venerdì 25 gennaio 2013

meditazione e comunicazione

La meditazione sviluppa anzitutto l'interiorità : apre la dimensione affettiva alla dimensione intellettuale. Lo sanno coloro che quotidianamente dedicano un pò di tempo alla meditazione: se il cuore e l'intelligenza si pongono in sintonia, allora tutte le azioni della giornata (dallo studio al lavoro, dalla gestione economica alla scelta politica) non sono subite, al contrario sono vissute con pienezza. "la plenitude de la vie est l'amour" : dicono i francesi. La vita canta proprio quando si ama!
Con la meditazione cristiana si ritrova la relazione certa con Dio: la sua Parola diviene davvero la "buona notizia", che supera ogni prurito di giudizio o peggio ancora di calunnia. Chi vive la Parola, più che giudicare comprende. Così si passa dalla meditazione alla comunicazione.
La meditazione non è fatta per stare soli con se stessi; apre alla comunicazione con Dio e con ogni essere umano. Se la meditazione ti mette in pace con te stesso, allora puoi comunicare in profondità con tuo padre e tua madre, con tuo figlio e con tua figlia, con l'amico e persino col nemico, col vicino e con lo straniero. 
La controversia ed il conflitto possono servire sino ad un certo punto; ma si può lavorare insieme soltanto se si cerca l'incontro; se al posto dell'io si cerca la relazione. La soluzione dei problemi comuni è necessaria anche per la soluzione dei problemi personali. Una cultura individualista e narcisista ha messo in ombra la dimensione comunitaria della vita : dalla famiglia alla città, dalla chiesa allo stato... La tecnica spinge sempre più alla soddisfazione di bisogni e di prodotti centrati sull'individuo...Per fortuna la comunicazione ha come suo fine interno quello di sviluppare relazioni. 
"dans l'evangile nous tàcheron l'engagement e l'aneantissement du Crist e de l'eglise" : dona la vita colui che la sa perdere! 
il don

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