domenica 30 dicembre 2012

la verità appassionata

Chi cerca la verità deve disporsi alla fatica di un desiderio-passione, a pagarla per quello che vale. Di qualità si parla, non di quantità. Certo l'accumulo di idee ed esperienze può servire a raggiungere il "punto critico", il punto di svolta dalla quantità alla qualità. Ma c'è una cosa o una persona che potrebbe dire "Io sono la Verità"? Eppure Gesù l'ha detto, attirandosi dai suoi familiari l'attributo di "pazzo", dai suoi correligionari l'attributo di "indemoniato". E' il prezzo che ha pagato per essersi fatto uomo, da Dio che era. La sua è la Verità divenuta passione per l'umanità.
Per ogni persona umana la passione non si esaurisce nella ricerca della verità; la passione continua anche dopo che la si è trovata; con una differenza qualitativa però. Mentre la passione nella ricerca della verità è spesso angosciante, dopo averla trovata la passione per la Verità diviene un fuoco che brucia di felicità. Non c'è felicità più grande di questa: poter vivere il Vangelo per essere divinizzati. Tutto il resto non conta. Scoprire nel Vangelo che l'altro non è ostacolo alla mia felicità, anzi è proprio la condizione della felicità, significa penetrare nel cuore del Figlio incarnato: Dio s'è fatto Bambino per rivelarci il cuore e la sostanza della vita trinitaria. Il Padre ed il Figlio che si amano nel reciproco donarsi e nel fare l'Uno la volontà dell'Altro, svelano all'umanità il senso e la dinamica della vita. La cultura del nostro tempo assomiglia molto alla cultura di Pilato, che disse al Cristo : "Che cos'è la verità?". E lo disse con un tono scettico, rassegnato, senza la passione della ricerca. E Gesù si ritrovò abbandonato dagli uomini prima ancora che dal Padre. L'impero di Roma, di cui Pilato era un rappresentante, durerà ancora tre secoli, poi morirà. Tanti romani, che avevano visto  trasformarsi la disciplina latina in imperialismo, troveranno una Verità più grande nel Cristianesimo: la Verità-Amore, la Persona-relazione, la Comunità-comunione. Ora i protagonisti della storia saranno Dio ed il popolo: la storia nuova non vedrà più nè le guerre dell'Olimpo, nè le guerre tra uomini. Il regno di Dio sarà di pace e di giustizia. La storia nuova continua: così si rende testimonianza alla Verità!  il don

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