venerdì 24 febbraio 2017

CORREZIONE

Un danno incalcolabile: invece della correzione la corruzione.
Quando uno non corregge più se stesso e la comunità, fa avanzare la corruzione.
Quelle omelie di papa Francesco nella Cappella santa Marta, in Vaticano, ogni giorno possiamo ascoltarle grazie a Internet; in quelle omelie trovo tanta sapienza
e tanto Spirito Santo, proprio perché aiuta  a correggere le idee ed i comportamenti falsi, accomodanti, distratti, incoerenti (la doppia vita),  ...        Uno sprone
ad essere cristiani non solo più coraggiosi ma anche più ferventi degli islamici ..
Quando si educa per davvero e si corregge, LA CORRUZIONE diminuisce!
E' talmente alto il Vangelo negli ideali che propone ... e nel Corano non si trova un
amore così grande : donare la vita è molto più che togliere la vita o ucciderla!
Ma è con la preghiera, la meditazione, lo studio assiduo e faticoso che si attira
lo Spirito santo. Ogni lavoro è per tre quarti interiore. Pensandoci bene: giustizia e misericordia non sono la stessa cosa? E la prova non è sulla croce del Figlio di Dio,
Egli stesso Dio?  Diceva il beato Favre, dopo aver ascoltato la voce che era sicuramente dello Spirito Santo: "E tu vorresti scendere dalla croce prima di morire?
Ma Cristo è morto sulla propria croce". Non si offendano gli islamici, ma per noi cristiani, l'incarnazione di Dio Figlio, la sua morte e resurrezione sono un segno di gloria, non di vergogna!      il don

giovedì 23 febbraio 2017

Insulti ...

Insulti, violenza verbale, aggressività eccessiva denotano  mancanza di educazione civica e di rispetto  nelle relazioni.  Un "Io" gonfiato eccessivamente dal "cretinismo economico" (il denaro che non solo può comprare tutto, ma che avrebbe  addirittura la pretesa di esibire un'immagine sociale) è chiaro che non è stato educato al rispetto della persona (di ogni persona) e della comunità.
"Miserabili arricchiti" che pretendono di sapere tutto della vita, che (senza pensare)  sparano giudizi, emettono sentenze, sfoggiano aggressività e violenza, fanno i saputelli, ma non leggono, non pensano, non costruiscono relazioni e comunità.

E' ora di ricominciare a educare al rispetto, alla riflessione, alle relazioni ...
E' ora di ricominciare a dedicare più tempo alla formazione dei giovani e dei ragazzi :
gli adulti, nel mentre educano, si auto-formano, si aggiornano sulla vita presente (la nostalgia della vita passata non ha senso); dai giovani possono imparare come sconfiggere omertà e ipocrisia.
E' ora, soprattutto, di fare della vita cristiana una cosa seria! Come ha detto, proprio oggi, papa Francesco, la doppia vita non s'addice al discepolo di un Maestro che dalla croce non è sceso, e ha amato tutti  sino al dono della propria vita.   il don

lunedì 20 febbraio 2017

Non rassegnarsi

Che la precarietà sia divenuta strutturale, non vuol dire che occorra  rassegnarsi, come ci si è rassegnati al clientelismo, alla raccomandazione, al furto legalizzato ...
La storia e la sociologia ci hanno mostrato una cosa: quel progresso infinito, predicato dall'illuminismo e dalla modernità, è una menzogna. Gesù Cristo è stato più veritiero:
la precarietà ci mostra il limite della vita, ci invita a considerare perdita e guadagno altrettanto necessari per la crescita sia personale sia collettiva.
L'idea di una crescita e di uno sviluppo infiniti hanno creato in tutti l'idea fissa del denaro che risolve ogni problema. C'è chi ha chiamato questa idea fissa "cretinismo economico".  La decrescita può ricreare una crescita più di qualità: ricominciare dai beni relazionali, che sono certamente molto più del denaro.
La precarietà è un'opportunità che ci viene offerta per riconsiderare crescita e decrescita. Io posso decrescere  e dare possibilità di crescita a chi è rimasto indietro.
Un sogno utopico?  Un sogno stupido?    No, è soltanto il Vangelo di Gesù in termini esistenziali ed economici.     il don

venerdì 17 febbraio 2017

PRECARIETA'

