giovedì 5 settembre 2024

Il risveglio della coscienza e della ragione

Le opinioni sono certezze troppo facili, esibite senza alcuna fatica. Le idee, invece, sono teorie che si sottopongono alla verifica; perciò chiedono la fatica dell'intelligenza, l'onestà nella ricerca, il confronto con chi vede le cose diversamente. 

Lo studio della storia fa cogliere  il senso di ciò poteva sembrare un disastro. Ora possiamo cogliere meglio il positivo che la Riforma ha apportato al cristianesimo: il risveglio della coscienza, che tra l'altro significa un'adesione alla fede più consapevole. Anche l'Illuminismo ha portato un suo contributo, forse inconsapevole,  allo sviluppo del cristianesimo : il risveglio della ragione.  Oggi possiamo dire senza risentimento o rancore che il risveglio della coscienza e della ragione sono a favore della fede, non contro di essa; inducono la fede all'approfondimento, non alla sua marginalizzazione. Ora, la Riforma e l'Illuminismo sono indotti a riconoscere che c'è nel cattolicesimo una visione del tutto che non si rassegna alle divisioni e alla frammentazione.

1. La coscienza rende più consapevoli della relazione con il tutto e con tutti. Il moltiplicarsi delle chiese e delle sette porta inevitabilemnte alla decadenza. Solo quando si agisce insieme, si ottengono dei risulati significativi non per una parte soltanto, ma per tutti.

2. La ragione mostra la differenza tra le opinioni e le idee. La partecipazione allo sviluppo della comunità rimane un'illusione quando si considera l'informazione esente da verifica.

3. Lo spirituale recupera alla fede sia la coscienza sia la ragione. Ma egli è irrilevante, ossia non compie nessuna lotta per essere visibile e rilevante. Anzi, molto spesso la sua visibilità si riduce all'essere perseguitato e non ad essere applaudito. L'irrilevanza dello spirituale è legata alla sua autenticità. La sua delicatezza, da punto debole si trasforma in punto di forza: unifica in sè, nel proprio mondo interiore, ciò che le istituzioni, le circostanze, le situazioni contraddittorie non possono mettere insieme. 

Lottare per l'insieme significa escludere i privilegi, rinunciare al dominio,  donando a coloro che sono scartati la speranza di una vita più coscienziosa, ragionevole, partecipata.

                             don Carmelo Guarini

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