giovedì 28 gennaio 2016

Il gioco 3.

Il bello dell'imprevisto e del non-programmato è che si presenta come dono che chiede
di essere riconosciuto. Chi è aperto all'accoglienza, riesce a scoprirvi l'amore dell'altro,
che diviene un dono per me.
In questo post, mi sia consentito di dire qualcosa di personale. Un'esperienza di vita è
sempre "fare un passo avanti", un rimettersi in viaggio, magari dopo una sosta, breve o lunga che sia stata. Dunque : sto facendo esercizi per il recupero della voce, perché il nervo dal quale dipendono le corde vocali, durante un intervento chirurgico è stato toccato. Ieri sono stato molto attento agli esercizi che mi dava la dottoressa: si tratta di vocalizzare (cioè dire le vocali : a e i o u) con toni diversi (acuti, gravi, dolci) in modo
che il nervo e le corde vocali tornino in armonia. Ho pensato: questo esercizio fisico, se lo faccio bene, con perfezione, mi fa nascere dentro il desiderio di fare altrettanto bene gli esercizi dello spirito, ossia vivere per l'Altro e per gli altri. Così questa mattina
mi sono alzato alle quattro, e prima di venire a lavoro e di aprire chiesa e biblioteca, avevo già fatto un'ora di preghiera e due ore di studio. Questa giornata è iniziata proprio bene!  il don

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