lunedì 30 dicembre 2019

La respuesta està en el viento

La canzone di Bob Dylan, La respuesta està en el viento, è un messaggio agli americani e al mondo: la più grande potenza economica e militare del mondo, ossia gli stati Uniti d'America, non riesce a vincere la guerra contro il Vietnam, stato piccolo sì ma capace di trovare nella guerriglia quella forza insopprimibile della libertà che impedisce alla superpotenza la vittoria.
Schierarsi col più debole  di un'altra patria è schierarsi anche coi più deboli nella propria patria.
E' nel vento che viaggiano la libertà e la giustizia, anche quando mostrano storie di violenza, sopraffazione e ingiustizia.
Lo spirito è come il vento    ( il termine biblico Ruah dice l'uno e l'altro ) : nessuno può controllarlo;  la sua voce e la sua forza è la libertà.

il don

venerdì 13 dicembre 2019

Biblioteca Ecclesiale Mesagne: UMILIAZIONE

Biblioteca Ecclesiale Mesagne: UMILIAZIONE: Umiliazione : una poesia di J. H. Newman,  Universitatis Oxoniensis doctor, primo rettore dell'università cattolica di Dublino, infine c...

Biblioteca Ecclesiale Mesagne: UMILIAZIONE

Biblioteca Ecclesiale Mesagne: UMILIAZIONE: Umiliazione : una poesia di J. H. Newman,  Universitatis Oxoniensis doctor, primo rettore dell'università cattolica di Dublino, infine c...

UMILIAZIONE

Umiliazione : una poesia di J. H. Newman,  Universitatis Oxoniensis doctor, primo rettore dell'università cattolica di Dublino, infine cardinale di Santa Romana Chiesa (Leone XIII diceva "il mio cardinale").

" Sono stato onorato e obbedito;
ho incontrato la noncuranza e il disprezzo.
Il mio cuore predilige l'ombra tranquilla della terra
più che la sua luce smagliante.

Infatti  che cos'è l'autorità? non è altro
se non un triste peso di doveri e di insidie.
E che cos'è l'umiliazione? non è altro
se non partecipazione alla Croce del Salvatore.

Questa mia scelta nascosta
se non viene dal Cielo, certo vi tende.
Purificala, Dio buono, da ogni terrestre fermento
e rendila unicamente Tua.

Nessun lamento, nessuna amarezza, nessuna tristezza!
Soltanto la gioia di partecipare alla vita del Signore Gesù.
Il motto di Newman "Cor ad cor loquitur"  incontra il detto
del papa Gregorio Magno "amor ipse notitia" ("l'amore è di per sé
conoscenza e comunicazione").
                                                         don Carmelo Guarini

giovedì 28 novembre 2019

DOMANDE

Sapete cos'è  l ' Uaar?
E'  l'Unione atei agnostici razionalisti.
Sapete cosa propaganda in Italia?
Una società più scientifica (il matematico Piergiorgio Odifreddi non è solo un divulgatore della conoscenza scientifica, è anche un ateo militante che combatte contro Dio e la Chiesa cristiana, non solo cattolica).
Sapete cosa propone Odifreddi?
Fine dei matrimoni in chiesa e dei funerali religiosi; fine dell'ora di religione cristiana nelle scuole (ma c'è tanta ignoranza di cristianesimo negli adulti e nei ragazzi); fine del Concordato tra la chiesa cattolica e lo stato italiano;  ecc.
Perché Odifreddi e i razionalisti atei e agnostici non riconoscono il bene che le chiese cristiane, gli ebrei e i musulmani praticanti fanno alla società, attraverso gesti di solidarietà e fraternità, ma anche attraverso un'educazione che vuole guarire  bullismo, stolking, violenza sulle donne e sui minori (prostituzione femminile e minorile)?  Gli atei hanno creato un'associazione come quella di don Benzi che toglie dalla prostituzione donne e minori?
Perché si vuole che la religione scompaia dalla nostra società europea?
Noi credenti non siamo contro la scienza.  Non solo il padre Teilhard de Chardin, ma anche il filosofo E. Husserl, avevano fatto notare che non la religione aveva diviso, nella prima metà del secolo scorso, la comunità scientifica internazionale.  La politica, nazismo e comunismo sovietico, avevano perseguitato scienziati ebrei e cristiani in Germania e in Unione Sovietica.
Anche la storia è scienza.  E non andrebbe taciuto tutto ciò che ha fatto regredire l'umanità. Noi credenti saremmo d'accordo per una spesa maggiore a favore della ricerca scientifica, e  per un taglio delle spese agli armamenti!
                    don Carmelo Guarini

lunedì 25 novembre 2019

Biblioteca Ecclesiale Mesagne: FEDE e ATEISMO

Biblioteca Ecclesiale Mesagne: FEDE e ATEISMO: Invito. Lunedì  25 novembre pomeriggio, dalle ore 16,30 alle 18, si tiene     nella Chiesa dell'Immacolata, un Seminario su  :   Fede...

FEDE e ATEISMO

Invito.
Lunedì  25 novembre pomeriggio, dalle ore 16,30 alle 18, si tiene
    nella Chiesa dell'Immacolata,
un Seminario su  :   Fede e Ateismo in Europa.





Il dott. Prisco Piscitelli e don Carmelo Guarini  intervengono
per suscitare approfondimento e dialogo  sull'argomento.

Ai partecipanti, come già agli Amici della Biblioteca Ecclesiale,
viene fatto dono del libro "Arte del saper vivere tra mistico e politico".
Il Seminario è aperto a tutti!
                                                          il don

giovedì 21 novembre 2019

Amor di patria

L'amor di patria non è contro l'amore di Dio.  Anzi rientra nell'amor puro,
che cresce nella misura in cui sconfigge l'amor proprio tappa dopo tappa.
Molto appropriata la seguente analisi di Paolo Peluffo sull'amor di patria e
sull'egoismo che la distrugge.
"L'accordo sul costo del lavoro del luglio 1993 appariva a Ciampi un capolavoro, il suo successo maggiore, un modello che proponeva a ogni interlocutore straniero. Ciò che si doveva aggiungere a questo modello, per affrontare il dopo-euro, era l'urgenza di costringere , di spingere il mondo produttivo a un grande piano di investimenti. Anche in questo caso, forse, Ciampi si faceva illusioni. Glielo disse apertamente Fausto Bertinotti  in una conversazione (credo a casa di Sandra Verusio) che venne intercettata e riportata da Eugenio Scalfari  in un magistrale articolo su Repubblica
nel 1998: "Non ti fidare dei capitalisti italiani, Carlo,  quelli si prenderanno il beneficio della svalutazione e dei bassi salari, venderanno tutto e se ne andranno all'estero o in barca a  vela".   ( Limes, 10\2019)
L'amore di Dio comprende anche l'amore del prossimo. Gesù Cristo ne ha fatto un unico comandamento, indissolubile, non schizofrenicamente dissociabile.
Se la catechesi cristiana, parrocchiale e non, non è riuscita a dare questa testimonianza e a far passare questo messaggio, ha mancato la missione, è stata irrilevante!
                       il don

sabato 16 novembre 2019

Come dire?

Come dire per non ferire?
Come non dire per non far morire?
Il dire e il non dire ( ossia la conversazione profonda e costruttiva ) diviene
performativo quando non si parla per il proprio Io narcisista, ma per l'altro.
Il dire e il non dire come può essere performativo?
Non deve né attaccare né difendersi, ossia non deve fare la guerra di attacco e di difesa.
Deve costruire la pace:  suscitando incontro, rispetto, ascolto, accoglienza.
Può essere sportivo    il dire e il non dire:        ma non limitandosi a fare il tifo,
piuttosto deve scendere in campo e giocare.
Ecco: il dire e il non dire può divenire un gioco; e la vita quotidiana un campo da gioco. Ognuno dona tutto il meglio che può, ma in un gioco pulito, non truccato.
           La partita la vincono tutti!
                                                                  il don

sabato 2 novembre 2019

Biblioteca Ecclesiale Mesagne: Cosa leggi?

