sabato 14 gennaio 2017

Le relazioni

Prima delle cose ci sono le persone!
Coltivare le relazioni significa mettere le persone prima delle cose.
Averne cura, come si ha cura del proprio corpo, del proprio sogno, ...
Fare  spazio al Tu, perché l'Io non rimanga nella solitudine; dare tempo al Tu,
perché l'Io non rimanga intrappolato in un narcisismo infinito.
Cogliere i desideri dell'altro, trovando convergenze in un'azione comune.
Lasciare che l'altro entri nel mio mondo interiore, perché anche io possa  entrare nel suo.
Il Vangelo, la novità del "nuovo testamento", è tutto un andare incontro ai desideri e ai bisogni dell'altro, superando quel fare interessato ripieno di attivismo che neppure s'accorge della presenza dell'altro.
La pressione culturale che questo tempo esercita su tutti: la velocità, la pesantezza, il risultato esteriore, l'immagine, la dimostrazione del saper-fare, tanti ammiratori  per l'Io ...
Il lavoro più urgente da fare non è forse divenuto quello interiore? E il dono più gradito da fare all'altro non è forse la considerazione sincera (non ipocrita) del proprio amore?
Nel buddismo abbiamo potuto vedere che la compassione nell'agire deriva da un lungo esercizio interiore.           Ci meravigliamo se la solidarietà in Europa è diminuita specialmente nel popolo, che conservava la freschezza del Vangelo cristiano proprio nell'aiuto reciproco. E' la scristianizzazione (=meno vita secondo il Vangelo) che ha creato più individualismo e meno solidarietà. Il lavoro più grande è dare tempo e qualità alle relazioni!       il don

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