Ricominciare... e poi l'unità! Ma prima c'è da vivere l'amore reciproco, l'esser pronti a donare la vita
per poterla ricevere in pienezza.
Il libro di Olivier Clément su "Taizé" racconta di un ricominciare dalla divisione tra cristiani : fratelli
cattolici, luterani e anglicani hanno deciso di vivere insieme, da più di mezzo secolo, nell'adorazione della Croce e del Vangelo, per dare testimonianza di amore a tutti quei giovani che sono alla ricerca di un ideale che non tramonta, di un assoluto che sia capace di sconfiggere il relativismo imperante.
Scrive Clemént : "Non temete, guardiani delle ortodossie! Taizé non s'impossessa di nessuno, non pretende di essere la Chiesa, ma soltanto la soglia e il segno della Chiesa, in una prospettiva di riconciliazione. A Taizé ci si desta al silenzio, alla preghiera, all'amicizia. Si scopre che il cristianesimo è possibile nell'amicizia. E ognuno ritorna la proprio paese, alla propria parrocchia, con il gusto incontenibile di questo risveglio e di questa amicizia" (p. 14).
Lo Spirito Santo suscita il donare, l' imparare a dare non solo cose materiali, ma anzitutto vita spirituale, in un occidente che ha benessere materiale e "mal d'amore". Ricominciare, col desiderio
di vedere sanati gli errori ed i conflitti del passato. La scommessa è questa. Il rischio di rimanere delusi non c'è, poichè non si tratta di illusione ma di fede. il don
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