Biblioteca Ecclesiale Mesagne: Cosa leggi?: Ai giorni nostri si scrive troppo e si legge poco .  Soprattutto non si leggono i classici, talmente si è incantati dal     contemporaneo im...

Cosa leggi?

Ai giorni nostri si scrive troppo e si legge poco.  Soprattutto non si leggono i classici, talmente si è incantati dal     contemporaneo immaginario e       dall'immaginario contemporaneo.
L'uomo contemporaneo è un adolescente: come Narciso ammira se stesso, è tutto preso dal proprio Io, e non s'accorge di Eco, che pure sta poco distante da lui.
Senza la tradizione, rimani privo della relazione  e delle relazioni, che costituiscono il tessuto umano in grado di umanizzare economia, tecnologia, ambiente ...........
Reinventare, non ripetere.  Creare, non imitare meccanicamente!
Rivivere il passato per trovare il futuro!  La letteratura, la filosofia, la scienza, le religioni, tutto è in divenire; ogni dimensione della vita cresce, se la persona umana e la comunità crescono insieme.
C'è troppo divertimento, troppo tempo sprecato in intrattenimento. Mancano la visione e la verifica!
Lotta all'improvvisazione, all'approssimazione, al pasticcio!
Più si legge, più s'impara a parlare, a dialogare.  La vita dell'anima è vita interiore: la parola guida è   APPROFONDIRE!
                                                                     il don

mercoledì 30 ottobre 2019

INVESTIRE nei GIOVANI

Peccato che nel Seminario del 19 ottobre trascorso, avente per tema "Comunità e
politica", non si è potuto approfondire la delicata questione della disoccupazione
giovanile. Esodo di giovani dall'Italia, e in particolare dal Meridione.
Bisogna riprendere questo discorso, approfondirlo, farne derivare qualcosa di concreto, un'azione o meglio un'interazione.
Occorre dire basta all'esodo di giovani dal Meridione!  Occorre, perciò, passare da una cultura che vive di rendita         ad una cultura che investe nelle persone, nell'innovazione.   la questione non è facile!
Mi permetto di richiamare un po' di bibliografia che ho inserita nel mio libro "Il gioco - la crisi -  la svolta".  Nelle pagine 46-52  ho richiamato l'attenzione su quelle forze che condizionano lo sviluppo culturale, umano e politico in Italia: la mafia, la corruzione, il sistema clientelare, la formazione inadeguata.
Il libro di Franco Roberti, in quel periodo procuratore nazionale anti-mafia, "Il contrario della paura".  Il libro della sociologa di Palermo, Alessandra Dino, "La mafia devota. Chiesa, Religione, Cosa Nostra".  Il libro "Il sistema della corruzione" di Piercamillo Davigo.
Si può fare qualcosa per smuovere la sedentaria classe media, capace soltanto di rimpiangere il benessere in parte perduto?
Nella terza parte, ho indicato testimonianze di svolta. Alessandro D'Avenia ha raccontato nel romanzo "Ciò che inferno non è"  l'esperienza di padre Pino Puglisi al rione Brancaccio di Palermo.  Un'esperienza che continua, grazie al fatto che  tante coscienze si sono risvegliate.
                                                          il don

giovedì 24 ottobre 2019

HONG KONG e Zen Ze-Kiun

Hong Kong sta vivendo un travaglio che riguarda tutta la Cina, o tutte le altre Cine,
come nota la rivista di geopolitica Limes.
Il cardinale Zen Ze-kiun, vescovo emerito della città cinese, adesso ha 87 anni, ma non ha smesso di pensare, di pregare, di amare e di agire per la sua città. In settembre ha proposto ai cattolici e agli uomini di buona volontà un pellegrinaggio a tre chiese di Hong Kong, per pregare a favore della situazione che da un po' di tempo agita  l'ex  colonia britannica.
Così l'anziano prelato ha lanciato la sua iniziativa:  "Oggi la Chiesa fa memoria di nostra Signora dei Dolori.  Mentre la libertà, la dignità e la giustizia ci vengono negate,  facciamo un pellegrinaggio per visitare tre chiese.  La Madonna conosce cosa significa soffrire, ci accompagna nel nostro cammino di sofferenza  e ci offre la sua  intercessione".  ( Gianni Criveller, L'impronta cattolica sui due fronti della città contesa,  in Limes, 9|2019 , p. 121)
I cattolici sono una piccola minoranza a Hong Kong; ma il vescovo cattolico Zen Ze-kiun è un' autorevole e ascoltata personalità civile (oltre che religiosa). Non si va mai in pensione, quando il proprio lavoro non è stato un mestiere ma una vocazione a servizio dell'umanità. 
                                             il don

lunedì 14 ottobre 2019

Un santo geniale!

John Henri Newman è un santo geniale.   E' stato canonizzato ieri da papa Francesco, insieme con altri quattro cristiani.
Chi è il santo geniale? E che cosa ha in più rispetto ad altri cristiani canonizzati per la loro santità? 
Ha ricevuto un dono speciale dallo Spirito santo, un'elezione per orientare lo  spirito del tempo ( o come dicono i tedeschi lo  Zeitgeist).  Lo spirito del tempo
spesso prende direzioni sbagliate, smarrisce l'orientamento: invece dell'uomo concreto imbocca l'uomo astratto, e finisce nel baratro.
Il santo geniale ingaggia una lotta, corpo e corpo, col proprio tempo: dicendo la
verità. respinge l'adulazione e va incontro alla critica, alla persecuzione, alla solitudine; ma non soccombe.
Dottore e docente all'università di Oxford, Newman dall'anglicanesimo si converte al cattolicesimo: "I Padri mi hanno fatto cattolico", confesserà nell' Apologia pro vita sua.            Da leggere e meditare  le sue opere storiche:
La Chiesa dei Padri,  Gli ariani del IV secolo, Benedetto - Crisostomo - Teodoreto.
La lettera ad duca di Norfolk è una risposta al primo ministro inglese Gladstone.
Gli scritti filosofici una critica radicale all'utilitarismo e all'insegnamento universitario del suo tempo.
              Buona lettura e buon approfondimento!          il don

giovedì 3 ottobre 2019

RIVOLUZIONE

La differenza tra il comunista e il cristiano a partire dalla visione della povertà: il primo considera la povertà una sventura; il secondo una virtù alla quale conformare
la propria vita. Il comunista vuole arricchirsi. Il cristiano vuole diventare povero, come il Signore Gesù, che "da ricco si fece povero, per arricchire noi della sua povertà".
Tra i tanti movimenti nati nella chiesa cattolica e nelle altre chiese cristiane, " i piccoli fratelli e le piccole sorelle di Charles de Foucauld" sono , al dire di Jacques Maritain,  l'espressione più radicale della povertà evangelica nella chiesa, dopo Francesco d'Assisi. Perché? La loro nascita e il loro sviluppo parte dallo Spirito e intende rimanere nello Spirito; considera secondario l'aspetto economico. Anche per loro il Vangelo va preso e praticato sine glossa.
 Il loro apostolato è spirituale: nati per dare testimonianza di fraternità e di povertà tra i musulmani, senza nessuna intenzione di proselitismo, vivono la contemplazione come primaria rispetto all'azione; si nutrono della grazia più che dello studio o del lavoro; considerano la fraternità come irradiazione della vita divina, non prodotto dell'azione umana.  La mistica è per loro più grande e più bella della politica!
René Voillaume ne ha raccontato la storia in  "Charles de Foucauld e si suoi discepoli": il deserto, il silenzio, l'adorazione, il lavoro per la fraternità (non per se stessi), la contemplazione più che l'azione.
Se vuoi innovare, non cominciare a cercare soldi e soluzioni materiali, perché quello è il metodo del mondo, destinato al fallimento. Se vuoi l'uomo nuovo,  assumi  il metodo nuovo: sviluppa la vita interiore, spirituale, in te e in coloro che ti circondano!
        Questa rivoluzione è tanto antica quanto nuova!
                                                                                                il don

sabato 21 settembre 2019

" Je suis seul "

