lunedì 23 gennaio 2017

INTERAGIRE !

Continuo la missione intellettuale e di approfondimento delle relazioni a Mesagne.
Dopo aver iniziato una promettente collaborazione con l'ISBEM (Il Monastero del terzo millennio - Convento dei Cappuccini),    oggi ho visitato il Centro Studi "ANTONUCCI". 
Quando si esce dal proprio "particulare"  (Bembo) e si cerca di accogliere il diverso e di entrare nel "particulare" dell'altro, si fa la scoperta di ciò che ci manca.
Interagire non è una parola magica o una formula che abbatte immediatamente ogni muro e ogni difficoltà; ma è quello che ci serve per rifare la comunità civile, sociale, religiosa, umana.              Ricostruire le relazioni, scambiarsi le esperienze del lavoro compiuto, creare più sinergie ( fare sistema, possibilmente anche con gli anti-sistema) : tutto questo lavoro interiore e relazionale serve a vincere individualismo e protagonismo di gruppo, serve ad appassionare il particolare all'insieme.
Condividere arte (musica, pittura, ...), storia, artigianato locale, ... ricrea le relazioni e la comunità. La conversazione stessa può diventare momento politico,   ossia approfondimento di relazioni e superamento di pregiudizi.     il don

             il don

giovedì 19 gennaio 2017

Ringrazio

Grazie per gli auguri.
Un anno in più è un invito pressante ad essere più esigente con me stesso e anche con
gli amici (con questi è più facile) e con i nemici (con questi è più difficile).
Più trasparenza, più incontro, più aiuto reciproco, più interazione per cambiare le cose che ancora non vanno. Spero di non aver danneggiato nessuno: avendo rinunciato (non da adesso) alla carriera e a fare soldi, ho una speranza in più che avrete compassione. Chiedo il dono del perdono per il  possibile danno   provocato dalle mie omissioni, ma vorrei dire che non sono un disertore; al tempo giusto so tirar fuori la grinta, senza la pretesa di ricevere il culto della personalità. Abbiate la pazienza di aspettare!     Carmelo Guarini

mercoledì 18 gennaio 2017

Attrattiva ...

C'è chi dice che invadere l'Europa di migranti sia il modo per distruggere il cristianesimo, soprattutto da parte dell'Islam  (Gotti Tedeschi).
Io penso, al contrario, che sia un atto creativo della Provvidenza di Dio (Padre - Figlio - Spirito Santo) per ridare vita e vitalità ai cristiani nel Vecchio Continente e a tutti quegli europei agnostici e indifferenti, magari mettendo, sotto il loro naso e sotto i loro occhi, credenti ferventi per i quali la fede non è ancora diventata un fatto folkloristico ma che esprime tuttora un comportamento che fa tutt'uno con un valore.
Per dirla tutta, una certa concorrenza, nella fiera o nel mercato delle religioni, non è poi così negativa; anzi può divenire un incentivo per comprendere dove sta la Verità e chi riesce a viverla in maniera più coerente, più appassionata e più intelligente.
Non solo più preghiera; non solo più catechesi e più teologia; non solo più azione per trasfondere in tutte le realtà umane (economia, arte, politica, sindacato ...) il disegno divino; ma anche più concorrenza e più dialogo, per far emergere la straordinaria unità tra persona e comunità, tra  "la vita, la verità e la via".
Quale paura di invasione può avere un cristiano (che per vocazione è un missionario del Vangelo), quando il suo Maestro è colui che riempie la  vita e l' esistenza ?
Non per niente il Figlio del Padre ha detto di sé : "Io sono la Via, la Verità, la Vita", e ha lasciato allo Spirito Santo l'opera di far vivere "l'amore reciproco" ai suoi discepoli.
E' bellissimo : "il canto nuovo", "il patto nuovo", "il comandamento nuovo", "la vita nuova"!  Diciamo grazie ai fedeli islamici che ci fanno ripensare alla fede quale grandezza incommensurabile rispetto alla ragione.   Attrattiva, non proselitismo!  Contagio d'amore, non conquista del diverso!   il don

sabato 14 gennaio 2017

Le relazioni

Prima delle cose ci sono le persone!
Coltivare le relazioni significa mettere le persone prima delle cose.
Averne cura, come si ha cura del proprio corpo, del proprio sogno, ...
Fare  spazio al Tu, perché l'Io non rimanga nella solitudine; dare tempo al Tu,
perché l'Io non rimanga intrappolato in un narcisismo infinito.
Cogliere i desideri dell'altro, trovando convergenze in un'azione comune.
Lasciare che l'altro entri nel mio mondo interiore, perché anche io possa  entrare nel suo.
Il Vangelo, la novità del "nuovo testamento", è tutto un andare incontro ai desideri e ai bisogni dell'altro, superando quel fare interessato ripieno di attivismo che neppure s'accorge della presenza dell'altro.
La pressione culturale che questo tempo esercita su tutti: la velocità, la pesantezza, il risultato esteriore, l'immagine, la dimostrazione del saper-fare, tanti ammiratori  per l'Io ...
Il lavoro più urgente da fare non è forse divenuto quello interiore? E il dono più gradito da fare all'altro non è forse la considerazione sincera (non ipocrita) del proprio amore?
Nel buddismo abbiamo potuto vedere che la compassione nell'agire deriva da un lungo esercizio interiore.           Ci meravigliamo se la solidarietà in Europa è diminuita specialmente nel popolo, che conservava la freschezza del Vangelo cristiano proprio nell'aiuto reciproco. E' la scristianizzazione (=meno vita secondo il Vangelo) che ha creato più individualismo e meno solidarietà. Il lavoro più grande è dare tempo e qualità alle relazioni!       il don

lunedì 2 gennaio 2017

Il nuovo

Una storia nuova, una vita nuova, un mondo nuovo, una umanità nuova ...
Occorre mettersi di fronte alla Verità per riconoscere sinceramente il vecchio ed il nuovo, scegliendo con decisione tra l'uno e l'altro.
Il Cristianesimo, in venti secoli di storia, è rimasto un ibrido di vecchio testamento e di nuovo testamento: accanto alle beatitudini che tanti hanno vissuto, è rimasta la violenza e il dominio che tanti hanno predicato e praticato.
A cominciare dalla seconda metà del Novecento, abbiamo ascoltato sempre più le  "parole nuove" : pace, misericordia, tolleranza, compassione, tenerezza,  ...
In tanti secoli i cristiani non erano riusciti  ad uscire sempre disarmati di fronte al nemico, e armati soltanto della Verità del Maestro.
Ma tante testimonianze di "uomini nuovi" ci rimangono !   Francesco d'Assisi  era andato disarmato di fronte al Sultano! Thomas Beckett, arcivescovo di Canterbury, accettò l'esilio e la morte nella sua cattedrale per non fare un ibrido di religione e politica.
Vittorio Bachelet,    pur essendo         vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, come presidente dell'A.C. italiana portò avanti la "scelta religiosa" e non la confuse mai con la politica; forse anche per questo fu ucciso dalle Brigate Rosse nel 1980.
Il nuovo deve sempre più stagliarsi nitido, abbandonando l'antico.  Nel Vangelo, Il Figlio del Padre ci ha lasciato il segreto : aiutarsi a divenire uomini nuovi si può, se ognuno si fa docile allo Spirito Santo, l'Agape di Dio.   Auguri per l'anno nuovo.         il don