lunedì 30 gennaio 2012

letto per voi : La mafia devota

Il libro "la mafia devota" di Alessandra Dino, sociologa dell'università di Palermo, fa bene alla società civile italiana, oltre che allo stato, ma  fa bene anche  alla chiesa. Il sottotitolo "Chiesa,religione,Cosa nostra" mostra già un'entrata nella ricerca. Una religiosità esteriore, quella che cercava visibilità nelle processioni e nelle confraternite, ha permesso alla mafia siciliana di infiltrarsi nella devozione popolare e di confordersi tra i cristiani autentici. I mafiosi pentiti hanno dato testimonianza intorno al carattere idolatrico richiesto dall'organizzazione mafiosa ai suoi affiliati: la dedizione a Cosa nostra doveva venire  prima di ogni altra cosa, prima dei comandamenti, degli affetti familiari, dello stato e della chiesa. La testimonianza di uomini giusti e di cristiani autentici, che con la loro vita hanno pagato il coraggio di osservare la legge ed il vangelo, ha dato inizio al riscatto dalla schiavitù. la Chiesa di De Giorgi e Puglisi non è la stessa di Frittitta. La libertà la vince sempre sulla schiavitù, come il coraggio sulla paura. il don

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