 " Je suis seul " :   questa dichiarazione di   Blaise Pascal nelle     Lettres Provinciales 17, 867  rende manifesta la scelta del suo percorso di vita cristiana.  Intende tenere insieme l'interiorità agostiniana e la moderna scienza esatta della natura.  E mentre  Descartes si sporge dal lato del pensiero, lasciando aperto però il dualismo tra res cogitans e res extensa;    Pascal con la figura visionaria della "canna pensante", intende lasciare aperto al mistero la presenza di Dio che si nasconde.
" Io sono solo"  : non si schiera coi giansenisti   (perché praticano un agostinismo riduttivo);  non si schiera neppure coi gesuiti (per via del loro semi-molinismo).  D'altronde  il fare fronda significa affermare la libertà verso l'Assoluto, che l'adesione ad un partito non potrebbe in alcun modo garantire!  Anticipando di  150 anni la rivoluzione francese, Pascal sottolinea la radicalità della libertà e della fraternità quando non sono sganciate dall'amore di Dio.
L'amore è sempre nuovo e prende l'esistenza tutta intera:  la scelta tra amor sui e amor Dei dev'essere radicale. 
E' ciò che traspare nella Preghiera per il retto uso delle malattie : " Fa che io consideri questa malattia come una specie di morte, distaccato dal mondo, spogliato di ogni cosa a cui sono attaccato, solo davanti alla tua presenza per implorare dalla tua misericordia la conversione dl mio cuore".
Teresa di Lisieux, due secoli dopo, avrebbe condiviso la scelta di quella solitudine con Dio che genera la comunione e la comunità.
                                               il don

venerdì 20 settembre 2019

PURO AMORE

Le arti del fare e del dire hanno stregato l'Io dell'uomo contemporaneo, questo adolescente, come l'ha ben fotografato la psicoanalista Julia Kristeva.
Invece di mostrare la crescita spirituale della persona e della comunità, il saper fare ed il saper dire divengono il segno chiaro della soddisfazione narcisista. E colui che vuol
ricavare piacere solo per se, sicuramente mostra poca cura per l'altro!
Anche nella religione cristiana esiste il pericolo di considerare il fare e il dire più
importanti del testimoniare  e del vivere il Vangelo di Gesù.
S Giovanni della Croce lo dice a chiare lettere nel  Cantico Spirituale , B , XXIX , 2 :
"E' più prezioso al cospetto del Signore e dell'anima e di maggior profitto per la chiesa un briciolo di puro amore che tutte le altre opere insieme, quantunque sembri che l'anima non faccia niente".
L'amor puro combatte contro l'amor proprio. Questa esperienza spirituale che il dottore mistico viveva in un eremo della Spagna, Caterina Fieschi Adorno (santa Caterina da Genova) la viveva a migliaia di chilometri da san Juan de la Cruz: ma sia l'una che l'altro, prima di insegnare, vivevano l'amor puro!
Un briciolo di puro amore è più prezioso e di maggior profitto per la chiesa  che
 tante opere e celebrazioni.
In ogni persona si trova il briciolo di puro amore: chi la pazienza, chi la mitezza, chi la generosità, chi la franchezza, chi la giustizia, chi la misericordia, chi le lacrime, chi il sorriso, chi la fortezza e chi la debolezza.  Ma che sarebbe il forte senza il debole?
            il don


sabato 7 settembre 2019

Racconti e domande

"Il cristianesimo è la manutenzione dello squilibrio".  Questa affermazione di papa Francesco riprende la parola di Gesù: "Non sono venuto a portare la quiete, ma l'inquietudine".      Gesù porta un grande squilibrio all'interno della religione, nella politica, nei rapporti umani, nella cultura.
Porre domande a se stessi e al prossimo, per non riposare comodamente sulle sicurezze, su una vita comoda e borghese.  Porsi domande e porre domande vuol dire non accontentarsi del mondo, di come va il mondo, cercare sempre l'oltre, guardare al presente con la ricerca di un di più : più libertà interiore, più spirito, più vita, più metodo ...
Raccontare storie: non accontentarsi dei pettegolezzi (anzi fuggirli, perché distruggono le relazioni prima ancora di averle iniziate sul serio); dire storie vere, accadute e vissute.  Raccontare storie è donare la vita, generare alla vita intellettuale e spirituale.     Raccontare come si unifica anima e corpo, perché sono una cosa sola:
cosa si può fare perché anima a corpo stiano bene, sia in salute sia in malattia.
Racconti e domande : le domande vere (quelle che nascono dalla vita e dal cuore)
aprono ai racconti; e i racconti pongono sempre nuove domande. 
L'ossessione dell'equilibrio crea il gruppo chiuso.   Per creare la comunità aperta al dialogo e alla comunicazione occorre fare continua manutenzione dello squilibrio!
                                       il don

lunedì 2 settembre 2019

Peccato!

Li chiamiamo errori.   Non diciamo più peccati ( amarthìa è l'empietà), perché non riconosciamo più la pietà come l'atteggiamento fondamentale nella relazione con Dio e l'altro essere umano. 
Colpa del narcisismo che ha sviato la coscienza in modo tale che non sia più trasparente!
Le umiliazioni per le nostre cadute, il riconoscimento dei peccati, le lacrime per averli
commessi sono il segno della ripresa. Un primo segno è questo: invece di essere esigenti, diveniamo più tolleranti e pazienti.  Un secondo segno: ridiamo speranza
perché l'abbiamo ricevuta di nuovo in dono dentro di noi. Un terzo segno : viviamo questa giornata come fosse l'ultima, ponendoci di fronte alla morte come di fronte ad una sorella e non ad un nemico.       (mneme  thanatou, dicevano i Padri, rafforza il senso del vivere).
Il fatto di perdonare coloro che ci hanno offeso o procurato un male grosso, può renderci superbi. L'altro sente questa superbia, spesso nascosta, a volte manifesta;
perciò non ci dà la soddisfazione del suo riconoscimento. 
Soltanto quando riconosciamo dentro di noi il peccato e ne chiediamo perdono, 
ritroviamo luce e forza, facendo fare alla relazione un salto di qualità.
                                      il don

domenica 25 agosto 2019

ENERGIA

Creare comunità - relazioni  è produrre energia. 
Provo a semplificare, non a banalizzare!
La differenza tra la bomba atomica e la pila atomica.
Nella bomba atomica, l'atomo viene surriscaldato sino a che non esplode.
Nella pila atomica (la centrale nucleare), l'atomo viene riscaldato e raffreddato; in questo modo produce energia, ma non crea esplosione distruttiva.
Affinché la comunità non esploda, occorre riscaldare e poi raffreddare le relazioni.
Riscaldarle col cuore, con l'affetto, con le  emozioni; raffreddarle col pensiero, con la lettura e l'interpretazione, con la comunicazione di verità e di sentimento duraturo.
La libertà e la verità devono crescere insieme, in ogni persona e nella comunità.
Tutto ciò che è materia dev'essere trasformato in energia; e poi da energia  di nuovo in concretezza.  Lo spiritualismo è lontano dalla libera creatività quanto il materialismo.  Perciò il cristianesimo vede nella  kenosis  (abbassamento) di Dio
un'emissione di energia dentro l'umanità.
                                                                                 il don

