venerdì 29 luglio 2022

Una violenza non-violenta

 La parola di Gesù Cristo: "Il regno dei cieli è dei violenti" non è un incitamento alla violenza. Indica

semplicemente un'esperienza da compiere: colui che desidera vivere un'esperienza alternativa in questo 

 mondo, dev'essere deciso nel perseguirla, proprio come fa il violento che non s'arrende di fronte a nulla.

Costatiamo un aumento di violenza verbale, fisica, cybernetica. Non è più curata l'educazione civica e 

neppure l'educazione umana. Per affermare il proprio punto di vista e la propria azione, si ricorre ad ogni

strumento, senza riflettere se si sta rispettando l'altra persona oppure la si sta maltrattando. Ci si adegua a

ciò che fanno tutti, perchè si è perso l'esercizio quotidiano della riflessione e della meditazione.

Scriveva il Mahatma Gandhi: "Qualsiasi grado di successo io abbia raggiunto nella comprensione della

verità e della non-violenza, si tratta del risultato della preghiera."

La perdita della gratitudine come stile di vita deriva dalla perdita della preghiera. Quando si

 pretende tutto e non si è contenti di ciò che si è e di ciò che si ha, si finisce per divenire arroganti e

 prepotenti. Si perde il rispetto verso la propria persona e quella altrui.

La preghiera è una ricerca spirituale: aspira alla relazione autentica con se stessi e con l'altra persona.

                                         don Carmelo Guarini

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