giovedì 4 aprile 2013

la famiglia

"Siate una famiglia! Assicurate tra voi la presenza continua del Risorto". Così diceva una grande donna   cristiana del Novecento. L'esperienza della famiglia aperta all'amore per il Vangelo impedisce la chiusura nel clan ristretto. Vivere il Vangelo conduce a fare propria l'aspirazione e la preghiera di Gesù "Che tutti siano uno". Vivere il Vangelo è vivere per l'altro, dimenticando se stessi; anzi vivere l'altro, come fosse una parte di me. Cadono i giudizi, le condanne, perchè si dimentica quel male che, se ricordato all'altro, impedisce la sua crescita. Gesù ha detto che è venuto su questa terra a portare il fuoco più che l'acqua. Il fuoco è il simbolo proprio dell'amore, tanto che quando manca il fuoco diciamo : fa freddo. Quando prevale il gelo dell'egoismo, dell'avidità, della vanagloria, della sensualità, del potere sull'altro, dell'odio o dell'invidia, il fuoco rischia di spegnersi del tutto; occorre allora riattizzarlo con l'amore. Quando invece di lamentarsi, si ricomincia a vivere per la comunità e per la crescita di ogni persona, si ricomincia a fare storia, anzi più precisamente, si dà a Dio la possibilità di fare nuovamente storia. E Dio sa fare la storia molto meglio di noi. 
Ma non vuole fare la storia da solo : domanda la nostra cooperazione. Ci rende capaci di divenire protagonisti della storia : così valorizza ogni persona  nei suoi talenti e nelle sue aspirazioni più autentiche. 
Anche la famiglia umana può rinascere, se vive il Vangelo. E' il Vangelo che ricrea le relazioni : le rende più autentiche e più libere; nessuno più pretende di avere, ognuno impara a donare; nessuno più condanna, ognuno cerca di comprendere gli errori dell'altro; nessuno più induce al male, ma ognuno fa del bene all'altra persona. Viene in rilievo nuovamente la ricchezza della differenza di genere tra uomo e donna; lo scambio tra le generazioni di adulti e giovani diviene più intenso; ricomincia a crescere la comunità umana e si fa di nuovo storia. 
Dove si vive il Vangelo, si vive per l'altro, e nessuno vive più soltanto per se stesso. La famiglia diviene di nuovo "seminarium rei publicae"; e la chiesa opera del Risorto e di Maria, la "Madre della Chiesa". Pasqua è ora primavera per tutti.   il don


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