lunedì 7 agosto 2023

La relazione scioglie il nodo di un conflitto

 Ciò che Aristotele dice nel trattato sulla Politica, 1276b, riguardo alla coerenza civica e alla partecipazione alla vita della città, dev'essere integrato con quanto afferma nell'Etica, ossia l'uomo in quanto centro decisionale. In effetti nell'Etica Aristotele introduce un termine nuovo che ribalta il destino immutabile (l'Anànche) affermato dalla tragedia (Eschilo, Sofocle, Euripide): questa parola nuova, al centro dell'Etica è proairesis (decisione). L'uomo è un centro decisionale. La libertà (eleutherìa) è la condizione necessaria perchè ci sia la decisione. Nasce però un nuovo problema, un conflitto di interessi: il mio interesse si scontra con l'interesse dell'altro. 

Il cristianesimo introduce una novità rispetto all'etica aristotelica, perchè il giusto mezzo (la phronesis) proposto da Aristotele non scioglie il nodo del conflitto tra due decisioni che si oppongono. Cosa propone il cristianesimo? Introducendo l'idea di diaconia (servizio libero, non da schiavo) lega la decisione non all'affermazione incondizionata del proprio interesse, ma spinge a cercare l'interesse comune, che realizza in maniera più piena l'interesse dell'io e l'interesse dell'altro. 

Il nodo di ogni conflitto si scioglie, quando si cerca la povertà piuttosto che la ricchezza, il rispetto piuttosto che l'umiliazione dell'altro, l'ascolto attento piuttosto il gridare rumoroso, il donare piuttosto che il calcolare, la pace piuttosto che la guerra, la condivisione piuttosto che l'esasperazione delle differenze tra chi ha tanto e chi non ha niente.

La relazione  scioglie i conflitti creati dall'io egoista e narcisista. Aggiungi virtù e verità, e avrai un ottimo aperitivo, che ti permetterà un pranzo, anzi un'agàpe in grado di soddisfare la fame più ghiotta o più golosa!

                                                 don Carmelo Guarini      

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