lunedì 27 agosto 2018

MEDITAZIONE

La meditazione quotidiana è il modo per cogliere lo stretto legame tra l'azione ed il pensiero nella propria esistenza.
"L'evento arriva come un dono" (Ricoeur), come una sorpresa. Qualcosa accade indipendentemente da me; un altro mi permette di scoprire qualcosa!
Ciò che l'evento mi mostra è una conversione che devo compiere. La conversione
precede la decisione del cambiamento, dice ancora Paul Ricoeur.
Il filosofo francese, commentando Matteo 16,26, si chiede: "Che razza di gioco è dunque questo, in cui si perde quello che si guadagna, e si guadagna ciò che si perde?" (La logica di Gesù, p. 57).  La meditazione sul tesoro al quale si lega il cuore, svela la differenza tra il calcolo (potere e ricchezza) e il dono (la vita come dono).
Se si riduce la fede al culto (all'oggetto di culto), si perde il carattere performativo della fede, che è la relazione autentica (con Dio e con ogni prossimo).
Scrive Ricoeur: "Il cristianesimo non è in prima istanza un fattore di civilizzazione; è la rivelazione del fatto che io sono peccatore e mi offre la vita nuova tramite la partecipazione al primo vivente". (La logica di Gesù, p. 125).
Questo è l'evento dal quale procedono conversione e decisione: scoprire il proprio peccato, e allo stesso tempo    l'amore di un Altro che mi libera dal mio peccato.
L'amore (il dono) e il perdono (se un Altro mi perdona, posso perdonare a me stesso e al nemico) sono l'evento sorprendente che trasforma. E' il sentire di essere amato da un Altro che mi trasforma!        La meditazione quotidiana aiuta a non perdere questo orizzonte.
Non si può risorgere ad una vita nuova, se non si muore alla vita di peccatore. Il dono è sempre una sovrabbondanza d'amore, non è calcolo. Ciò che mi fa permanere nel dono è la relazione d'amore e d'amicizia!    Appena esco fuori da questa logica e ricomincio a rivendicare ragioni, e a pretendere qualcosa per me, ridivento peccatore, non m'intendo più col prossimo e col presunto nemico,    perdo la pace con me stesso.
il don

1 commento:

  1. Il fallimento proprio e quello di un altro in relazione alla propria vita, è ciò che può bloccare "la vita come dono". Perdonarsi e perdonare è essenziale per ricominciare a vivere nell'orizzonte positivo del dono.

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