giovedì 28 luglio 2022

L'incontro tra scienza e spiritualità

 Fare unità dentro di sè, per non soccombere alle vere o apparenti contraddizioni che esistono fuori, sia nel mondo, sia nella chiesa. Cito due brani di due autori, provocando il lettore a tenerli insieme in una meditazione che potrebbe infine risultare luminosa ed portatrice di energia. 

Il primo brano lo traggo dal Diario di Kierkegaard: "Ogni generazione prepara in se stessa colui che annuncerà con serietà il cristianesimo. Più lo perseguita e lo maltratta, e più egli distacca dal mondo il suo spirito, tanto che gli rimane soltanto Dio. E il cristianesimo incomincia ad essere reale per quest'uomo solo quando egli è così infelice e tormentato in questo mondo da sembrare, con la sua sofferenza, un guastafeste".

Il secondo brano è tratto dall'Idiota di Dostojevskij: "Al fanciullo tutto si può dire, tutto; mi ha sempre colpito il pensiero di quanto poco i grandi conoscano i fanciulli, quanto poco anche i padri e le madri conoscano i propri figli. Ai fanciulli non si deve nascondere nulla col pretesto che son piccoli e che è troppo presto perchè essi sappiano. Che triste e malaugurata idea! E come i ragazzi stessi si avvedono che i padri li considerano troppo piccoli e incapaci di capire, mentre essi capiscono tutto! I grandi non sanno che un fanciullo, anche in un caso difficile, può dare un consiglio di molta importanza."

A differenza di Thomas Mann, che in  Buddenbrock ha mostrato la decandenza economica e sociale, Dostojevskij in l'Idiota ha mostrato cosa sia la decandenza religiosa; in tal senso, il principe Myskin rappresnta un valore. 

Romano Guardini dice che il cristianesimo mostra la luce del valore che appare come oscurità: "Uno degli assiomi di una genuina dottrina dei valori vuole che quanto più è elevato il grado di un valore, tanto più debole sia la sua affermazione nel mondo della realtà immediata."

                                              don Carmelo Guarini

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