venerdì 9 marzo 2018

LEALTA' 2

Georges Bernanos scriveva in  I grandi cimiteri sotto la luna  (1937) :
"Hitler, Stalin e Mussolini hanno perfettamente capito che solo la dittatura avrebbe stroncato l'avarizia delle classi borghesi, avarizia rimasta d'altronde senza oggetto,
perché questa sciagurate classi ,  aggrappandosi a privilegi  svuotati di ogni midollo
nutritivo, rischiano di crepare di fame sopra un osso tanto sostanzioso quanto una palla d'avorio. Non è l'uso della forza che mi sembra condannabile, ma la sua mistica;  la religione della forza messa al servizio dello stato totalitario, della dittatura della Salute Pubblica, considerata non come un mezzo ma come un fine" (p.73). 
E alla p. 81, in maniera ancora più esplicita: "Scrivo perciò a chiare note che il terrore
avrebbe da tempo esaurito la propria violenza se la complicità più o meno confessata, o anche cosciente, dei preti e dei fedeli non fosse infine riuscita a dargli un carattere religioso".
Il cattolico Bernanos     si trova in piena sintonia con      l'ortodosso Dostoevskji nell'affermare che l'istituzione religiosa cristiana, se si allontana dal Vangelo e
non compie le scelte in base alla volontà del Dio di Gesù Cristo, finisce col divenire causa di violenza ( "la mistica della violenza"), come una qualunque istituzione umana.
La conformità al Vangelo di Gesù Cristo,   la sua sequela richiedono        lealtà e trasparenza non solo verso Dio ma anche verso il popolo di Dio.     Al  suo popolo
Dio ha voluto insegnare, proprio attraverso il suo Figlio Gesù Cristo, il valore "non negoziabile della libertà". Paolo di Tarso, che fece il grande passo dai "precetti vissuti come doveri della legge" alla fede vissuta come atto d'amore, non avrebbe mai  giustificato nessuna dittatura; non perché si considerava fondatore del cristianesimo, ma perché aveva riconosciuto in Gesù Cristo il fondatore e l'artefice  della Nuova Alleanza.  Nessun uomo avrebbe potuto avere questa autorità. Soltanto Dio, che aveva stipulato l'Antica Alleanza, avrebbe potuto stabilirne una Nuova.   Questa rimane,  dal momento che  Dio non ne ha creato una terza!        il don

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