lunedì 3 aprile 2017

Il volo

Un sogno, qualsiasi sogno, non può realizzarsi senza il volo.
Lasciare le sicurezze, quelle che ci fanno sentire coi piedi per terra,
per lasciarsi portare sulle ali del vento e dello spirito: questo è il volo!
Il termine ebraico e biblico  ruah indica sia il vento sia lo spirito.
Un sogno che s'affida al calcolo, all'obiettivo da raggiungere, all'interesse
immediato,  produrrà un algoritmo, ma rimarrà lontano dal cuore.
E se il cuore viene estromesso dal sogno, se non si ascolterà più il suo
battito (sistole e diastole), la ragione calcolante prenderà il posto di
comando e di potere.
Per passare dall'Io al Noi occorre prendere un volo, il volo che s'affida
al vento e allo spirito. La morte e la vita fanno allora un tutt'uno : si passa
 dall'una  all'altra, dall'attivo al passivo, e dal passivo all'attivo, come in tutte
 le parole  che in francese finiscono per ance (mouvance - differance - ... così Derrida).
"Oh eterna verità - e vera carità - e cara eternità", lasciava scritto Agostino nelle
sue Confessioni. In base a quale esperienza, aveva scoperto quel mirabile circolo
ermeneutico tra verità, carità, eternità?  Il volo, passivo e attivo,  certamente. 
  il don





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