mercoledì 14 agosto 2019

Contro corrente

Fare fronda equivale ad andare contro corrente,   come i salmoni che risalgono
verso la sorgente dove l'acqua è più pura.
    Ma occorre                   il coraggio della libertà e dell'intelligenza per distanziarsi  
dall'ipocrisia della massa. Parlare sinceramente e nella chiarezza è opera di coloro che cercano e amano la verità. Ci sono delle malattie spirituali in una famiglia, in un paese,
in una parrocchia?   Perché nasconderle o fare finta che siano   salutari?
Una comunità che non sa riconoscere e correggere le proprie malattie non è neppure comunità: cammina verso la propria distruzione.
A metà agosto c'è una festa del corpo che dice  assunzione, unità di anima e corpo che dev'essere ricomposta.
Festa del corpo umano,    del corpo sociale,     del corpo mistico.       Uguale dignità dell'anima ha il corpo.   I greci lo ritenevano inferiore all'anima.  Il cristianesimo
gli ha assegnato pari dignità dell'anima.
Le virtù dell'anima sono virtù del corpo:  l'interiorità combatte l'apparenza dell'immagine sia nel corpo che nell'anima; l'amore per la verità combatte
l'ipocrisia; l'accettazione dei tatuaggi naturali  rende inutili i tatuaggi artificiali.
Le virtù del corpo arricchiscono l'anima: silenzio dei sensi (non mangiare troppo,
non parlare troppo, non divertirti troppo ... ).  Perché, vedi:    le  tegole in testa sono comprese  nel troppo divertimento,    nel troppo mangiare,       nel troppo parlare....  La sobrietà e la compassione tolgono arroganza all'Io illusorio! 
Non basterà una processione o una liturgia per ridare al corpo la sua dignità.
Occorre il dono speciale di una vita nuova, che si può ottenere vivendo il Vangelo e amando.
                                                                  il don

giovedì 8 agosto 2019

FARE FRONDA

Il professor Galimberti afferma che la libertà è un'illusione.
Egli dice che i greci  pre-cristiani pensavano meglio, affermando
che il mondo e la stessa vita umana sono retti dal Fato, dal Destino
( Ananche).
Tuttavia non si può negare che la libertà di un individuo può mettere in crisi
una comunità. Neppure si potrebbe negare che libertà personali, che si mettono
 insieme,   possano accrescere e moltiplicare l'azione di una comunità.
In negativo e in positivo la libertà  ha la capacità e la potenza di sovvertire un ordine
stabilito, per esempio di rovesciare una dittatura.
Blaise Pascal diceva che il fare fronda è anzitutto un'esperienza spirituale, ma subito
può divenire azione politica.  Il fare fronda di una piccola comunità può rompere
l'omologazione di una massa.  Usciamo dall'orizzonte scientifico di Newton, nel quale  Inerzia = Massa, ed entriamo nell'orizzonte scientifico di Einstein, per il quale
l'energia è uguale alla massa e alla velocità al quadrato. La celebre equazione :
                            E =  mc2
La scienza parla oggi giustamente di misteri scientifici: è un passo avanti rispetto
alla difesa dogmatica che ne faceva il positivismo scientifico!
Ma la teologia perché è rimasta indietro di secoli?  Ha smesso di dialogare con la scienza e la filosofia contemporanee, a  cominciare dal Cinquecento  ... Ha avuto anche paura della pluralità e diversità dei paradigmi e dei punti di vista. 
Oggi le chiese hanno più bisogno di mistici e di teologia mistica, PER RISCOPRIRE
LA TRADIZIONE, anzi il pluralismo delle tradizioni.    La libertà creativa  fa convergere  verso l'unità e verso la verità.   Tante verità e tante chiese possono convergere verso  la Verità e verso l'Unità, quanto più la libertà diviene creativa,
spirituale, ossia guidata dallo Spirito Santo. La fede accresce la passione per la Verità e l'Unità.   Se questa passione diminuisce, è perché la fede è quasi spenta.

martedì 6 agosto 2019

Guarda la stella!

C'è troppo pessimismo su Facebook: tante frasi che rivelano delusione.
Non sapevate che sul mondo non bisogna illudersi?
La delusione  fa seguito ad un'illusione.   Hai mancato il bersaglio!
Prova a fare inversione ad  U: cambia il linguaggio volgare  e  violento e
banale che si usa nel mondo.  Prova a cambiare mentalità: scopri  il dono
disinteressato, che spazza via ogni residuo di narcisismo, di opportunismo,
di calcolo a proprio vantaggio.
Avrai trovato la tua stella: aspettava lì da tempo, e non ha perso né la
pazienza né il coraggio d'aspettarti.  Lì trovi la testimonianza di un'
esperienza: da chi ti ha preceduto ricevi e impari il bene e il male.
Rimettere in comunicazione interno ed esterno vuol dire fare spazio e
dare tempo all'altro. La stella lo ha dato a te! Perciò non strumentalizzare nessuno. Non usare nessuno per rifarti l'immagine oscurata dagli errori.
Richiama alla trasparenza e al rispetto anzitutto te stesso.  E non preoccuparti se vieni manipolato o strumentalizzato: la verità s'incarica di rimettere le cose a posto, sempre. 
Non cedere sul fronte della libertà e degli ideali.      Resisti, tieni duro!
Fare fronda nei confronti di una massa omologata dice amore per la Verità e
la libertà.
                                                  il don

sabato 3 agosto 2019

La Stella Polare

    Se hai smarrito la bussola nella tempesta di questo mondo, guarda
la Stella Polare.         E' lei che ti guida. Non sei tu la Stella; sei soltanto
            un viandante!
La Stella Polare è il Vangelo, una stella fissa tra le tante cangianti
di questo mondo.  Proprio perché  è fissa, lì   trovi l'orientamento!
  "Cambiate mentalità e credete al Vangelo": quella stella è luce e voce.
Attenzione alla propagande subdola
                           NAMBLA è un'associazione
americana di pedofili che intende legalizzare la pedofilia
Ma i ragazzi  adolescenti non sono in grado di giudizio critico: sono influenzalibi e
facilmente ricattabili. Si dovrebbe avere rispetto per la loro crescita umana,
intellettuale e spirituale.
        Ai viandanti attenti la Stella Polare non disdegna di fare da guida!
               il don

domenica 21 luglio 2019

Il deserto fiorisce!

Prendo dal diario di Thomas Merton questa citazione,
che subito comunico.  Mi ha colpito come quell'altra
frase sintetica di don Giussani "L'uomo è mendicante di Cristo;
Cristo si è fatto mendicante dell'uomo".
Merton scrive così : "Credete che io abbia una vita spirituale?
No, io sono indigenza, silenzio, povertà, solitudine dato che ho rinunciato
alla spiritualità per trovare Dio,  Che è Colui che predica forte nella profondità
della mia indigenza e dice: "Poiché io farò scorrere acqua sul suolo assetato ,
torrenti sul terreno arido" (Isaia  44,3).          ---
Qual è il mio nuovo deserto? Si chiama compassione.  Non c'è luogo desertico
 così  tremendo, così bello, arido e fecondo come il deserto della compassione. 
E' il solo deserto che davvero fiorisca come i gigli. Diventerà una fonte, germoglierà e sboccerà   godendo della gioia".   (p. 119)
Cos'è la compassione? Come si può viverla?
Io prendo il tuo fardello (il peso della tua vita); tu prendi il mio fardello.
Come la compassione fa fiorire il deserto?
Io condivido una tua gioia; tu condividi una mia gioia.
Il dolore condiviso, diminuisce di peso. La gioia condivisa, aumenta di peso.
Ma  sono soprattutto il silenzio e la povertà interiore a far crescere le relazioni.
Inflazione di discorsi e di parole fanno il contrario: allontanano il cuore e le menti!
                     il don

venerdì 19 luglio 2019

Divertimento a sbafo.

