venerdì 22 gennaio 2016

Il gioco 2.

Le misericordie non sono anzitutto le confraternite fiorentine di volontariato (pur riconoscendo che sono le più antiche ad aver soccorso gli ammalati, e che perdurano
tuttora). Le misericordie del Signore sono piuttosto le opere di trasformazione che Dio
compie nella nostra vita.         Le parole di Dio sono, di sicuro, opere e vita.
"Canterò le misericordie del Signore", dice il salmo.
E il libro del Siracide, 18, 16-17 aggiunge  : " Una parola è più pregiata del dono.
                                                                          Ecco, non vale una parola più di un ricco dono?
                                                                          L'uomo caritatevole offre l'una e l'altro".
Nel gioco, e Dio ha giocato creando e ricreando il mondo, non si cerca mai il male dell'altro, anzi ogni dono perfetto ha la leggerezza di un gioco.     Il dono, che è l'espressione perfetta del gioco, non fa pesare la possanza  del potere, né esibisce la potenza della propria immagine.
Se dico : rimetto in gioco la mia vita,     mi lascio guidare dal desiderio di "donare la vita",       abbandono le sicurezze che  paralizzano i sentimenti e l'azione,      dono con disinteresse e rimetto in gioco la vita nel mondo       lavorando per la riconciliazione
   il don

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