il don

sabato 17 dicembre 2016

Il dono della vita

La vita donata è sacrificio della propria vita.
E' "ecclesialmente scorretto" parlare di "perdita" della vita nel tempo di Natale?
Il messaggio di Aldo Moro, al di là di ogni retorica sdolcinata (come si usa fare nel
periodo di Natale), è che l'impegno più grande è donare la vita sino in fondo, ossia saperla perdere perché sia pienamente ricevuta.
L'impegno è quello che sa guardare al presente e al futuro, e non si smarrisce nella retorica di una commemorazione del passato. I fatti insegnano: le Brigate Rosse vennero allo scoperto,  quando uccisero Aldo Moro e il vicepresidente del CSM Vittorio Bachelet a Roma, il sindacalista  Guido Rossa a Taranto e il giornalista Walter Tobagi a Milano.  Apparve allora con chiarezza che il  disegno eversivo delle BR era contro il proletariato e contro il popolo italiano.     Lo Stato, seppure in ritardo, decise di rispondere alla dichiarazione di guerra e vinse il terrorismo! Siamo grati alle forze dell'ordine che mostrarono lealtà alle istituzioni democratiche e del diritto.
Diceva il cardinale Carlo Maria Martini che abbiamo più bisogno di "cristiani pensanti" che di "cristiani devoti", quando questi ultimi non sapessero affrontare con intelligenza e coraggio, con mitezza e umiltà, le violenze della vita e della storia.
          il don

venerdì 2 dicembre 2016

INVITO

                         Giovedì  15  dicembre  nella Chiesa dell'IMMACOLATA   ore  19
             Lettura di brani dal libro  "IL sogno e la visione"  di don Carmelo Guarini
                          DIALOGO con i presenti (che potranno intervenire con libertà).
                  Modera il prof. dott. Alessandro Distante, presidente dell'ISBEM.
                  L'autore  interverrà per chiarire analisi  e prospettive, partendo
dall'idea che un libro non si    presenta,  ma si legge e si discute.

               La Fondazione Biblioteca Ecclesiale dona il libro ai presenti come
                                       regalo di Natale.