domenica 2 dicembre 2012

sapienza e gratitudine

La sapienza è ciò che chiese a Dio il re Salomone, il quale divenne famoso, più che per la ricchezza ed il potere, per la sapienza. E tuttavia nella vecchiaia la perdette, per aver abbandonato il Dio vivente ed essersi volto agli idoli. La sapienza cristiana è dono dello Spirito Santo: Gesù lo ha promesso a chi ascolta la sua voce, e di certo non resterà deluso.
Gratitudine e sapienza sono due realtà collegate : dato che il dono della sapienza consente di non sbagliare, si può e si deve dire grazie per ogni dono ricevuto. Impara a dire grazie colui che sa apprezzare il dono della vita, della salute, del lavoro e dello studio, degli affetti, della fede e dello spirito. La gratitudine verso Dio che colma dei suoi doni si estende anche verso ogni fratello che ci dona quello che può. I santi ci trasmettono la loro esperienza della sapienza e della gratitudine: essi ringraziano Dio anche per la malattia e la persecuzione, sanno perdonare il nemico che li opprime e li tortura, sanno dire come Gesù "Padre perdona perchè non sa quello che fa". L'amore scaccia il giudizio e la vendetta. E' sapienza chiedere a Dio di poter dimenticare il male ricevuto e di saper ritrovare la forza ed il coraggio di volere nuovamente il bene anche del nemico. E' ancora sapienza chiedere a Dio di saper soffrire e offrire.
Nella divina Parola sia dell'Antico che del Nuovo Testamento si trova la sapienza della vita: occorre soltanto provare a vivere ciò che viene chiesto; allora i frutti diverranno abbondanti! Un primo frutto sarà quello di abbandonare il chiacchiericcio e di operare ogni bene a favore del fratello.   il don

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