Se non si è capaci, in un mese,  di rinunziare ad una festa tra amici,
o ad una cena, o ad un divertimento abitudinario.  Se non si capaci
di dedicare anche un solo giorno, tra i trenta di un mese, a se stessi,
a rimanere soli per ricomporre l'unità tra anima e corpo, si può dire
di aver perso la libertà, di essere schiavi di un comportamento di massa.
Perché star soli con se stessi?
Per ricomporre l'unità tra corpo e anima, perché sono una cosa sola!
Per rifare le relazioni nuove; perché le relazioni si logorano, e il giudizio
finisce col prevalere sull'accoglienza, ed il chiasso ed il rumore sull'ascolto
attento.  Infine si entra in un gioco di copertura dell'immagine, e si finisce per
perdere ogni sincerità e trasparenza.
Per ricominciare a vivere relazioni autentiche, almeno tra cose:
1. coltivare la vita interiore
2. coltivare uno sguardo d'amore più che di giudizio
3. ascolto della coscienza più che salvare l'immagine.
           Risalire la corrente, come i salmoni!
  il don

venerdì 12 luglio 2019

SPRECO e CONFORT

La via americana dei bisogni: il materialismo dal quale ci si lascia
dipendere! 
Si perde la libertà interiore di pensare, di pregare, di lavorare, di amare;
e si finisce dipendenti dalla cose.
Per avere il confort, occorre comprare e sprecare tante cose.
Si perde così il senso della relazione personale!
Non si è più disposti a perdere tempo per ascoltare, per comprendere,
per accogliere senza giudicare, per condividere.
Per riguadagnare la propria persona, occorre imparare quella che Blaise Pascal
diceva il fare fronda.
Cos'è il fare fronda?  E' la libertà di affermare la Verità, quando la massa o la
maggioranza pensa omologata. E' un pensare ed agire prendendo le distanze
dal pensare e agire comune!
                                                           il don

lunedì 8 luglio 2019

EVASIONE

L'evasione è una via di fuga, non d'investimento.
La via di fuga vive di rendita: il soggetto persona evade dal pensare,
dal formarsi una visione di vita, dal raggiugere obiettivi non omologati
ai cliscé della massa.  L'evasore s'illude di poter risolvere ogni problema col compromesso, con la furbizia, con la menzogna, col suo saper fare.
La via d'investimento richiede un  intervento a cuore aperto e intelligenza in azione:  la cura dell' interiorità e delle relazioni.  Occuparsi dell'altro, e non di se stessi,  vince la malattia della soddisfazione narcisista; in più apre uno scenario nuovo nella propria vita.
Investire in relazioni, più che in mattoni: questo è l'investimento del presente e del futuro. Si scopre che lo spirito valorizza al meglio la materia; non la disprezza, perché non è manicheo; non la esalta, perché non è un arido materialista.
Colui che evade, non ha ancora fatto i conti sino in fondo con la condizione di prigionia.  Colui che investe, anche nella condizione di prigionia o di esilio, non perderà la libertà di pensare, di credere, di agire in autonomia.
          il don

venerdì 5 luglio 2019

HIKIKOMORI

Li chiamano così: Hikikomori.
Chi sono costoro?
Sono ragazzi e ragazze che si sono autoreclusi in una stanza di casa, per anni interi:
l'unico contatto con l'esterno è internet.
E sono decine di migliaia, solo in Italia!
Qualcuno tenta una diagnosi del fenomeno:
reclusi in una stanza, per la vergogna dell'immagine del corpo!
O piuttosto, direi, perché nessuno ha trasmesso loro che
"corpo e anima sono una cosa sola" ?
Perché  delle nuove malattie dell'anima, non si dice niente,
pur sapendolo?
Non sono mica malattie senza un nome e senza una terapia!
C'è piuttosto di mezzo un sentire comune di indifferenza e di lasciar perdere:
uno stile borghese della classe media,
la quale preferisce evasione e stordimento piuttosto che l'analisi e la risoluzione
di un problema.
                                              il don

sabato 22 giugno 2019

PARTECIPAZIONE 3

La partecipazione non la si ottiene con l'organizzazione esterna,
fosse anche la più perfetta.  Chiede piuttosto un percorso interiore
e relazionale!
La Madonna è presenza femminile misericordiosa e pietosa!
Due poesie di Mario Luzi.  La prima:
"volgi gli occhi della Vergine sul cuore
dei fanciulli soli,
stendi le sue vesti celesti
sulle loro nudità.
La seconda poesia:
"Le tue mani afflitte si appigliano alla proda,
l'inerpichi, t'addentri nel paese,
segui la strada grigia dei defunti.
Il tuo nome non so, forse è l'Acconsolata
o l'Apparita o un altro tra gli innumeri
di cui a lungo mi fu velato il senso,
non il presagio se li udivo tributati
a qualche tabernacolo o a una curva
di quelle vie che sentono l'esilio.
Che i cuori della città diventino simili
al cuore della Madre!
       il don

venerdì 21 giugno 2019

Partecipazione 2

Ci può essere partecipazione senza che all'interno arda un fuoco, brilli una luce,
si scateni una forte energia d'amore?
Pascal, dopo la conversione, portava addosso, vicino al cuore, un testo da lui stesso composto, e intitolato FUOCO:
"Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, non dei filosofi e dei dotti.
Certezza, Certezza, Sentimento, Gioia, Pace. Dio di Gesù cristo. Dio mio e Dio vostro. Il tuo Dio sarà il mio Dio. Oblio del mondo e di tutto fuorché di Dio. Egli non si trova se non per le vie indicate nel Vangelo".
Lasciarsi dietro ogni resentément (risentimento), per vivere il resséntissèment  (sentimento rafforzato).
Vivere e agire col cuore, con l'intelligenza, con la concretezza del dono e del perdono: questa può dirsi  PARTECIPAZIONE!
                il don

PARTECIPAZIONE!

Quale partecipazione desideriamo? Siamo capaci di valorizzare ogni persona?
Quali risultati intendiamo ottenere con la partecipazione?  Soltanto un nostro tornaconto?
Il seguente brano di un Sermone di san Bonaventura dice i termini di una partecipazione tesa a superare la tribolazione e a donare consolazione.
" La visita dello Spirito Santo è vera, perfetta, proporzionata.
E' vera, perché Egli usa la consolazione laddove è da applicare, cioè all'anima, non alla carne, come fa invece il mondo, che consola la carne e affligge l'anima, simile in ciò ad un cattivo ristoratore, che cura il cavallo e trascura il cavaliere.
E' perfetta, perché consola in ogni tribolazione, non come fa il mondo, che nel dare una consolazione procura due tribolazioni, come uno che rammenda un vecchio cappotto chiudendo un buco e aprendone due".
Siamo tutti dei rammendati e dei rammendatori, ma il rammendo è un'arte delicata:
ci vuole molta attenzione e molto amore per non produrre uno strappo peggiore!
Fuor di metafora: se vuoi una partecipazione convinta e appassionata, devi proteggere la vulnerabilità dell'altro come la tua. Non puoi chiedere all'altro "umiltà e mitezza"  nel mentre esibisci superbia e arroganza!
                 il don

