lunedì 19 novembre 2012

la gioia di essere amati da Dio

Ha scritto Simone Weil: "Elettra è un dramma di Sofocle. E' nello stesso tempo il più oscuro ed il più luminoso di tutti. Vi si vedono la miseria e l'umiliazione schiacciare sotto i loro piedi un essere solo e indifeso; e non sono delle colpe a procurargli una sorte così dura, ma delle virtù, la fedeltà, il coraggio, la forza d'animo. Ma si vede anche, alla fine del dramma, l'arrivo insperato di un fratello che rompe questa solitudine e spezza questa oppressione. Il tutto termina nella gioia più pura. Questa storia di Elettra è fatta per toccare tutti coloro che, nel corso della loro vita, hanno avuto occasione di sapere che cosa significhi essere sventurati. Certo, questa storia è molto antica. Ma la miseria, l'umiliazione, l'ingiustizia, e il sentimento che prova un essere tutto solo, consegnato alla sventura, abbandonato da Dio e dagli uomini, questa cose non sono antiche. Sono di tutti i tempi. Sono cose che la vita infligge tutti i giorni a coloro che non hanno fortuna.". Le gioie illuminano la fine del dramma.
Ma se  anche non ci fosse quella gioia che viene dalla liberazione e dalla fine dell'umiliazione; se anche non s'incontrasse alla fine un pò di simpatia umana; se alla fine restasse soltanto l'abbandono...! Così potrebbe pensare forse soltanto un dio del panteon pagano! Il Dio-Uomo, il Cristo non ha disdegnato nè la vicinanza del buon ladrone sulla croce, nè l'aiuto del cireneo nel suo cammino verso il Calvario. Certo, quando Gesù grida l'abbandono del Padre e al Padre si riabbandona, e dice "è tutto compiuto!", rompe il confine tra dolore e amore. In quel grido, Gesù non pone il dubbio sull'amore del Padre: chiede il perchè, ma non chiude  la relazione d'amore. Anzi apre a tutti la possibilità di fare un'esperienza straordinaria: la gioia di essere e di sentirsi amati da Dio, nonostante tutto e tutti...E Il Padre non si serve del cireneo e del buon ladrone per dire ancora al Figlio il suo amore? La gioia di essere amati imprime la forza e il coraggio di continuare ad amare anche nell'abbandono!  il don

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