giovedì 14 marzo 2024

La fiducia nell'evento relazionale

La fiducia apre alla relazione.

 La relazione supera sia l'isolamento sia l'identificazione. Filosofia e teologia non s'identificano nè possono rimanere isolate l'una dall'altra. Lo stesso discorso vale per politica e mistica. La fiducia è un'apertura del confine, luogo di transito     e            non muro che impedisce comunicazione e  interazione.

Perchè il filosofo non può chiudersi alla teologia? Perchè il teologo non può non interessarsi di filosofia? Perchè il politico non può totalizzare la sua posizione e opprimere la mistica? Perchè il mistico, pur considerandosi irrilevante, non può disinteressarsi della politica?

La fiducia richiama all'autenticità, non alla funzionalità. Identificarsi nel ruolo significa perdere la relazione umana autentica.

La vita umana, per poter  interrogare e rispondere, non può ignorare la fiducia. Quale carattere assume la fiducia di fronte alla domanda o alla chiamata? L'autenticità  (Eigentlichkeit) della fiducia non si può farla coincidere con l'utilizzabilità (Zuhandenheit) che se ne può ricavare. Il confine deve poter garantire al confinante la diversità, nel modo che la presunzione  dell'identico non divenga potenza che distrugge il diverso.

La fiducia s'accompagna a tre virtù : la pazienza, la cura, il coraggio.

Lo sviluppo di un'idea o di un'azione cammina insieme al soggetto che la promuove. La fiducia non può fare a meno di tre virtù che le impediscono di scadere nello scetticismo, nel relativismo, nell'universalismo. Queste tre virtù sono: la pazienza, la cura, il coraggio.  La pazienza fa entrare il soggetto della fiducia in un tempo che è attesa, e non costringe lo sguardo alla velocità per ottenere subito un risultato. La cura, che si nutre della riconoscenza, non tralascia di continuare a donare, pur con modalità sempre diverse. Il coraggio diventa risposta alla chiamata di rischiare  il nuovo, abbandonando la situazione di sicurezza.

La fiducia promuove la libertà e la creatività.

Superare la dipendenza ( Die Angewiesenheit)  per  andare oltre la dicotomia.   Il neokantismo avrebbe potuto scoprire che la dicotomia creata da Kant tra autonomia ed eteronomia si sarebbe potuto evitarla se il mondo della scienza non lo si fosse posto come padrone del mondo della vita. La libertà e la creatività dell'amore obbediscono non alla legge del "tu devi", ma all'attrattiva dell'io "liberato dall'amore". Il neohegelismo avrebbe potuto comprendere perchè Hegel aveva scelto la politica a danno della mistica, se avesse guardato con più attenzione alla relazione servo- padrone. Il reciproco riconoscimento tra padrone e servo non avverrà mai per via politica, ma sempre per via spirituale. La politica potrà raccogliere il risultato della paziente azione della mistica.  I teologi  dogmatici cattolici , nel tempo della crisi modernista, avrebbero potuto evitare la polarizzazione dello scontro: invece di  contrapporre  l'ascetica alla mistica e di continuare l'opera dell'Inquistore, avrebbero potuto lasciare alla mistica  uno spazio vitale ed un tempo dello spirito. 

La fiducia umana risponde alla chiamata dello Spirito Santo, che toglie la noia e la paura di osare.

                                                         don Carmelo Guarini

 

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