mercoledì 31 agosto 2011

la testimonianza

il vissuto spirituale (marturia) denunzia la religiosità ipocrita, l'esteriorità esibita per il piacere della propria vanità. la vanagloria è la radice di tutti i vizi: cosi' insegnavano i Padri; come l'umiltà è la radice di tutte le virtù. Satana, l'avversario del bene, ha un solo vizio, quello che è la radice di tutti gli altri: la superbia o l'orgoglio, ossia l'adorazione di se stesso; non si occupa d'altro se non della sua auto-adorazione. niente gli fa più male che sentirsi disprezzato e umiliato. per umiliare Dio, Satana coltiva la religiosità degli ipocriti, l'esteriorità che lascia tutto com'è. Dio umilia satana attraverso gli umili, i peccatori che si riconoscono tali ma non temono chi uccide il corpo. mai    satana finirà di esaltare il peccato, e per meglio esaltarlo convincerà il peccatore di non aver peccato. gli scherzi di satana son peggio degli scherzi da prete. il don

venerdì 26 agosto 2011

un brano di Rondine Allegra

sei tornato dove ti ha preceduto colui col quale hai continuato a dialogare anche dopo la sua  morte. rileggo un tuo scritto "vicino" da "don Daniele" . tra l'altro: "nelle omelie facevi spesso riferimento al peso dello zaino che dobbiamo portarci sulle spalle,alla tenda da smontare ogni mattina per rimontarla ogni giorno in un posto nuovo, alla fatica del camminare e dell'orientarsi per raggiungere le mete,...al percorrere strade non battute: con gli occhi lucidi comprendavamo la proposta evangelica. ... La sera che hai lasciato di percorrere queste vie terrene, io non ero vicino, percorrevo altre strade con i miei scout; sono arrivato appena in tempo per vedere ricoprire di umile terra la tua fossa. nel mio andare mi manca quella mano sulla spalla".   si può sentire cosi', solo quando si è vissuto un rapporto profondo: il legame spirituale, che è fatto d'amore, neppure la morte lo rompe.  il don

giovedì 25 agosto 2011

la nostra amicizia non morirà

Rondine Allegra, la nostra amicizia non finirà; continuerà ad essere antidoto all'abitudine che addormenta e all'indifferenza che anestetizza la presenza del male con la scusa dell'affare  e del divertimento. continuerà ad essere ricerca di un modo nuovo di vivere e non s'attarda a rimanere schiava di  abitudini passate e presenti, comode alcove per pessimisti e gaudenti e magari anche per torturatori ossessionati dal potere. l'amicizia diviene legame più forte per la condivisione di una causa che intende liberare ed educare. libera ogni giorno, cosi' educherai con la testimonianza della vita: questo ci ha insegnato l'esperienza di anni. siamo stati alla scuola di una passione comune e abbiamo imparato la preziosità della lezione reciproca. cosa potremmo trasmettere di più grande se non il fascino di quel : io imparo dai tuoi richiami e tu dai miei? ogni giorno da una morte, nasce una vita. il don

Rondine Allegra e lo spirito scaut

Rondine Allegra è ancora tra noi a lavoro, con lo spirito scaut, cioè con spirito di servizio. il cancro ha soltanto ucciso il suo corpo, che è in attesa della resurrezione, come il corpo di tutti. il suo spirito è più presente che mai! caparbio, ci invita a camminare, a non fermarci, ad osare ancora l'avventura dell'educazione , a non arrenderci di fronte alle difficoltà sempre nuove che  un mondo egoista e indifferente ci pone innanzi. l'incontro ed il comprendersi un pò di più , la meta di ogni dialogo e di ogni esperienza. i muri sbarrano il cammino. se incontriamo un burrone, non serve costruire un muro.  costruire un ponte serve per andare  oltre. il bello del viaggio è la scoperta del nuovo e la voglia di superarsi. la cerimonia può anche ridursi alla ripetizione stereotipata  di un atto che non cambia nulla all'interno e nelle relazioni. il don

