venerdì 21 luglio 2023

FARE FRONDA

 Fare fronda per conciliare gli opposti. 

Miseria e grandezza dell'uomo si possono concliare, diceva Pascal.  Come ?   Nel Pensiero 556 afferma: "La religione cristiana insegna dunque insieme agli uomini queste due verità: che c'è un Dio di cui gli uomini sono capaci, e che c'è una corruzione nella natura che li rende indegni di Lui. Importa agli uomini di conoscere l'uno e l'altro di questi punti. Ed è ugualmente pericoloso per l'uomo di conoscere Dio senza conoscere la sua misericordia, e conoscere la propria miseria senza conoscere il Redentore."

Nel seicento, grand siècle della Francia, si sta affermando, anche se ancora in forma elitaria,  un certo ateismo. Pascal ribadisce due atteggiamenti della fede che allontanano l'ateismo: Il primo è credere alla misericordia di Dio manifestatasi in Gesù  Cristo, il secondo l'esistenza del peccato che ha richiesto l'incarnazione di Dio in Gesù Cristo.

Voi non ci credereste, ma la conciliazione degli opposti (miseria e grandezza dell'uomo) per Pascal rende possibile il superamento della controversia tra i gesuiti che difendevano la libertà e i giansenisti di Port- Royal che insistevano sulla fede. Ma non è finita : l'allenza degli opposti permetterebbe di tenere insieme la difesa della fede da parte di Lutero e di Calvino e la salvezza mediante le opere buone ribadita dal Concilio di Trento!

Fare fronda, sembrava dire Pascal, serve oggi e servirà ancora di più fra tre o quattro secoli, per non omologarsi all'ateismo dominante. Un ecumesimo ante litteram quello di Pascal: tenere insieme gli opposti (ossia: et et) piuttosto che metterli in contrapposizione (ossia: aut aut) è proprio del cattolicesimo, ma potrebbe  esserlo anche dell'ortodossia, dell'anglicanesimo, del luteranesimo e del calvinismo. Ogni chiesa (anche quella cattolica)  si avvicinerebbe all'altra, se vivesse con più fede e con più amore la relazione con Gesù Cristo e la pratica del suo Vangelo.

Come mette insieme Pascal lo spirituale e il politico? Non seguendo le opinioni gallicane di Bossuet e dell'Assemblea del clero di Francia, ma riaffermando la fede cattolica nella sede apostolica di Roma e la fede nella parola del Vangelo "date a Dio quel che è di Dio, e a Cesare quel che è di Cesare", ossia tenendo distinti lo spirituale e il politico, non facendoli coincidere!

                  don  Carmelo Guarini 

Nessun commento:

Posta un commento