sabato 28 aprile 2012

una svolta di vita

il vangelo può ridare slancio al vivere. nel  libro "sguardo e sviluppo" di carmelo guarini  trovo il racconto di una svolta. cito dalla pagina 88: "la morte di mia madre il 31 luglio 1991 ha acuito il mio sguardo, ha operato una rottura nel mio intimo, ha dato inizio a qualcosa di nuovo. il ricordo di quella morte e di quel nuovo inizio: sotto l'effetto degli psicofarmaci che prendevo da due mesi, non mi rendevo conto che mamma stava morendo. lo sguardo era prigioniero della confusione e al tempo stesso lucido nel cogliere i fatti e le intenzioni di ognuno. mentre mamma dava la vita per me, io le aprivo le porte della vita eterna. avrei preferito essere al suo posto. avrei preferito che i ruoli si fossero invertiti. il suo sacrificio mi appariva più grande del mio. ... il cambiamento significava per me lo sguardo che cominciava a clarificarsi, partendo però dall'angoscia della depressione e dell'impotenza umana. la vita divina in me chiedeva di venire alla luce ma attraverso l'annientamento della relazione materna e paterna. la mia vita entrava in un periodo di solitudine e di isolamento, e tutto questo era finalizzato allo schiudersi di una dimensione invisibile della relazione. ... per me iniziava la salita di un Calvario sofferto e luminoso. un'esperienza tutta in salita". chiudo quì la citazione. dopo si parla di un atteggiamento che s'infiltra come un raggio di sole in una stanza tutta buia. una parola dice quell'atteggiamento : gratitudine. imparare a dire grazie significa il superamento del rancore che paralizza l'anima e le relazioni. gratitudine: dire grazie per tutto quello che è stato tolto e non si riavrà più. ma si potrà ricevere  qualcosa di diverso e forse di più grande, perchè anche  il soffrire passa ma l'aver sofferto può rappresentare una svolta per la vita. proprio il vangelo insegna ad ognuno a dire sempre e di nuovo: grazie. il don

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