lunedì 22 agosto 2011

gratitudine

dire grazie alla vita, allo studio, alla fede e all'incontro. dire grazie a chi mi ha insegnato a voler bene. e dire grazie alla Grazia!
dire grazie all'amare e al soffrire, al vivere e al morire: proprio cosi' si supera ogni situazione di pessimismo, di emarginazione, di umiliazione e di risentimento, dicendo grazie a tutto ciò che ci viene donato senza averlo cercato!
senza la Grazia non c'è gratitudine: nell'epoca dei diritti e delle rivendicazioni, si esige ogni cosa e non si è più capaci di dire grazie!
la gratitudine non ha niente d'ipocrita, non è gesto o parola  esteriore, è moto dell'anima e del cuore ; se poi anche l'intelletto comprende il perchè del grazie , il cerchio si chiude e l'orizzonte si apre sulla relazione eterna, quella che non ha bisogno dire all'amato : amami! l'amato l'ha sempre saputo e non cerca parole. il don

sabato 20 agosto 2011

il servizio

non è un atto di resa di fronte al potere, il servizio. è piuttosto una sfida a chi riesce a far di più e in profondità. è una lotta, ma non per un obiettivo narcisista ed egoista. al contrario, il servizio intende sconfiggere l'individualismo e lo starsene comodi in se stessi. se sai servire , allora sai donare, e non guardi più a ciò che puoi guadagnare , perchè il dono disinteressato ti ripaga proprio nel momento in cui decidi con quell'azione di servire. ma perchè potere e ricchezza godono di maggiore successo e seguito tra una massa di gente? dovremmo poter rispondere prima ad un'altra domanda: perchè così poche persone educano al servizio? proprio perchè le parole, in questo caso non bastano e occorre la testimonianza di vita. al contrario, chi propaganda ricchezza e potere , gettando fumo negli occhi, ottiene ascolto e successo. e tempesta! il don

sabato 13 agosto 2011

chi non vuole crescere

chi non vuole crescere, ferma anche la crescita di altri. è nei tempi di decadenza spirituale che trionfano scetticismo ed edonismo: non si crede e non si vive per ideali alti, e ci si appiattisce sui divertimenti dell'attimo che fugge. per crescere e far crescere, occorre avere una grande causa o un grande ideale: il racconto di una trasformazione interiore può modificare le condizioni esterne. il racconto che trasforma è altra cosa rispetto al chiacchiericcio: solo il secondo è una perdita di tempo. chi crede alla crescita e la promuove, cerca l'incontro profondo: non ha paura di riconoscere i propri errori ed i propri limiti, poichè sa che la trasparenza difende se stessa e mai lo metterà in una situazione di svantaggio. il don

la crescita

chi sono i primi responsabili della crescita? coloro dai quali la vita dev'essere donata e aiutata a crescere. il che significa, in primo luogo, che occorre insegnare a conquistare e a far crescere la virtù. l'educatore che induce al peccato diviene, come Satana, l'avversario della crescita nella Grazia. l'educatore che aiuta a superare la tentazione diviene, come Dio, difesa e sostegno.  la vita dello spirito esige nutrimento per la crescita: la Parola per l'incontro, l'energia della Preghiera  per non perdere fiducia e slancio, lo Studio meditato per non lasciarsi condizionare dalle mode o dalle manie del tempo. aiutarsi nella crescita, per non tornare indietro, per non fermarsi. questo è il segreto e la verità di una relazione spirituale autentica. mai l'usa e getta! mai mettere in difficoltà o indurre l'altro in tentazione: sarebbe opera di Satana, non di Dio! il don

mercoledì 10 agosto 2011

buono - bello - vero

gli universali sono in filosofia quello che i fondamentali sono in economia. ma di quale considerazione godono oggi il buono, il bello ed il vero? il buono è considerato sciocco e perciò da buttare nel cestino,come qualcosa che è inutile. il vero è considerato troppo fastidioso: se con la furbizia si può soddisfare un desiderio, perchè perdere tempo in una controversia tra il mio ed il tuo desiderio? il bello infine è messo in ridicolo, proprio da coloro che della bellezza hanno una visione narcisista. sono saltati dunque gli universali? i fondamentali, in economia, saltano quando si spende più di quello che si produce. il buono, il vero, il bello vengono ora perlopiù consumati; la loro produzione è diventata difficile da quando non ci occupiamo più seriamente dello spirito. per far riguadagnare punti al vero sul falso, al bello sul brutto (se la moda detta legge, ...), è proprio il caso di cominciare col buono, con umiltà e con coraggio. il don

