lunedì 8 maggio 2017

Il combattimento

Il vincitore che dicesse : "guai ai vinti", preparerebbe la propria eventuale disfatta, dato che da vincitore avrebbe  dichiarato guerra ai vinti, i quali nel frattempo  si stanno riorganizzando  per la rivincita.
Chi è stato colpito da una disfatta, combattendo per la libertà, la giustizia, la verità e la pietà, può alla fine vincere.
"Il combattimento spirituale" del teatino Lorenzo Scupoli (nato ad Otranto, 50 anni dopo il martirio degli ottocento cristiani idruntini uccisi dal sultanato islamico, e subito dopo essere stato ordinato sacerdote, accusato misteriosamente di omicidio, sospeso a divinis e poi riabilitato prima della morte) è un trattato mistico che ha fatto scuola nell'Europa del '500 e del '600 (tradotto in Francia, in Gran Bretagna e in Germania ...).
Lorenzo Scupoli aveva ricevuto da Dio il disegno di vivere soltanto  una      "notte oscura sacerdotale"       e darne testimonianza in quel piccolo trattato, avendo più lettori di quanti ne abbiano avuti Boccaccio, Goldoni et cetera ?
Ci sono perle e diamanti in questo piccolo trattato, adatto per questo nostro tempo ammorbato dalla "peste dell'empietà" ( e loimòs tes amartias), un tempo nel quale dominano l'avidità e il divertimento, la "gratificazione istantanea"(Z. Bauman) e la "precarietà strutturale" (P. Bourdieu).  La testimonianza di Lorenzo Scupoli invita alla meditazione e alla pratica dell'amor puro, per vincere l'amor proprio.    il don

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