Il bullismo degli adulti è peggio di quello dei ragazzi: anzi sono gli adulti ad aver generato il bullismo, che poi viene replicato in mille modi dai ragazzi.
" I bulli danno la colpa alle vittime. I bulli furbi sono capaci di rendere auto-evidente la colpa delle vittime". Così scrive Yanis Varoufakis in Adulti nella stanza (p. 545), un libro che racconta lo strangolamento dell'economia greca e della Grecia da parte del liberismo finanziario europeo e americano. Varoufakis non è marxista, e tanto meno comunista: la sua proposta per uscire dalla crisi è keinesiana, e se non mi sbaglio, etico-economica. Mi permetto di aggiungere che avrebbe dovuto far scendere in campo, in maniera più consistente, Amartia Sen.
E' evidente che non si può uscire dalla depressione e\o da un default se non attraverso un investimento: e se il debito è un cappio al collo che strangola la preda, occorre tagliare quel cappio per far vivere la vittima! Ma si sa: i bulli si divertono a far soffrire le vittime, perché non hanno coscienza del male che fanno, e non utilizzano l'intelligenza per risolvere i problemi.
Bullismo e stolkeraggio nascono dalla catastrofe dell'apprendimento e dell'insegnamento: non si apprende più niente, perché non si insegna più niente!
Pochissimi sono disposti a pagare un prezzo sia per insegnare sia per imparare! Occorre ringraziare coloro che ancora non si sono arresi alla barbarie dell' usa e getta.
il don
Studi e ricerche su storia, psicologia e mistica. Confronto sui testi.
giovedì 28 febbraio 2019
sabato 23 febbraio 2019
TRASPARENZA !
Venire controllati non è violazione del "privato" per i cristiani; anzi è l'occasione per vivere quella che dal Vangelo è chiamata correzione fraterna.
Non per niente, Gesù ha affermato la parresìa e combattuto l'ipocrisia.
In questi tempi, nei quali la Chiesa si trova nella tempesta, per gli scandali sessuali
sui minori e per gli scandali economici, attuare la trasparenza nelle azioni e nelle parole significa sottoporsi da parte del clero al giudizio dei laici, fedeli o non fedeli che siano.
La trasparenza richiede un sistema di controllo sia delle azioni sia delle parole. Che un peccato venga reso pubblico, non significa che il peccatore si dia alla fuga o si rinchiuda ancora più nel privato. E' un'opportunità per umiliarsi e convertirsi, dando così una testimonianza dell'amore e del perdono di Dio e della madre Chiesa.
il don
Non per niente, Gesù ha affermato la parresìa e combattuto l'ipocrisia.
In questi tempi, nei quali la Chiesa si trova nella tempesta, per gli scandali sessuali
sui minori e per gli scandali economici, attuare la trasparenza nelle azioni e nelle parole significa sottoporsi da parte del clero al giudizio dei laici, fedeli o non fedeli che siano.
La trasparenza richiede un sistema di controllo sia delle azioni sia delle parole. Che un peccato venga reso pubblico, non significa che il peccatore si dia alla fuga o si rinchiuda ancora più nel privato. E' un'opportunità per umiliarsi e convertirsi, dando così una testimonianza dell'amore e del perdono di Dio e della madre Chiesa.
il don
giovedì 14 febbraio 2019
LA RIVOLTA della LUCE
Una poesia di Dylan Thomas dice così :
Non andartene docile in quella buona notte \
Infuriati contro il morir della luce.
La società del benessere ci ha buttati in una grande miseria:
ognuno si occupa della propria economia, del proprio successo,
della propria immagine, del proprio lavoro. La vita di comunità
sembra esaurita!
La poesia di Dylan invita alla rivolta della luce contro le tenebre,
della giustizia contro l'avido egoismo, della verità contro la menzogna
e l'ipocrisia, della qualità delle relazioni contro la quantità di amicizie e
rapporti superficiali!
Perché ci siano relazioni di qualità, e vita di comunità, occorre che
ognuno scopra l'efficacia della meditazione e dell'esame di coscienza
su se stesso; e l'incontro tra noi sia scambio di conquiste e riconoscimento
di fallimenti. Non per niente il fondatore del Cristianesimo afferma:
"La Verità vi farà liberi".