lunedì 17 giugno 2019

Coscienza di sè. 2

Coscienza di appartenere al mistero!
"sono i due io, insicuri e inautentici, che si stringono così stretti".
La meditazione, nella solitudine, permette di raggiungere l'io profondo, quello che sa scorgere con lucidità le illusioni di certe scelte.
Trascrivo questo brano dal diario di Thomas Merton: vi si trova l'esperienza 
mistica che dall'accettazione di sé giunge alla comprensione dell'altro:
"Che cosa può insegnare agli altri l'uomo solitario e illogico?
Semplicemente che essere soli e illogici non sono cose da temere.
Eppure queste sono proprio le cose che tutti temono: tutti passano il loro tempo a convincersi che sono sensati, che non sono ridicoli, che sono graditi, desiderati, apprezzati e che non dovranno mai considerarsi come realmente solitari.
In altre parole ci si tuffa nella corrente rassicurante delle illusioni, create da tutti
i nostri simili. Una grande opera di massa, una liturgia in cui ciascuno concorda
pubblicamente nel dire che, in quei termini, tutto è reale e sensato. Quei termini non sono però soddisfacenti: ciascuno resta privatamente illogico e solo, tuttavia nessuno osa prenderne atto.  Eppure il requisito assolutamente essenziale per 
iniziare a vivere liberamente è proprio questa PRESA D'ATTO."   T. Merton,
Scrivere è pensare, vivere, pregare,  p. 366



Coscienza di sè.

L'avventura di voler appartenere solo a se stessi, prima della generazione
sessantottina e poi delle generazioni seguenti di giovani e giovanissimi,
è sfociata nel non appartenere più a nessuno, né a Dio né alla tradizione né a nessun Altro.  Solo a se stessi e al caso!
Sciolti i legami, per appartenere solo a se stessi, si  corre il grosso rischio di
passare attraverso ogni esperienza possibile e di ritrovarsi alla fine più vuoti e disorientati rispetto al punto di partenza.  Come argonauti, il rischio di viaggiare senza la meta di un porto, si finisce preda delle  Sirene, delle Arpie,  ecc.   ...
La coscienza di sé inizia quando riesco a dire: ti riconosco e appartengo a Te, Padre.
Quando inizio a pregare, a mostrare gratitudine per ciò che mi è stato donato, e non
pretendo più di fare a modo mio, mi riaffido allo Spirito e alla tradizione che mi garantisce il disegno d'amore.  Allora la Verità illumina la mia vita e le mie scelte.
La Verità va seguita, non piegata al proprio tornaconto!
Nella Verità  si scopre  l'amore, quello che mi libera da me stesso.
Nella preghiera scopro i limiti e le mancanze che devo correggere: stare solo quando sono tentato di cercare continuamente la compagnia e l'approvazione di altri. Quasi che la coscienza di me stesso debba dipendere dall'immagine che gli altri colgono del mio IO.   Grande illusione dell'epoca tecnologica e mediatica: rinunciare ad una vita interiore sempre più vera e amante, per avere un po' di soddisfazione immediata!
       il don

sabato 15 giugno 2019

APPROFONDIMENTO!

Senza approfondimento non si arriva né a comprendere la questione,
né a rivolverla.
Approfondire significa semplificare, non complicare ulteriormente.
Ricorro ad un dottore della Chiesa, per spiegare meglio di che si tratta.
Teresa di Lisieux, dottore dell'amore, sentite un po' cosa diceva sul gioco:
"IO GIOCO ALLA BANCA DELL'AMORE.  
Ci sono delle anime che guadagnano la loro esistenza su così piccola scala,
e ve ne sono che chiedono di essere via via pagati.   Ma io gioco alla banca dell'amore,  ... e gioco di grosso.  Se perdo, dovrò bene accorgermene.
Non mi occupo di colpi in borsa, è Gesù che li fa per me; non so se sono ricca o povera; lo vedrò più tardi".
La borghesia avrebbe potuto trovare lì una persona realizzata e che proveniva
proprio da quella classe sociale. Ma i borghesi, anche quelli che si dicevano
cristiani devoti, erano distratti dal denaro e poco attenti ad approfondire la
dinamica del Vangelo e a prendere sul serio le richieste di Gesù Cristo.
             il don

venerdì 31 maggio 2019

Più umano!

Ha voluto un mondo più umano, il fondatore del cristianesimo.
Non troppo umano, ma più umano sì!
Nel Vangelo si trova tutto l'umano che rende la vita più vivibile.
A partire dal senso della vita.
I medici non ci sarebbero, se non ci fossero le malattie e gli ammalati.
Gli ammalati non sentirebbero il bisogno del medico,  se fossero sani!
E' il bisogno a farci scoprire il senso dei rapporti: perché Io e Tu siamo
in relazione!
Quando manca l'amore, di quale malattia soffriamo? Siamo troppo pieni
dell'Io.  Abbiamo dato troppo da mangiare all'Io, e siamo diventati obesi!
La cura dimagrante? L'Io si occupi più dell'Altro, non per una qualche utilità
sua, ma per puro amore dell'Altro. Troverà tutto più umano!
     il don

domenica 19 maggio 2019

AMORE RECIPROCO !

Più che parlarne o più che scriverne,
vale la pena viverlo  l'amore reciproco.
Dona in sovrabbondanza  conoscenza,
esperienza e competenza.
Crea relazioni profonde, di qualità.
Fa scoprire tutto il bene, il vero e il bello che c'è
in ogni persona!
Perché perdere tempo a farsi del male, a giudicare,
a vedere nell'altro il difetto?
E' così bello vedere la caratteristica dell'anima di un altro:
il dono che mi fa è di abbellire la mia anima!
                il don

domenica 12 maggio 2019

FARE LA VERITA'

L'io illusorio è il responsabile dei nostri apparenti successi e dei nostri reali
fallimenti.
Viene un momento in cui fare la verità vuol dire farla finita con l'io illusorio
e consentire all'io vero di realizzare sino in fondo il progetto che abbiamo iniziato.
Il percorso, ora, si fa sempre più chiaro: un progetto si realizza  puntando  su relazioni di qualità, ossia trasparenti e sincere.
Dirsi la verità: confessare perché ci si è smarriti!
 Ma non tutto è perduto!
Purchè  la svolta sia  :
dare forza alla verità e non al dubbio,
pochi incontri ma profondi,
coltivare in sé e negli altri più l'interiore che l'esteriore,
più la sostanza che l'immagine.
Tutto ancora si può salvare,
partendo dal Noi e non dall'Io.
                                                                   il don

venerdì 26 aprile 2019

Il Tartufo, ancora...

Moliere, Jean Baptiste Poquelin (suo nome proprio), quando rappresentò la commedia "Il Tartufo" dinanzi alla corte di Francia, suscitò tanta stizza nei cortigiani  che il re   Luigi XIV   credette opportuno vietarne la replica.
Moliere però prese la penna e scrisse al re: "Sire, con questa commedia ho soltanto inteso correggere gli uomini divertendoli e attaccando con l'arma
del ridicolo i vizi del secolo; e siccome l'ipocrisia è uno dei più diffusi e pericolosi, pensavo di rendere un servizio agli uomini onesti del vostro regno, scrivendo una commedia che screditasse gli ipocriti ...". (citato in  L'evento-la sfida-il noi,   pp. 104-105).
Chi è il Tartufo?  Bigot et empie, ossia devoto e avido!  Ipocrita!
Il re Luigi XIV riconobbe l'utilità dell'insegnamento, peraltro offerto come
un divertimento (s'insegna e s'impara più con la leggerezza del ridicolo che con la pesantezza della seriosità), e autorizzò Moliere a replicare "Il Tartufo" in altre
città della Francia.
E' bellissimo quando l'arte non si ferma al messaggio estetico, ma lo unisce all'etico e allo spirituale!  La sua utilità diviene ancora più grande!
                          don Carmelo Guarini

lunedì 22 aprile 2019

La certezza e il dubbio.

