mercoledì 4 settembre 2024

Aiutarsi a vivere le virtù

 Onestà - giustizia - sincerità - pazienza -  sobrietà - rispetto - aiuto reciproco  : aiutarsi a vivere le virtù è ciò che una comunità cristiana dovrebbe fare prima di ogni altra cosa.

Indurre all'errore significa rompere la relazione tra persona e persona. Ognuno ci guadagna ad aiutare l'altro: il dono porta molti più frutti del calcolo!  Mentre il calcolo isola l'opportunista nella massa, il dono rende la relazione più autentica.

La pace è frutto della giustizia, della coscienza onesta, della fraternità autentica.

Tra i detti dei primi eremiti cristiani, ho  trovato questo racconto. "Un anziano aveva un discepolo di provata virtù, ma un giorno, essendo di cattivo umore, lo cacciò fuori di casa. Il discepolo aspettava seduto fuori.  Aprendogli la porta il vecchio lo trovò e gli chiese perdono dicendo: Sei tu il padre mio poichè la tua umiltà e la tua pazienza hanno vinto la meschinità del mio cuore. Entra: d'ora innanzi tu sei l'anziano e il padre, io invece il giovane e il discepolo, perchè con il tuo comportamento ti sei mostrato superiore alla mia vecchiaia."

Questo racconto di vita vissuta mostra quanto sia fondamentale per la vita di ogni persona coltivare onestamente l'intelligenza e quanto sia fruttuoso per la relazione tenere vivo e attento lo spirito su ciò che succede nel proprio mondo interiore. Guardare soltanto l'esterno e giudicare in base ad  esso ogni cosa, fa correre un grave rischio : ritrovarsi in un conflitto insanabile!

La vita cristiana ricomincia dall'aiuto reciproco a vivere le virtù e a combattere i vizi. Tutte le devozioni che non portano a questo sono "cristianesimo sulla sedia a dondolo"!

Thomas Merton, presentando alcuni detti dei primi eremiti cristiani,  ha scritto: " I padri del deserto  non erano ribelli contro la società  ... erano uomini determinati a non lasciarsi passivamente condurre e governare da una società in decadenza. (...)  Una delle ragioni per cui fuggivano dal consorzio umano era che in esso gli uomini erano divisi tra quelli che avevano successo e imponevano agli altri la loro volontà e quelli destinati a subire le imposizioni altrui.  (...)  Il loro spirito era animato dal senso della persona e della libertà.   (...)       Gli eremiti erano uomini liberi; non c'era nulla a cui dovessero conformarsi, tranne la segreta, nascosta, imperscrutabile volontà di Dio...".

La vita di comunità è più della vita eremetica soltanto quando tutti i suoi componenti sono capaci di aiutarsi a vivere le virtù e a combattere i vizi. Questo è anche il segreto desiderio di ognuno!

                                       don Carmelo Guarini

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