lunedì 3 ottobre 2016

La voce interiore

Troppa critica produce gli stessi effetti della troppa accondiscendenza: moralismo ipocrita!
Un modo di parlare e di agire massificato somiglia molto agli atteggiamenti
ipercritici di un disimpegnato:
 sia l'uno che gli altri evitano quello star soli con se stessi che è all'inizio
di ogni risveglio interiore.
La troppa ragione degli illuministi ha suscitato la richiesta delle ragioni del cuore:
è la voce del cuore che reclama, in questo tempo, la sua parte per la soluzione dei tanti
problemi che affliggono il singolo e la comunità.
Cosa dice la voce interiore ?   Ama, incontra: rompi gli schemi di ogni chiusura, apri al
diverso, lascia il giudizio, non chiedere l'utile per te, và incontro al desiderio dell'altro.
Il metodo nozionistico è finito da tempo; ora non s'insegna nulla se non dopo aver imparato dal cuore, facendo esperienza del mistero nascosto in ognuno.
La testimonianza più grande: la gioia più grande non è nel denaro ("il come è più del
quanto"), non è nella carriera (ti preclude l'incontro sincero e profondo), non è nel potere (ti rende arrogante, lasciandoti ignorante), non è nell'immagine (ti illude che
hai centinaia di ammiratori); la gioia più grande è nel dono che costa la rinuncia a te stesso. Non diventi te stesso se non perdendoti. La pienezza della vita ti viene donata
non se entri a gamba tesa, ma solo se cammini in punti di piedi.     E' la bellezza della danza!         il don

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