martedì 9 agosto 2011

poesia di fine estate

vicina è la stagione più bella: l'autunno. non per i frutti che si possono raccogliere, neppure perchè lo spirito sembra vincerla sulla materia. l'autunno è la stagione della sintesi: morte e vita sono tutt'uno, come il corpo e l'anima. lo spirituale non disprezza più il corpo, e il materialista non disprezza più l'anima. l'autunno è la stagione dell'incontro, prima che venga l'inverno e seppelisca ogni slancio d'energia sotto una coltre di gelo. prima che vengano, occorre incontrare, la morte e l'amore, perchè non ci trovino impreparati una volta che sono venuti. nell'estate, i colori sono troppo accesi, e nell'inverno  troppo spenti. l'autunno accende tutti i colori, quelli ardenti e quelli del riposo. meglio ancora della primavera, che promette una vita che subito muore,     l'autunno rimanda al mistero della morte e della vita: rifare nuova la vita. il don

sabato 6 agosto 2011

felicità e denaro

la felicità non dipende dal businnes. i pessimisti e i gaudenti lo sanno molto bene: quando puntano tutto sul denaro, ne escono sconfitti. gli ardenti, al contrario, cioè coloro che puntano su ideali alti della vita, utilizzano il denaro per la felicità propria e altrui. gli ardenti sperimentano più che felicità, gioia e pienezza di vita. ci sono tanti non ricchi che esprimono gratitudine all'autore della vita per aver ricevuto in dono la vita. ci sono tanti ardenti che esprimono gratitudine a coloro dai quali sono stati amati.
ci sono tanti che s'appassionano alla lotta per i diritti civili, politici e sociali, e sperimentano felicità anche se non sono ricchi. ci sono tanti che rivendicano tolleranza non solo per la propria ma anche per le altre fedi religiose. ci sono tanti che vivono per il dialogo, per quell'amicizia disinteressata che dona la propria testimonianza senza far proselitismo. questi sono gli ardenti: essi trovano il denaro quando ce n'è bisogno!il don

giovedì 4 agosto 2011

reciprocità, aldilà del rischio

si costruisce in maniera solida, nell'economia e nella politica, nella scienza e nella religione, solo quando c'è mutuo riconoscimento tra le persone.  la riconoscenza nasce dal riconoscere e dall'essere riconosciuto. una simile relazione, che chiede un ridare  fiducia di continuo, è ripagata dall'eliminazione graduale del rischio iniziale. non è un investire a vuoto; non è neppure un businnes. è un investimento su un bene immateriale che mostra subito solidità: più di un libero mercato che conosce solo il tornaconto individuale, più di un fare politico non più capace di trasparenza e di verità,
più di una scienza che offre la sua ricerca al più ricco offerente, più di una religione che dimentica il vissuto del suo fondatore. la reciprocità brucia ogni rischio: colui che riconosce può sempre contare di essere riconosciuto. il don

mercoledì 3 agosto 2011

ricerca e gioco pulito

la falsità dilagante non è riuscita a sopprimere la ricerca di relazioni autentiche. il che significa che ci rimane ancora la speranza di progettare una vita nella quale ognuno possa donare non ciò che gli viene imposto ma ciò che il desiderio gli ispira. la ricerca più eccellente è di certo quella in cui non si ragiona più in termini mercantili o di businnes. la ricerca di un bene deve poter soddisfare tutti, almeno come possibilità.se io ricerco qualcosa che soddisfi il mio io, il mio clan, il mio gruppo, sarò portato prima o poi a fare il gioco sporco. pur di ottenere un mio tornaconto, sarò condotto da me stesso a metter l'altro in difficoltà, a umiliarlo, a togliergli non solo qualcosa di materiale, ma ciò che è peggio la sua dignità e la sua virtù. questa è proprio la ricerca di colui che vuole rendere l'altro schiavo. la ricerca pura chiede sempre il gioco pulito. il don

lunedì 1 agosto 2011

lealtà e gioco pulito

educatori e genitori perdono bambini e giovani quando fanno gioco sporco. il gioco piace a tutti, purchè sia pulito. ognuno desidera ricevere rispetto e fiducia. a nessuno piace essere ingannato o vilipeso. l'amico perde l'amico, il padre il figlio, quando nella relazione viene a mancare lealtà e trasparenza. all'adulto è richiesto coraggio e umiltà , perchè torni bambino; più che tornare indietro, egli dovrà imparare in modo nuovo la semplicità e la fermezza. riesce a tenere in mano gli opposti solo colui che ha pesato il bene e il suo contrario. siamo in un tempo in cui tutto o quasi tutto è drogato, dopato, inquinato, perduto. come fare per riscoprire lealtà e gioco pulito?  il don