martedì 24 luglio 2012

letto per voi : lo spirito gnostico del tempo

la visione gnostica è una visione ecclettica, cioè mette insieme tanti elementi senza preoccuparsi di avere una rigorosa filosofia che li giustifichi. proprio nella giusta relazione tra psicologia e teologia viene in evidenza la differenza. nelle Omelie che Bonhoeffer tenne alla scuola dei giovani pastori nel 1935-1936 metteva in guardia di fronte alla caduta nell'atteggiamento gnostico. (cfr. Una pastorale evangelica). "Lo psicologo lega a forze magiche; egli cerca l'immediatezza, cerca l'incontro tra due anime" (p.53). "Il pastore è colui che ama Cristo. Nasce così tra il pastore e l'altro l'atmosfera pura e trasparente dell'amore umano e divino". (p.56) Ciò che fa la differenza è proprio l'ascolto della Parola di Dio, che è Cristo, e dello Spirito Santo che la fa comprendere. Quando Montano negava la personalità allo Spirito Santo, trascinava di nuovo il parlare di Dio in una sorta di letteralismo giudaizzante, dal quale Paolo, sulle orme di Cristo, l'aveva liberato. La gnosi inizia con il letteralismo, per giungere infine ad una libera interpretazione. Paradossalmente il liberalismo teologico viene a instaurarsi sul metodo letteralista: è la presunzione del soggetto umano che conduce ad un simile errore. Ma l'unico e autentico interprete della Parola di Cristo, del suo Vangelo, è lo Spirito Santo, come Cristo stesso ha indicato. Così la verità e la sapienza si giocano tutto nella relazione non tra soggetto e oggetto, ma nella relazione tra persona umana e persona divina (lo Spirito Santo). Bonhoeffer mostra con chiarezza la differenza tra psicoterapia e confessione: la prima è opera umana, la seconda è opera divina. "Solo la confessione crea vera comunione.  ... La confessione è grazia, non Legge. Non è opera dell'essere umano per divenire un cristiano perfetto, ma è grazia per la conversione, per la comunione, per la gioia". (p.96)

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