lunedì 27 febbraio 2023

Il Vangelo tradito e abbandonato

 Leggendo Il grande inquisitore, capitolo quinto della seconda parte de I fratelli Karamazov  di Dostoevskij, si riesce a vedere la visione su un'epoca dominata dai maestri del sospetto e dello scetticismo: Marx, Freud, Nietzsche, Darwin.

Quale la sentenza di questa visione - non visione?   La potenza dell'istinto; l'impotenza dello spririto! Questa sentenza non è solo chiaramente rintracciabiale in Freud e Nietzsche, ma anche in Marx (il suo messianismo è proprio istintivo, non è culturale nè filosofico) e in Darvin (la sua è una propaganda dell'evoluzione, senza approfondimento scientifico).

Nel maestri del sospetto e dello scetticismo è mancata la riflessione approfodnita sull'interesse (il desiderio) umano, sull'aspirazione ad una vita ideale e sulla sua  degenerazione.

La disciplina che degenera in imperialismo. La libertà che degenera in cinismo. La tenacia che degenera in longevità.  La virtù che degenera in  istinto invece di svilupparsi o evolversi nello spirito!

La disciplina dovrebbe evolvere in AMORE. Aveva ragione la madre dei Maccabei ad esortare il figlio più giovane a considerare la ribellione al tiranno come atto eroico , e la morte come affermazione d'amore verso la patria. Noi avremmo già dovuto acquisire il rispetto per le patrie, non solo per la propria, ma anche per tutte le altre.

La libertà vive per l'interesse ad una causa, mentre il disinteresse è il risultato di una indifferenza nata  e alimentata deala società dei consumi, nella quale la stessa persona è divenuta soltanto oggetto di consumo, perdendo ogni dignità.

Infine, la tenacia: l'eroe muore giovane, come il santo; la longevità è l'istinto  proprio di chi vuol conservare la propria vita e perciò la perde.

Il cristianesimo, se perde, come ha perso, la disciplina, la libertà e la tenacia, non si ritrova più nell'Amore.  Il  grande Inquisitore pretende di giudicare Gesù Cristo, il fondatore del cristianesimo, invece di sottomettersi al suo giudizio. Le chiese dovranno rispondere di questo tradimento!

                                                 don Carmelo Guarini

Nessun commento:

Posta un commento