Il dubbio metodico o sistematico ha preso il sopravvento sulla certezza.
Questa è la ragione profonda per cui adulti e giovani si perdono in una serie
infinita di esperienze, ma senza cominciare davvero qualcosa di decisivo.
Un esempio? Le cosiddette tradizioni, che però sarebbe meglio chiamare
abitudini e consuetudini, non sono affermazione di certezze, ma soltanto un
nostalgico ricordo di soddisfazioni umane vissute in un piacevole passato.
La Pasqua non rappresenta una vera esperienza di resurrezione, di vita nuova;
si rimane al venerdì santo, più partecipato perché si avverte una qualche solidarietà
con il sofferente. Ma per vivere la Pasqua, occorrerebbe fare un'esperienza più intensa del divino: la vita nuova, appunto. Allora la certezza riuscirebbe a vincere il dubbio
metodico e sistematico  dentro il quale la cultura attuale ci tiene completamente
immersi e prigionieri.
Soltanto a partire da una certezza, cioè dalla scelta di un ideale da perseguire sino in fondo (nonostante fallimenti ed errori propri e altrui), si può realizzare un percorso
di vita che genera altra vita. Il malthusianesimo, esaltazione dell'infecondità, è entrato
in ogni angolo della cultura attuale: impedisce non solo l'aumento demografico, ma anche la crescita relazionale e comunitaria, la creatività e il pensiero.
 Il malthusianesimo è un'affermazione scettica riguardo alla vita; esalta il rapporto infecondo non solo nella sessualità, ma anche nell'amore. Tutto deve rimanere nel dubbio e nel provvisorio!  La certezza renderebbe tutto troppo serio!
In realtà non c'è niente di più noioso del fare tante esperienze che non conducono a nulla!  La cultura decadente dice che in Europa c'è un bisogno urgente di
Missione e di Ideale,  piuttosto che di vuota "tolleranza", che ben presto diviene intollerante.      il don   

lunedì 15 aprile 2019

ADORAZIONE !

La grande settimana (o settimana santa) non è tale per la lunghezza:
la grandezza sta tutta nella sua qualità.
E' la settimana che svela il  secondo mistero  della fede cristiana:
la kenosis di Dio nel Figlio e la sua anastasis.
Annientamento nella morte e ascesa nella resurrezione.
E' il secondo mistero della fede cristiana.   Il primo è : unità e trinità
di Dio.
Il mistero lo tocchi e lo gusti, se lo vivi. In te il mistero si fa vita!
In te si fa morte e resurrezione. Perché tu sei uno con Gesù Cristo!
Il cristiano non vive più per se stesso: vive per Gesù Cristo.
E il dono che Gesù Cristo gli fa è quello di vivere in Lui.
Proprio come diceva Paolo, il persecutore di Cristo, che si converte a Cristo: "Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me".
E' annullata la solitudine nell'annientamento del morire;
ogni discepolo  risorge nella resurrezione della relazione col Maestro.
Perché  SULLA CROCE fa dono dello Spirito Santo ( Gv. 19,30 . "chinato il capo, spirò lo Spirito Santo") ?
Lo Spirito sarà "il maestro interiore" che farà comprendere "la verità del
Vangelo tutta intera".  
                                Più che con tante parole, adoriamo in silenzio!

                            DON CARMELO Guarini

venerdì 5 aprile 2019

SCAMBIO DI DONI !

E' il momento di passare dai discorsi ai fatti!
Come Biblioteca Ecclesiale non abbiamo mai chiesto aiuti economici
né al Comune, né allo Stato, né all'Europa, né alla Chiesa. Abbiamo fatto
ogni cosa lasciando alla libertà di ognuno il donare.
Abbiamo preservato così la nostra libertà di pensiero e di azione!
Sinora libri e opuscoli li abbiamo donati gratuitamente, senza chiedere neppure
un contributo per la stampa.
Ora sembra arrivato il momento per fare scambio di doni.
Coloro che ritenessero importante la Missione che ci siamo prefissi, e facessero
richiesta di qualche opuscolo o libro pubblicato per l'acculturazione e l'inculturazione del cristianesimo, potrebbero donare a loro piacimento una somma di denaro.
Per conoscenza:  gli opuscoli hanno una spesa di stampa di 2 euro; i libri di grandezza  media 5 euro,; quelli più voluminosi di 8 euro.
Una condivisione non è finalizzata all'economia: anzitutto serve per costruire relazioni  e comunità, creare iniziative!    Si tratta di condividere un progetto, di costruirlo insieme e di farlo crescere, superando quella distinzione mondana, presente a volte anche dentro la Chiesa, tra privilegiati e scartati. Noi vorremmo creare relazioni di qualità, lasciando ad ognuno la libertà di donare e di servire.
Dio viene prima del denaro.  La condivisione spirituale viene prima di quella
economica e materiale. Ma quando si comincia a donare, si guadagna in tutte
le dimensioni.
                                             don Carmelo Guarini

mercoledì 3 aprile 2019

VANGELO !

Il Vangelo non è una dottrina e neppure una morale.
E' la divina-umanità di una Persona, Gesù Cristo.
Mi meraviglia il fatto che tanti cristiani siano attratti
dalle vicende soltanto umane della quotidianeità!
Mi meraviglia che ci siano così pochi cristiani  che si
lasciano coinvolgere nell'avventura della divino-umanità.
Il pelagianesimo prevale sull'agostinismo!    Le Confessioni
rimangono un libro da meditare,  per riscoprire la propria
interiorità rispetto alla storia contemporanea del mondo.
Un altro libro che potrebbe far meditare  sulla conversione
è l'autobiografia di Thomas Merton  La montagna dalle sette balze.
Attenzione allo gnosticismo e all'agnosticismo!  Sono parenti e
conducono inevitabilmente all'ateismo, ossia all'empietà.
Il Nuovo Testamento col termine amartìa indica il peccato, nel significato
di  non-pietà (empietà):  senza Dio non c'è misericordia e servizio!
Nous envoiions la peur e la haine dans l'enfer!
Nous vivons pour l'amour pur,  aussi pour la reconnessançe de la
reconnessançe, et encore pour l'amour reciproque.
C'est l'Evangile!              il don

lunedì 25 marzo 2019

DECISIONE !

Si può decidere dopo aver fatto ascolto e discernimento.
Si può dare una svolta alla vita personale e comunitaria,
dopo aver ascoltato la propria coscienza e quella altrui.
La decisione è una chiamata : si tratta di uscire dal pantano
dell'immobilismo, del conformismo, del blocco ad oltranza!
La decisione è una svolta: un uscire dalla crisi, rischiando per
nuovi sentieri e nuovi percorsi, ma con il cuore ardente d'amore
e l'intelligenza vigile per cogliere i segnali amici,  messi in campo
dalle contingenze.
Diceva Merleau-Ponty che la contingenza, per la politica, significa
non cadere nel "pensiero di sorvolo", e questa sarebbe la tattica.
Ma è necessario possedere anche una strategia, che è la visione dell'
orizzonte, ossia a quale porto s'intende approdare.
Formarsi una visione e cogliere la contingenza: un percorso molto
interessante da fare insieme, curando le relazioni, ossia innalzandole
alla massima qualità.
         il don

domenica 17 marzo 2019

Musica e stile!

