sabato 23 novembre 2013

Conversar

"Trasumanar per verba", diceva Dante, mostrando il passaggio dall'immagine all'attenzione. La Parola ha capacità performativa, nel momento in cui la si accoglie con tutta l'attenzione nel presente.
Per contro, cos'è la coscienza dell'estraneità?
Il sintomo dell'estraneità è l'abbandono interiore; eppure manifesta il desiderio di tornare a casa. L'esperienza mistica ruota, come la psicanalisi d'altronde, intorno alla perdita. L'analogia tra mistica e psicoanalisi la si trova nel corpo come oggetto. La perdita del corpo è la ricerca del corpo : quando la psiche non conosce lo squilibrio della psicosi, della schizofrenia, della paranoia, il corpo non è in frammenti. Il nada (= il niente) è la situazione radicale dell'umiliato nell'esistenza psichica e corporea; ma è anche la situazione di partenza di un viaggio dello spirito, che deve ricreare il corpo fisico, sociale ed ecclesiale.
L'analogia tra mistica e psicoanalisi la si trova nel corpo come oggetto d'esperienza. La parola dice ciò che il corpo soffre, non solo il corpo fisico, ma anche il corpo sociale ed il corpo ecclesiale.
Cosa dice la sintomatologia psicoanalitica? Che i disturbi della psiche mostrano nel corpo i loro effetti.
La mistica mostra un essere umano a tre dimensioni, a immagine della Trinità : è lo spirito (la terza dimensione) che tira su la psiche ed il corpo. La mistica rende familiare l'esperienza dell'estraneo: lo sguardo dell'Altro suscita il linguaggio di una parola che guarisce la malattia mortale. 
Il conversar di cose dell'esistenza e dello spirito crea luoghi di relazione, ossia luoghi di inevitabile trasformazione. Infatti chi si sottrae al confronto è perchè non vuole l'incontro. Ciò che si cerca nel dialogo non è l'oggetto di godimento, ma il desiderio dell'Altro ed il proprio desiderio. La narrazione della vita svela il sintomo e avvia il malessere verso la verità, ossia verso la guarigione, ma non verso il reale , che è malattia e finzione.     Torniamo a pensare e a conversare. il don 

1 commento:

  1. Scrive Certeau in Fabula mistica : "La felicità sorge da una perdita radicale. Un sole brilla in fondo al pozzo".

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