La precarietà è  strutturale, ai nostri giorni. Per cui, la regola da accettare sarebbe quella di dividersi. Ad unirsi e riunirsi non si tenta più. Basta un'idea, una parola, un'azione o un gesto, per creare la divisione.
C'è poi un equivoco ulteriore, creato dalla facilità di comunicazione della rete: sono annullate le distanze ...  Illusione e, di concerto, delusione .....
Con la precarietà occorre imparare a convivere: più sconfitte che vittorie, più passaggi da una situazione ad un'altra ma senza arrendersi, più critiche che applausi, più perdite che guadagni, ....
Una cosa s'impara da questo mondo sempre più precario  : la pretesa di gratificazione istantanea è una grande presa in giro. L'alternativa, che potrebbe apparire modesta, ma è l'unica che si può vivere : tornare a coltivare l'interiore per essere in grado di donare ogni giorno qualcosa di bello nelle relazioni.
Senza rancore per gli affermati e gli stabili: se non ci si espone alla vulnerabilità e all'insicurezza, si perde se stessi, come hanno perso se stessi coloro che hanno avuto il "posto fisso", "l'idea fissa", ...
Guarda più dentro che fuori, dentro di te per comprendere il dentro dell'altro. E' il solo modo per non perdere la speranza, in un tempo in cui tutto il negativo cresce, ed il bene non si riesce neanche più a vederlo.  Ho parlato a me stesso.  Sono matto? il don

giovedì 9 febbraio 2017

"Scomodo"

"Scomodo", non Sospetto.
Mi piace riprendere tre parole che papa Francisco ha consegnato alla rivista "Civiltà cattolica" :  "inquietudine - incompletezza - immaginazione".
Il "quietismo" è stata un'eresia, che il dottore della morale, Sant'Alfonso Maria de Liguori mise definitivamente in scacco, insieme all'eresia giansenista. Per l'eresia catara, la tentazione è sempre quella della comunità perfetta. Molti cattolici sono catari?
La completezza è l'ambizione di grandezza del "pensiero unico" : non sconfessa solo la pluralità culturale, mostra di non credere e di non vivere la Trinità di Dio Uno, Uno perché in Tre Persone.
Le cerimonie vivono della ripetizione : non per nulla anche le cerimonie liturgiche, nel tridentinismo (vedi Congar)  sono state regolate più dal diritto canonico che non dalla mistica ( ha detto il Vaticano II : "la chiesa è mistero di comunione" - così dovrebbe viversi la liturgia).
Papa Francisco è Scomodo, non Sospetto; proprio come, direi, la rivista "Scomodo" che 200 giovani studenti romani hanno messo in cartaceo per un rilancio del "pensare" e del "dialogare".     il don

sabato 4 febbraio 2017

CARNEVALE ...

Carnevale : maschere e chiacchiere tutto l'anno !  Non se ne può più?
Tuttavia non perdiamo la speranza che  il nuovo, il vero, il buono, il bello
possa ancora fare storia!
C'è speranza, perché non è tutto Carnevale!
"Scomodo" è il titolo di una rivista che 200 giovani (universitari e delle scuole superiori), a Roma,  hanno ideato e realizzato in contro tendenza :
1. uno strumento per pensare e scambiarsi storie vere ed esperienze, "dato che sul web
dilaga il mordi e fuggi" (così hanno dichiarato).
2. una rivista in cartaceo, che riscopre l'oggetto reale o concreto  rispetto a quello solo
virtuale.
Un ottimo segnale : tornare a pensare, a confrontarsi, a discutere intorno ai problemi
della città, a trovare insieme nuove strade per sconfiggere corruzione e "cretinismo
economico", a creare prospettive e orientamenti comunitari. 
Quando si diviene consapevoli di far parte di una comunità più grande del proprio Io
si inizia a venir fuori dalla crisi!  Avanti insieme!  il don

giovedì 2 febbraio 2017

TRASPARENZA

Giù le maschere nella comunicazione on-line, su Facebook (la piazza): più trasparenza se vuoi trovare amici e relazioni autentiche.
 Perché le relazioni che si perdono in un batter d'occhio sono tante: consumate dall'uso. Perché se tu usi, poi sarai usato.
Ieri ho risposto ad una chat: ho invitato il giovane in chiesa, è venuto. Mi ha detto di quanto sia difficile trovare lavoro al Sud; adesso riparte per il Nord.
Questo Sud chi l'ha maledetto? Non è stato certo Dio, che anzi continua ad amarlo con tenerezza e gli conserva ancora tanta umanità,    nonostante sia infestato da mafia, corruzione, e  politici che non sanno preservare l'ambiente naturale  (il suolo avvelenato, nonostante ci siano così poche industrie; figuriamoci se ce ne fossero quante ce ne sono in Lombardia...) e civile, cittadini rassegnati al qualunquismo, chiesa blindata nel tempio e nelle cerimonie, scuola che non riesce ad appassionare se non una piccola parte di studenti ...
La TRASPARENZA dà una grande libertà di parola e d'azione.
La TRASPARENZA è invincibile (al contrario del profilo riservato), perché risponde solo alla VERITA'.
La TRASPARENZA può "mettere ordine" nella nostra vita presente.  Ed è a colori, non a bianco e nero!    il don