venerdì 8 settembre 2017

"Io ho vinto il mondo".

Non io, Gesù Cristo ha vinto il mondo. Ma, laddove vince l'Unico Maestro,
vince anche il discepolo. Purchè il discepolo non si faccia mai maestro!
 Stando alle parole del Maestro       "Farete cose più grandi delle mie.
Sarete me", il discepolo non smette di credere che l'impossibile potrà divenire possibile, non per merito suo, ma per l'azione dello Spirito santo.
Il rischio affrontato per amore, non per temerarietà o per voglia di scherzare, può
incontrare la sorpresa della divina avventura.
Il torpore dei cristiani, il loro quieto vivere di santini, statuine e oggetti sacri ...,
il loro ridurre la religione a folklore, manifestazione esteriore che accontenta
l'occhio e soddisfa l'io narcisista ... non può vincere il mondo, anzi lo asseconda
e lo fa proliferare ...
La mediocrità è incubatrice degli scandali: non solo gli scandali  dei preti pedofili, e
 dei   preti che hanno avuto figli illegittimi con donne libertine, ma anche gli scandali
di chi persegue il dio denaro; e non si cura di evangelizzare e testimoniare Il Vangelo di Gesù Cristo. Non sono le devozioni, le processioni, le feste di folklore a fare i cristiani.  Il cristiano che lotta contro il mondo e vince è colui che brucia di passione
per il Vangelo del suo Signore. Gioacchino da Fiore aveva ragione a dire, otto secoli orsono: è tempo di Spirito Santo; questo "Dio sconosciuto", ha detto Von Balthasar, nel secolo scorso.   Lo Spirito comunica il segreto della vittoria!    il don

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