Cos'è lo stile di vita se non un comporre danzando?
Una poesia di Clemente Rebora, intitolata "Elevazione spirituale",
lo dice molto bene: "   "Come bello, Signor, nel tuo creato!
                                      Ma sol nel cuore sei bellezza amante!
                                       E doni amor onde chi ama è nato
                                       A quella vita che in morir s'espande!".
          La vita può vincere la morte soltanto facendola propria :
Francesco d'Assisi l'aveva sperimentato, perciò chiamava la morte
sorella della vita.
La bellezza amante della vita non ha durata se non passa attraverso la morte!
Il libro assoluto del Primo  e\o Antico Testamento, ossia il Cantico dei Cantici, lo annunzia a chiare lettere:
                                "Mi baci coi baci della sua bocca"
e prosegue (5,8):      "Ragazze di Gerusalemme,         
                                   vi supplico,
                                    se trovate il mio amore,
                                    ditegli che sono malata d'amore".
L'amore ha durata soltanto se vinci la malattia del narcisismo:
se muori all'amor proprio, fai vivere l'amor puro!
             Provare a musicare la poesia di Clemente Rebora!
       don Carmelo Guarini
              

venerdì 8 marzo 2019

POESIA !

"M'illumino d'immenso" : è una poesia di Giuseppe Ungaretti.
Altra sua poesia :  "Siamo  - come d'autunno sugli alberi - le foglie". Però l'autunno è
anche raccolta di frutti.  L'autunno non è l'inverno!
Una poesia di Salvatore Quasimodo:  "  Si china il giorno
                                                                 il deserto
                                                                 serrato ad ogni luce
                                                                  di Te privo
                                                                 ........................
                                                                  si china il giorno
                                                                  al mio cuore di carta.
Cosa cerca il cuore?    Energia - luce?    Calore che dà forza?
Cerchi te stesso o l'altro? Puoi ricevere te stesso solo dall'altro!
Cos'è poesia? Un andare verso la preghiera?
"Abbi cura di me": una bella canzone che parla del cuore al cuore!
Ma è soltanto canzone, o soprattutto preghiera?
il don

lunedì 4 marzo 2019

LU CRANARU !

In  dialetto mesagnese il vaglio si diceva,  e si dice ancora nella lingua materna,
LU CRANARU.    A che cosa serviva?  A pulire grano e cereali, trattenendo nel
recipiente pietruzze e foglie.
Uno strumento di lavoro per separare  ciò che è nutrimento da ciò che non è
commestibile e digeribile.
LU CRANARU, nella vita interiore o spirituale,  serve a distinguere il Grano dalla GRAMIGNA, ossia Dio dagli idoli!
               il don

giovedì 28 febbraio 2019

BULLISMO ancora!

Il bullismo degli adulti è peggio di quello dei ragazzi: anzi sono gli adulti ad aver generato il bullismo, che poi viene replicato in mille modi dai ragazzi.

" I bulli danno la colpa alle vittime. I bulli furbi sono capaci di rendere auto-evidente la colpa delle vittime". Così scrive Yanis Varoufakis in Adulti nella stanza (p. 545), un libro che racconta lo strangolamento dell'economia greca e della Grecia da parte del liberismo finanziario europeo e americano. Varoufakis non è marxista, e tanto meno comunista: la sua proposta per uscire dalla crisi è keinesiana, e se non mi sbaglio, etico-economica. Mi permetto di aggiungere che  avrebbe dovuto far scendere in campo, in maniera più consistente, Amartia Sen.

E' evidente che non si può uscire dalla depressione e\o da un default se non attraverso un investimento: e se il debito è un cappio al collo che strangola la preda, occorre tagliare quel cappio per far vivere la vittima!  Ma si sa: i bulli si divertono a far soffrire le vittime, perché non hanno coscienza del male che fanno, e non utilizzano l'intelligenza per risolvere i problemi.

Bullismo e stolkeraggio  nascono                dalla catastrofe dell'apprendimento e dell'insegnamento:        non si apprende più niente, perché non si insegna più niente!
Pochissimi sono disposti a pagare un prezzo sia per insegnare sia per imparare! Occorre ringraziare coloro che ancora non si sono arresi alla barbarie dell' usa e getta.
                il don

sabato 23 febbraio 2019

TRASPARENZA !

Venire controllati non è violazione del "privato" per i cristiani; anzi è l'occasione per  vivere quella che dal Vangelo è chiamata correzione fraterna.




Non per niente, Gesù ha affermato la parresìa e combattuto l'ipocrisia.

In questi tempi, nei quali la Chiesa si trova nella tempesta,  per gli scandali sessuali
sui minori e per gli scandali economici, attuare la trasparenza nelle azioni e nelle parole significa sottoporsi da parte del clero al giudizio dei laici, fedeli o non fedeli che siano.

La trasparenza richiede un sistema di controllo sia delle azioni sia delle parole. Che un peccato venga reso pubblico, non significa che  il peccatore si dia alla fuga o si rinchiuda ancora più nel privato. E' un'opportunità per umiliarsi e convertirsi, dando così una testimonianza dell'amore e del perdono di Dio e della madre Chiesa.
   il don

giovedì 14 febbraio 2019

LA RIVOLTA della LUCE

Una poesia di Dylan Thomas dice così :
             Non andartene docile in quella buona notte  \
             Infuriati contro il morir della luce.
La società del benessere ci ha buttati in  una grande miseria:
ognuno si occupa della propria economia, del proprio successo,
della propria immagine, del proprio lavoro.  La vita di comunità
sembra esaurita!
La poesia di Dylan invita alla rivolta della luce contro le tenebre,
della giustizia contro l'avido egoismo, della verità contro la menzogna
e l'ipocrisia, della qualità delle relazioni contro la quantità di amicizie e
rapporti superficiali!
Perché ci siano relazioni di qualità, e vita di comunità, occorre che
ognuno scopra l'efficacia della meditazione e dell'esame di coscienza
su se stesso;  e l'incontro tra noi sia scambio di conquiste e riconoscimento
di fallimenti.     Non per niente il fondatore  del Cristianesimo  afferma:
                             "La Verità vi farà liberi".
Se non fai la Verità, rimani schiavo di questo mondo!                     il don
         

giovedì 7 febbraio 2019

DENKEN IST DANKEN

L'espressione "DENKEN IST DANKEN"  di Martin Heidegger  è qualcosa di più di una frase ad effetto.  E' un  invito al pensare filosofico : Denken  significa sia pregare sia chiedere;   Danken significa ringraziare.
Dunque nella ricerca di senso non vale tanto il pretendere quanto il ringraziare!
Si trova quando si mette in atto la gratitudine.    Ma per chi o per che cosa?
                          C'è una mancanza che vuol essere riempita dall'amore!
Parlando di  Taizè, Olivier Clément scrive: "E' importante che ci siano esseri,  opere e luoghi  che pongano la domanda sul mistero dell'esistenza e sul mistero di Dio".
                            Amicizia e comunione sono una risposta alla domanda del "cuore".
Scrive ancora Olivier Clément: "La nostra cultura favorisce l'intelligenza,  il desiderio, la sessualità, qualche volta anche l'ardore, la violenza nei fenomeni collettivi, ma molto poco il "cuore", nel senso del centro più intimo dell'uomo".
                             Un'esperienza spirituale è profonda se si apre al mondo in  un  modo creativo  e gratuito!        
                                                           don Carmelo

venerdì 1 febbraio 2019

RICOMINCIARE!

Il nuovo inizio deve affrontare due sfide:
da un lato c'è la tentazione di ricominciare da zero,
dall'altro lato di lasciare le cose come sono, modificando solo aspetti secondari.
Si tratta, in verità, di trovare il giusto senso della relazione tra
              la novità e la tradizione.
Nella tradizione troviamo le radici da rivitalizzare.
Delle novità del presente occorre fare una buona potatura:
non solo tagliare i rami secchi, ma saper potare su quel ramo
              sul quale può spuntare una nuova gemma.
Se l'inverno è quasi passato, allora sarà il sole della primavera
a far spuntare i nuovi fiori e i nuovi frutti.  Festa della luce!
                            il don