domenica 9 dicembre 2012

lealtà o sconcerto?

Si dà fiducia ad una persona o ad una causa, quando se n'è provata la lealtà; allora non è più il caso di attardarsi in prove di fedeltà o nell'imbastire piani di sconcerto. Lealtà e sconcerto non possono stare in relazione: la prima crea rapporti sempre più stretti, il secondo invece fa crescere i conflitti. Quando si è sperimentata la lealtà, si può passare subito ad un piano d'azione che consentirebbe di conseguire obiettivi comuni dopo aver deciso insieme il percorso migliore da COMPIERE. 
Tra il cominciamento ed il compimento ci dev'essere sempre un accrescimento, che è una specie di ponte tra la A e la Z. Se la lealtà la si è sperimentata come l'inizio giusto, occorre proseguire approfondendo le relazioni, salvando però insieme alla comunità la libertà di ognuno.
Lo sconcerto può sorprenderci quando ci siamo creati delle attese impossibili, chiedendo troppo a coloro che ci potevano invece dare quel tanto e non più. 
Con lealtà si può sempre concertare. Ma lo sconcerto chi lo crea?
  il don

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