mercoledì 15 giugno 2016

Ancora sull'Europa

Ancora sull'Europa, per rispondere a Giuseppe.
Scusa se scrivo sul blog ( e non sul diario), ma questo è per me "strumento di lavoro"!
Forse non sono stato abbastanza chiaro, o forse tu non hai compreso il senso
di un discorso, in verità, troppo sintetico.
Io non ho parlato di eurocentrismo; anzi penso che l'Europa sia ormai (e per una Grazia di Dio) periferia. Non ha neppure il monopolio della finanza (altra Grazia di Dio). E' periferia in tutti i sensi:  e    potrebbe persino lasciarsi soffiare la cultura, che poi è il destino e la vocazione dell'Europa. E' il suo disegno!
Ma voglio dirla tutta, e sino in fondo; e senza lasciarmi suggestionare da quello che Merleau-Ponty chiamava "il pensiero di sorvolo".  Mentre le guerre islamiche dilagano nel mondo (si tratta infatti di guerre tra musulmani, guerre che la prima potenza del mondo non riesce a padroneggiare; anche perché la Federazione Russa ha le sue zone d'influenza su paesi musulmani...). La grande incognita è la Cina : se diverrà la prima potenza mondiale (cioè sotto l'aspetto militare, non solo sotto l'aspetto economico e tecnologico; ma ne è ancora lontana, sotto tutti gli aspetti), potrebbe usare quel mix micidiale che adesso utilizza al suo interno, cioè dittatura politica e capitalismo economico,         avendo preso il peggio dell'economia capitalistica dall'Occidente,
e anche il peggio della politica, continuando ad essere dittatura.   Tutto sommato, è meglio una governance anglosassone e americana, pur con i suoi limiti ed errori, che l'incognita cinese!
 Tanto per dire qualcosa di geopolitica!
Adesso voglio dire qualcosa sulla cultura.       Molti europei sono nella più grande confusione. Il termine greco diacrisis significa discernimento, ossia venir fuori dalla crisi. In Europa si lotta per le unioni gay, e non si crede più nei corpi intermedi (sindacati, associazioni culturali, accademie); si abbandonano i giovani nelle discoteche (cioè nel non-pensare a niente) e non li si appassiona alla ricerca, al lavoro, all'umanesimo...; qualche nazione, in Europa, gioca ancora a fare colonialismo, invece di lavorare all'Unione Europea; a Strasburgo, i deputati europei sono appendice dei loro stati nazionali, ma ancora non hanno fatto nulla per produrre una legislazione europea; la Chiesa, che ha abbandonato i poveri, è stata a sua volta abbandonata dai poveri (ho trovato interessante quel libretto di Andrea Riccardi sulle Periferie, perché mostra che il Vangelo, in ogni tempo, rifà nuova la Chiesa, se questa rimane fedele al Vangelo).
Ma molti vescovi e preti (mi permetto di parlare chiaro, senza pretendere di essere il Papa, però cosciente che lo Spirito Santo può parlare attraverso chiunque) credono ancora che in Europa ci sia la cristianità (quella medievale, per intenderci; ma nella modernità -ossia dal Cinquecento in poi- non c'è più) e non prendono sul serio la nuova evangelizzazione ed il rinnovamento della catechesi. Per guarire una malattia, occorre prima fare una diagnosi accurata. Un sintomo non rivela la malattia : per esempio, la febbre è un sintomo, ma è presente in tante malattie; per sapere qual è la malattia, non basta sapere che c'è la febbre. Dal Cinquecento, ci sono tante chiese, ci sono anche tante verità. Ma se tu leggi bene il Vangelo, vedi che il suo fondatore ha parlato di una  Chiesa Una, e di una Verità (non di tante); ma questo scandalizza tanti europei (perché non pensano, manca loro la passione per la ricerca e la verità). Sai cos'era la Zetesis (la ricerca) per Socrate? Coraggio intellettuale! Dove lo trovi il coraggio intellettuale in un mondo di pupazzi? Lo dico non per disprezzo o per giudizio, ma per amore della verità:      quando si spende pochissimo tempo e pochissimo denaro per crescere culturalmente, cosa ci si può aspettare per il futuro? Ci sono ancora italiani ed europei che manifestano amore per la verità,  quando si avventurano nel mondo, in ambienti ostili, rimettendoci la vita; sono i nostri Cristoforo Colombo, i nostri Magellano, ... io li amo e li ammiro, più di quanto ammiri me stesso.     Poi ci sono cose belle anche in patria: un movimento che riesce a dire: Onestà , dà grande speranza; ma non basta PER SAPER GOVERNARE. 
Vuoi sapere come sogno l'Europa? Una grande amicizia con la Federazione Russa; molta serietà e severità col mondo islamico (facendogli capire che la non-violenza è la grande parola del Vangelo e del cristianesimo, parola purtroppo tradita dalle guerre tra regni cristiani e poi tra confessioni cristiane - cattolici contro protestanti...; mentre nel Corano e nello stesso Maometto rimane l'ambiguità della "guerra santa").
L'Europa è periferia del mondo, ma molti emigranti vengono dall'Africa e dal Medio Oriente a cercare il futuro in Europa... Non ti sembra un segno da discernere?  il don

1 commento:

  1. Questo è parlar chiaro! Condivido pienamente ogni sillaba. Siamo in perfetta sintonia. Riguardo all'ultima domanda, credo che ci sono due tipi di periferia: una materiale (terzo e quarto mondo)ed una spirituale (Occidente). Ma ciascuna contiene aspetti dell'altra, cosicché tutto appare più complicato.

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