martedì 24 dicembre 2013

E torna Natale...

"E torna Natale..." : questo il titolo di un opuscolo di Chiara Lubich, per dire che l'evento di Betlemme  si rinnova in ogni luogo del mondo e in ogni tempo della storia. "E torna, come una dolcissima poesia, la ricorrenza del Natale" (p.9). Senza fermarsi però alla poesia, incalza l'esistenza : "Ma chi è Costui che scuote le fibre di tutti i cuori...?" . 
Chi non prepara se stesso all'accoglienza, si preclude l'incontro con Colui che viene da un altro mondo in questo nostro mondo, che ha bisogno di Lui e del suo. Così il Figlio non porta solo se stesso in questo mondo; porta anche il Padre ed il segreto della sua vita con il Padre, l'amore che è lo Spirito Santo. 
Questa venuta porta la vita nuova : "Natale è la festa della famiglia. Ma dov'è nata la più straordinaria famiglia se non nella grotta di Betlemme? E' lì, con la nascita del Bambino, che essa ha avuto origine. E' lì che si è sprigionato per la prima volta nel cuore di Maria e di Giuseppe l'amore per un terzo membro : il Dio fatto bambino" (p.45).
La meditazione può condurre all'esperienza mistica dell'incontro che cambia la vita. L'umano e il divino non sono più in guerra o nel conflitto, com'era per gli dei greci e romani. 
"Io penso che il Natale non invecchi mai, perchè è un mistero profondamente umano oltre che divino". 
Si potrebbe dire coi Padri che "il divino divinizza l'umano", lo trasforma in una vita che non muore più. Se non ci fosse stata la morte e la resurrezione di Gesù, il tutto sarebbe rimasto una bella favola o una gnosi; invece il tutto è un Eterno che che si fa storia, per fare della storia un'eternità. il don

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