martedì 8 ottobre 2024

Guerra o pace !

 Guerra e pace tra memoria e storia.

Una riflessione significatica sul tema viene da un filosofo e da uno storico. 

Scrive Eric-Emmanuel Schmitt, filosofo, nel suo diario di viaggio "La sfida di Gerusalemme"  : "Gerusalemme è più carica di memoria che di storia. Le commemorazioni delle diverse spiritualità o delle diverse nazioni finiscono per pesare troppo. Lo studio del passato è però in grado di sminare le frontiere identitarie che si sono instaurate di recente. Un tempo i mondi religiosi mostravano più porosità tra loro e certe tragressioni erani frequenti, per esempio i musulmani che andavano sulla tomba di Maria a chiedere la grazia di un figlio. D'accordo con la diagnosi  di Vincent Lemire (storico), ne apprezzo anche la cura: guarire la memoria attraverso la storia.". 

Guarire la memoria attraverso la storia!

E' la memoria che si ammala, quando coltiva troppo l'identità a scapito della diversità, quando alimenta l'odio al nemico e impedisce una relazione nuova e diversa che potrebbe significare una svolta positiva nelle relazioni.

"Gesù non è un Dio trionfante, ma l'intercessore che fa trionfare un Dio d'amore." , scrive ancora il filosofo Schmitt, convertito dall'ateismo al cristianesimo cattolico. Per vedere l'alba, occorre passare attraverso le tenebre della notte. Tanto più buia potrebbe mostrasi la notte, tanto più potrebbe essere infine una notte di fuoco.

San Giovanni della Croce lo diceva in poesia :

Oh noche que guiaste !

Oh noche amable màs que alborada !

Oh noche que juntaste

Amado con Amada

amada en lo Amado trasformada !

 Dopo aver visto tutta la distruzione e i disastri  (gli astri sono contro le guerre) che la guerra provoca, c'è solo da pregare e lavorare per la pace, e parlare più di pace che di guerra, perchè le parole hanno un loro peso;  e più sono piene di ardore e di convinzione, più riescono a smuovere ciò  sembra irremovibile. Si parla troppo delle guerre, di chi sta vincendo e chi perdendo, quasi fosse una partita e non un gioco perverso!

Sarebbe preferibile parlare molto più di pace, chiedendo ai diplomatici degli Stati di fare ricorso  all'intelligenza umana per giungere ad un accordo, piuttosto che usare le armi per distruggere.

                                             don Carmelo Guarini

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