Se non fai la Verità, rimani schiavo di questo mondo! il don
Non andartene docile in quella buona notte \
Infuriati contro il morir della luce.
La società del benessere ci ha buttati in una grande miseria:
ognuno si occupa della propria economia, del proprio successo,
della propria immagine, del proprio lavoro. La vita di comunità
sembra esaurita!
La poesia di Dylan invita alla rivolta della luce contro le tenebre,
della giustizia contro l'avido egoismo, della verità contro la menzogna
e l'ipocrisia, della qualità delle relazioni contro la quantità di amicizie e
rapporti superficiali!
Perché ci siano relazioni di qualità, e vita di comunità, occorre che
ognuno scopra l'efficacia della meditazione e dell'esame di coscienza
su se stesso; e l'incontro tra noi sia scambio di conquiste e riconoscimento
di fallimenti. Non per niente il fondatore del Cristianesimo afferma:
"La Verità vi farà liberi".
Se non fai la Verità, rimani schiavo di questo mondo! il don
giovedì 7 febbraio 2019
DENKEN IST DANKEN
L'espressione "DENKEN IST DANKEN" di Martin Heidegger è qualcosa di più di una frase ad effetto. E' un invito al pensare filosofico : Denken significa sia pregare sia chiedere; Danken significa ringraziare.
Dunque nella ricerca di senso non vale tanto il pretendere quanto il ringraziare!
Si trova quando si mette in atto la gratitudine. Ma per chi o per che cosa?
C'è una mancanza che vuol essere riempita dall'amore!
Parlando di Taizè, Olivier Clément scrive: "E' importante che ci siano esseri, opere e luoghi che pongano la domanda sul mistero dell'esistenza e sul mistero di Dio".
Amicizia e comunione sono una risposta alla domanda del "cuore".
Scrive ancora Olivier Clément: "La nostra cultura favorisce l'intelligenza, il desiderio, la sessualità, qualche volta anche l'ardore, la violenza nei fenomeni collettivi, ma molto poco il "cuore", nel senso del centro più intimo dell'uomo".
Un'esperienza spirituale è profonda se si apre al mondo in un modo creativo e gratuito!
don Carmelo
Dunque nella ricerca di senso non vale tanto il pretendere quanto il ringraziare!
Si trova quando si mette in atto la gratitudine. Ma per chi o per che cosa?
C'è una mancanza che vuol essere riempita dall'amore!
Parlando di Taizè, Olivier Clément scrive: "E' importante che ci siano esseri, opere e luoghi che pongano la domanda sul mistero dell'esistenza e sul mistero di Dio".
Amicizia e comunione sono una risposta alla domanda del "cuore".
Scrive ancora Olivier Clément: "La nostra cultura favorisce l'intelligenza, il desiderio, la sessualità, qualche volta anche l'ardore, la violenza nei fenomeni collettivi, ma molto poco il "cuore", nel senso del centro più intimo dell'uomo".
Un'esperienza spirituale è profonda se si apre al mondo in un modo creativo e gratuito!
don Carmelo
venerdì 1 febbraio 2019
RICOMINCIARE!
Il nuovo inizio deve affrontare due sfide:
da un lato c'è la tentazione di ricominciare da zero,
dall'altro lato di lasciare le cose come sono, modificando solo aspetti secondari.
Si tratta, in verità, di trovare il giusto senso della relazione tra
la novità e la tradizione.
Nella tradizione troviamo le radici da rivitalizzare.
Delle novità del presente occorre fare una buona potatura:
non solo tagliare i rami secchi, ma saper potare su quel ramo
sul quale può spuntare una nuova gemma.
Se l'inverno è quasi passato, allora sarà il sole della primavera
a far spuntare i nuovi fiori e i nuovi frutti. Festa della luce!
il don
da un lato c'è la tentazione di ricominciare da zero,
dall'altro lato di lasciare le cose come sono, modificando solo aspetti secondari.
Si tratta, in verità, di trovare il giusto senso della relazione tra
la novità e la tradizione.
Nella tradizione troviamo le radici da rivitalizzare.
Delle novità del presente occorre fare una buona potatura:
non solo tagliare i rami secchi, ma saper potare su quel ramo
sul quale può spuntare una nuova gemma.
Se l'inverno è quasi passato, allora sarà il sole della primavera
a far spuntare i nuovi fiori e i nuovi frutti. Festa della luce!
il don
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