sabato 13 agosto 2016

Il culto della personalità

In una realtà sociale come la nostra, che si gioca tutto sulla visibilità e sull'apparenza,
il cristiano dev'esser attento a non perdere l'essenziale, quell'invisibile agli occhi di cui
parla Saint-Exupery, nel suo romanzo "Il piccolo principe": "L'essenziale è invisibile agli occhi".
Perciò, furbetto, sii "mite e umile di cuore" (come ti chiede il Vangelo), e non fare le opere di misericordia per "essere lodato dagli uomini" e dalle donne, "hai già ricevuto
la tua  ricompensa". 
Non è poi così difficile dar da mangiare agli affamati, ma con i soldi degli altri, non con i propri!
E non è un gran merito mostrarsi impegnato nel lavoro, fosse pure quello di chiesa, ma
come quel sacerdote e quel levita così occupati nel proprio culto da non avere voglia e
cuore di accorgersi di ciò che chiede l'urgenza del momento.
Opere di misericordia, come "istruire gli ignoranti" e "consigliare i dubbiosi" ce le siamo dimenticate o non le abbiamo mai considerate; ma se ci pensiamo bene, sono l'urgenza del nostro tempo, e se le pratichiamo come si deve, ci attiriamo più nemici che amici. E non dovremmo farlo per paura di essere criticati e per amore di comodità?
    il don

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