domenica 10 luglio 2016

La sconfitta

La vittoria tutti la amano: lo si vede dall'euforia con la quale la si accoglie.
E finisce col portare all'esaltazione, la vittoria!
La sconfitta la si accoglie malamente, non facendo attenzione al messaggio che porta.
Violenza, aggressività, bullismo e populismo sono cresciuti proprio grazie alla disattenzione nel cogliere le sconfitte. Le quali possono dare una svolta alla vita se ci si prende cura della vita interiore e intellettuale. Il cuore e la mente non sono organi biologici soltanto; sono guida per i sentimenti e le idee.
Siamo ormai abituati a classificare le persone tra perdenti e vincitori. Per carità, nessuna invidia per coloro che accumulano trofei di vittoria, anche perché essa
s'accompagna non di rado alla superficialità, all'omologazione, all'accodarsi dietro un "unico padrone", all'ipocrisia, alla mancanza d'incontro autentico, all'incapacità di donare davvero, al perseguimento di un interesse, al narcisismo, ...
Ma chi sono davvero i vincitori? I carrieristi, gli arrampicatori, gli opportunisti, i mai sazi di soldi e di medaglie, di coppe e di applausi. Provate a conoscerli : sono sempre all'attacco, con tutti i mezzi, e non s'accorgono neppure del male che dicono e che fanno... Vi vogliono sempre dalla loro parte, ma non sono mai dalla vostra se non con l'inganno.
Un perdente ha bisogno di molto tempo per elaborare le sconfitte e per donare luce. Lasciamogli tempo e respiro per ritrovare la vita, dopo tanta morte!

1 commento: