martedì 26 novembre 2013

Del godimento

Il Seminario - Libro XX - Ancòra 1972-1973 di J. Lacan inizia proprio con un colpo a sorpresa : "Niente costringe a godere, tranne il superio. Il superio è l'imperativo del godimento : Godi!" ( p. 5).
Non c'è godimento dei sensi se non è il superio a ordinarlo. E' l'imperativo del significante che comanda : Godi! Infatti si può persino godere del digiuno, dell'elemosina e di quel non-lavoro (passività) che è la preghiera.
Ma "cos'è il significante?  ... Dirò che il significante si situa a livello della sostanza godente.  ... Il significante è la causa del godimento." (p.23)
Ma c'è un godimento del sapere che fa del "sapere un potere". L'antonimo del potere è il servizio, ma questo si colloca nella periferia esistenziale, non si pone mai al centro del cerchio intorno a cui tutto gira. 
J. Lacan lo dice, utilizzando quello che è diventato un mito del pensiero non-scientifico : la rivoluzione copernicana. "La rivoluzione copernicana non è in alcun modo una rivoluzione.     (...)   Il punto vitale, come ad alcuni è venuto in mente di constatare, non è Copernico, ma piuttosto Keplero, in quanto per lui non gira allo stesso modo , gira formando un'ellisse , e già questo mette in forse la funzione del centro. Per Keplero ciò verso cui tutto cade  è un punto dell'ellisse che si chiama fuoco, e nel punto simmetrico non c'è niente" (p.41) .
Il godimento ha una qualche utilità in relazione all'energia psichica? Lacan pone in relazione ciò che dicono in proposito Aristotele e Freud : "Aristotele, nel libro settimo dell'Etica Nicomachea, pone la questione del piacere. Ciò che, riferendosi nè più nè meno al godimento, gli appare sicurissimo è che il piacere  non può che distinguersi dai bisogni.  (...)  I bisogni sono qualcosa che è soddisfatto dal movimento. 
Che strano, come mai ritroviamo la stessa cosa sotto la penna di Freud, però nell'articolazione del principio del piacere? Per quale equivoco in Freud il principio di piacere viene evocato solo dal sopraggiungere dell'eccitazione e dal movimento provocato da questa eccitazione al fine di sottrarsi ad essa?" (p.59).
La psicologia della Gestalt parlava di due schemi innati di messa in azione : la tenerezza per le cose rotonde e la paura dei serpenti. I due bisogni fondamentali dell'essere umano sarebbero cioè : la sopravvivenza dell'individuo e la sopravvivenza della specie. Il sesso dunque si collocherebbe nella sfera dei bisogni; e nella sfera del desiderio soltanto se messo in relazione al significante.
"Che cosè il sapere? E' strano che prima di Cartesio la questione del sapere non sia mai stata posta. Perchè tale questione si rinnovasse c'è voluta l'analisi (la psicoanalisi). L'analisi è venuta ad annunciarci che c'è un sapere che non si sa (l'inconscio), un sapere che trova supporto nel significante come tale" (p. 90)
Si è citato in sintesi il godimento nella scienza, nella filosofia, infine ora nella mistica. Ha scritto Lacan : "La sventura di Cristo ci viene spiegata con l'idea della salvezza degli uomini, ma io trovo che si trattava piuttosto di salvare Dio , ridando un pò di presenza, di attualità, a quell'odio di Dio nel quale siamo, e a ragione, piuttosto fiacchi" (p.93)
Nel prossimo Post si dovrà parlare di ciò che differenzia lo psichico dallo spirituale : la malattia psichica è una cosa, la malattia spirituale è un'altra. Il significante dell'inconscio psichico non è lo stesso dell'inconscio spirituale. Un chiarimento in tal senso viene da Larchet e da Certeau.
Approfondire per non improvvisare!  il don

1 commento:

  1. Più accoglienza e meno liturgia : papa Francesco lo dice nell'enciclica "Evangelii gaudium". Più periferia e meno centro!

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