lunedì 6 giugno 2016

Politica

Gli ultimi due Post erano sui Poveri e sulla sinistra politica (italiana ed europea), che, a mio modo di vedere, ha perso quello slancio ideale  presente in Antonio Gramsci.
Partito comunista e partito socialista (e non và dimenticato che sono nati in Europa) si sono "smarriti nell'economia", hanno perso la "visione ideale" (il verbo greco idein indica appunto il "vedere ideale"), sono caduti nella trappola di tangentopoli prima, poi nella corruzione. Mi sono rallegrato nel vedere un giovane filosofo emergente, Diego Fusaro, interessarsi a Gramsci; tanto mi ha colpito questo interesse che sono andato a comprare il suo libro.
Se due vecchi, come Eugenio Scalfari e Marco Pannella (e sono anziani che sognano), si sono dichiarati vicinissimi alla visione e ai gesti di papa Francesco, mi sembra che non possiamo "lasciarci rubare la speranza" di un futuro migliore sulla nostra    "piccola Terra".    Ma quelli che mi preoccupano sono i giovani: se sono indifferenti, è perché la generazione adulta li ha traditi, negando loro ideali e testimonianza. Nel suo libro, Fusaro ha riportato un brano di una lettera di Antonio Gramsci al figlio Delio, dove il filosofo sardo (oggi pensatore internazionale) diceva : "so che ti piace la storia". Gesù, la storia non l'ha tradita, anzi ha detto coi fatti che Dio si fa uomo e muore per amore della storia umana.       Non sarà facile, per la politica e per la chiesa, riconquistare la "visione ideale". Gesù aveva ammonito : "Quanto è difficile che un ricco entri nel regno"! Dio e il fratello vengono prima dell'amore per il  denaro. Papa Francesco lo ricorda alla chiesa e alla politica!
 Io penso che la cultura, oggi,  abbia un grandissimo lavoro da fare: rendere di nuovo la politica incontro tra persone che sanno relazionarsi,     ponendo in secondo piano tecnologia e finanza.  La formazione della persona alla comunità deve venire prima ancora della formazione alla professione!
 il don

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