mercoledì 1 giugno 2016

Occhio di lince

Occhio di lince è Friedrich Nietzsche, il profeta laico che ha volato così alto (per il fuoco interiore e lo sguardo in profondità)   da perdere la possibilità di atterrare e camminare "terra terra".  

                                       La terza delle "Considerazioni inattuali",      dedicata da Nietzsche a "Schopenhauer come educatore" (1874), pone quest'affermazione come incipit : "L'uomo che non vuole appartenere alla massa non deve far altro che cessare di essere accomodante verso se stesso" (p. 4).
Su tre aspetti si sofferma l'analisi di "occhio di lince" : educazione - crisi del cristianesimo - idolatria dello Stato.
Anzitutto : l'educazione. Scrive : "Siamo arrivati al punto che le nostre scuole ed i nostri maestri prescindono semplicemente da un'educazione morale o si contentano di formalismi..." (p. 11). Schopenhauer è preso come modello di educazione, per la sua esistenza : "Io stimo tanto più un filosofo quanto più egli è in grado di dare un esempio. (...)  Ma l'esempio deve esser dato con la vita visibile (...) : con l'aspetto, l'atteggiamento, il vestito, il cibo, i costumi ..." (p. 17). I pericoli nel percorso intrapreso da Schopenhauer :      "Questo fu il primo pericolo alla cui ombra Schopenhauer crebbe: l'isolamento. Il secondo si chiama: disperare della verità."( p.22).  "Il terzo e più caratteristico pericolo nel quale egli visse : la limitatezza della volontà morale che lo riempie       di desiderio (divenire santo o genio) e di malinconia" (p.25).
Secondo aspetto : idolatria dello Stato. Hegel e i neo-hegeliani hanno posto lo Stato come "scopo supremo dell'umanità".  Questa sconcertante affermazione di Nietzsche : "Mai il mondo è stato più mondo, mai è stato più povero di amore e di bontà. I ceti colti non sono più fari o asili in mezzo a tutta questa inquietudine di secolarizzazione..." (p.35).
Terzo aspetto : crisi del cristianesimo. Michel de Certeau, un secolo più tardi, parlerà di "Christianisme éclaté" (Cristianesimo in frantumi), quando  i frammenti si possono vedere in più punti. Ma torniamo a Nietzsche : "Si pensi solo a che cosa è diventato un po' alla volta il cristianesimo sotto l'egoismo dello Stato. Il cristianesimo è certamente una delle manifestazioni più pure di quell'impulso alla cultura e, proprio, sempre alla rinnovata generazione del santo..." (p.60).      E una citazione del mistico  Meister  Eckhart : "l'animale più veloce che vi porta alla perfezione è il dolore" (p.41), attraverso la quale si  deplora ciò che il cristianesimo ha perso di più prezioso della sua cultura.
Niente male, occhio di lince. Ci dispiace soltanto quel disprezzo  per la storia e lo spirito, che il fondatore del cristianesimo non ha mai avuto, perché non ha mai perso né l'amore né la bontà, e perché  attraverso di esse la storia può farsi nuova e lo spirito rivivere. Una storia tragica, la tua, occhio di lince, ma, né epica, né lirica. Una storia, come quella di Schopenhauer. Kierkegaard si è salvato dall'hegelismo per la fede nel cristianesimo e la comprensione verso i limiti della cristianità.  La crescita nella pace e nella luce sono doni dello Spirito!  il don

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