domenica 31 luglio 2022

Economia e formazione spirituale

 Il mito dell'illuminismo, ossia il progresso illimitato, sul quale il capitalismo ha costruito la propria

 ideologia, è crollato. Quell'idea di progresso illuminista conteneva anche l'eternità della specie umana,

 dopo che aveva fatto fuori l'idea di eternità della persona.

Il mito del comunismo è anch'esso crollato, per non aver tenuto conto abbastanza della domanda di

 realizzazione della persona e per aver promosso un'ideologia della felicità collettiva magari imposta con

 la forza.

Cosa hanno lasciato sul campo quelle ideologie? Soltanto macerie!

Ma abbiamo proprio bisogno di una visione che ci tiri fuori dall'apatia e dal vivere alla giornata.

Sostituiamo il paradigma: la relatio al posto della quaestio. Lo sguardo diviene più acuto e penetrante:

per superare la cultura dominante tecnocentrica, occorre una scelta umanocentrica. Il che significa: tornare

 a valorizzare l'intelletto e lo spirito nelle relazioni umane, superando quella nota dominante della 

deculturalizzazione, che s'identifica nella propaganda eclettica più che nell'erudizione. 

Lavorare per la relazione autentica nel tempo del "tutto si consuma" non è cosa facile. La fiducia nella

persona e nel futuro dev'essere talmente fondata da non lasciarsi sopraffare da nessuna paura. Il gaudagno

 è sempre più della perdita, a condizione che lo spirito sia distaccato dal possesso!

La mistica entra nella storia

 Quando la mistica è entrata nella storia?

Quando la profezia del "Dio che si fa Uono" si è realizzata!

Gesù Cristo realizza la profezia: Dio si fa Uomo. 

Tutti gli altri mistici, Budda, Maometto sono uomini che cercano di divenire dio. Confucio, poi, è più

 politico che mistico! Opera meritoria la loro, senza dubbio. Ma Israele ha ricevuto una missione

 universale, in quanto la profezia, che ha accolto e che deve comunicare, riguarda l'umanità intera!

Stando così le cose, appare fuorviante la controversia, agli inizi del Novecento, tra modernisti e anti-

modernisti: teocentrismo contro antropocentrismo; ascetica contro mistica; Gesù storico contro Gesù

 mistico. Fuori strada appare anche, nel post-Concilio Vaticano II, la contrapposizione tra Cristo e Chiesa.

Nel 1972, Henri De Lubac scriveva in un opuscolo intitolato "Le chiese particolari nella chiesa

 universale": "Non credo che i problemi di struttura siano in se stessi i più importanti. Non credo che

 le riforme di struttura , intorno alle quali si discute molto da qualche anno, siano il pezzo forte di un

 programma che deve mirare all'unico vero rinnovamento, il rinnovamento spirituale. Temo anche che

 l'attuale inflazione di simili progetti e di simili discussioni cosatituisca un alibi troppo comodo. la formula

conciliare della Ecclesia semper purificanda sembra, a me come ad altri, di molto superiore a quella della

Ecclesia semper riformanda, che è circolata tanto un pò dappertutto".

In quegli stessi anni, Karl Barth aveva parlato di "calo spirituale". Questo era il centro del problema

nel post Concilio. Questo è ancora oggi il centro della crisi!


venerdì 29 luglio 2022

Una violenza non-violenta

 La parola di Gesù Cristo: "Il regno dei cieli è dei violenti" non è un incitamento alla violenza. Indica

semplicemente un'esperienza da compiere: colui che desidera vivere un'esperienza alternativa in questo 

 mondo, dev'essere deciso nel perseguirla, proprio come fa il violento che non s'arrende di fronte a nulla.

Costatiamo un aumento di violenza verbale, fisica, cybernetica. Non è più curata l'educazione civica e 

neppure l'educazione umana. Per affermare il proprio punto di vista e la propria azione, si ricorre ad ogni

strumento, senza riflettere se si sta rispettando l'altra persona oppure la si sta maltrattando. Ci si adegua a

ciò che fanno tutti, perchè si è perso l'esercizio quotidiano della riflessione e della meditazione.

Scriveva il Mahatma Gandhi: "Qualsiasi grado di successo io abbia raggiunto nella comprensione della

verità e della non-violenza, si tratta del risultato della preghiera."

La perdita della gratitudine come stile di vita deriva dalla perdita della preghiera. Quando si

 pretende tutto e non si è contenti di ciò che si è e di ciò che si ha, si finisce per divenire arroganti e

 prepotenti. Si perde il rispetto verso la propria persona e quella altrui.

La preghiera è una ricerca spirituale: aspira alla relazione autentica con se stessi e con l'altra persona.

                                         don Carmelo Guarini

giovedì 28 luglio 2022

L'incontro tra scienza e spiritualità

 Fare unità dentro di sè, per non soccombere alle vere o apparenti contraddizioni che esistono fuori, sia nel mondo, sia nella chiesa. Cito due brani di due autori, provocando il lettore a tenerli insieme in una meditazione che potrebbe infine risultare luminosa ed portatrice di energia. 

Il primo brano lo traggo dal Diario di Kierkegaard: "Ogni generazione prepara in se stessa colui che annuncerà con serietà il cristianesimo. Più lo perseguita e lo maltratta, e più egli distacca dal mondo il suo spirito, tanto che gli rimane soltanto Dio. E il cristianesimo incomincia ad essere reale per quest'uomo solo quando egli è così infelice e tormentato in questo mondo da sembrare, con la sua sofferenza, un guastafeste".

Il secondo brano è tratto dall'Idiota di Dostojevskij: "Al fanciullo tutto si può dire, tutto; mi ha sempre colpito il pensiero di quanto poco i grandi conoscano i fanciulli, quanto poco anche i padri e le madri conoscano i propri figli. Ai fanciulli non si deve nascondere nulla col pretesto che son piccoli e che è troppo presto perchè essi sappiano. Che triste e malaugurata idea! E come i ragazzi stessi si avvedono che i padri li considerano troppo piccoli e incapaci di capire, mentre essi capiscono tutto! I grandi non sanno che un fanciullo, anche in un caso difficile, può dare un consiglio di molta importanza."

A differenza di Thomas Mann, che in  Buddenbrock ha mostrato la decandenza economica e sociale, Dostojevskij in l'Idiota ha mostrato cosa sia la decandenza religiosa; in tal senso, il principe Myskin rappresnta un valore. 

Romano Guardini dice che il cristianesimo mostra la luce del valore che appare come oscurità: "Uno degli assiomi di una genuina dottrina dei valori vuole che quanto più è elevato il grado di un valore, tanto più debole sia la sua affermazione nel mondo della realtà immediata."

                                              don Carmelo Guarini